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2016-03-20 12:54:10

Intonacatura, consolidamento e isolamento vecchio casolare


Waltercista
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16 Marzo 2016 ore 15:54 3
Ciao a tutti,
Vi ringrazio in anticipo per qualunque consiglio e per la pazienza nel rispondermi.
Naturalmente la mia domanda è solo per un vostro parere, prima di consultare poi un tecnico.
La casa nella foto è molto vecchia e come si vede e' stata costruita con metodi antichi, ossia mattoni rossi e mattoni di argilla, paglia, fango e probabilmente peli di cavallo o simili pressati.
Il lato che si vede in foto è esposto perfettamente a Nord e ha risentito molto di assenza di manutenzioni ecc...
Il lato ad Ovest sta abbastanza bene, e l'intonaco resiste mentre a sud ed est l'intonaco è ancora (tra virgolette) perfetto se così si può dire.
Il tetto è chiaramente da rifare ma prima del tetto volevo capire quali potrebbero essere l'ordine dei lavori e cosa ci sarebbe da fare per rendere prima la struttura più solida.
Quindi la mia domanda sarebbe chiedere un vostro parere sull'ordine dei lavori da fare ed eventualmente che materiali o tecniche utilizzare.
Il discorso isolamento mi interessa ma relativamente meno che consolidare e rendere sicura la struttura.
Chiaramente quella schifezza di struttura appoggiata sarebbe da abbattere e probabilmente una estensione per tutta la lunghezza dovrebbe essere fatta.
Inoltre pensavo ad un massetto di cemento tutto attorno alle "fondamenta" per allontanare le pareti dalla terra e consolidare ancora di più visto che i muri sono praticamente poggiati sul terreno. Anche in questo caso cosa suggerireste ?
Grazie ancora per avermi letto e per le risposte.
Cordialmente
W









  • arch-ily
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 17 Marzo 2016, alle ore 12:34
    Ciao a tutti,
    Vi ringrazio in anticipo per qualunque consiglio e per la pazienza nel rispondermi.
    Naturalmente la mia domanda e' solo per un vostro parere, prima di consultare poi un tecnico.

    Buongiorno,
    data la particolarità dell'edificio consiglierei sicuramente un architetto specializzato in restauro.

    La casa nella foto e' molto vecchia e come si vede e' stata costruita con metodi antichi, ossia mattoni rossi e mattoni di argilla,paglia,fango e probabilmente peli di cavallo o simili pressati.

    Buongiorno, purtroppo la foto non risulta visibile... Posso chiederle dove si trova l'edificio?
    la tecnica costruttiva da lei citata, e cioè mattoni crudi, risulta effettivamente attestata, ma in generale nei paesi del Mediterraneo (ad esempio il centro storico della capitale dello yemen, Sanaa, è costruito con questa tecnica), oppure arabi o magrebini.
    Che io sappia, una simile tecnica costruttiva è assolutamente marginale e residuale in Italia.

    Il lato che si vede in foto e' esposto perfettamente a Nord e ha risentito molto di assenza di manutenzioni ecc...
    Il lato ad Ovest sta abbastanza bene, e l'intonaco resiste mentre a sud ed est l'intonaco e' ancora (tra virgolette) perfetto se cosi' si puo' dire.

    Il tetto e' chiaramente da rifare ma prima del tetto volevo capire quali potrebbero essere l'ordine dei lavori e cosa ci sarebbe da fare per rendere prima la struttura piu' solida.Il tetto è invece una delle priorità assolute, perché i mattoni crudi e il pisè (cioè argilla cruda e paglia pestati entro stampi simili alle casseforme del calcestruzzo) risentono moltissimo dell'acqua piovana, e quindi è necessario proteggere le murature con sporti di gronda e grondaie.

    Quindi la mia domanda sarebbe chiedere un vostro parere sull'ordine dei lavori da fare ed eventualmente che materiali o tecniche utilizzare.

    Per risponderle ho bisogno di una documentazione fotografica completa dell'edificio, e soprattutto di foto di dettaglio della tecnica muraria. In generale i mattoni crudi sono molto difficili da trattare, e in Italia manca l'esperienza di artigiani specializzati perché si tratta di tecniche poco diffuse e studiate (io stessa, specializzata in restauro non ho mai dovuto affrontare in prima persona una simile tecnica costruttiva).

    Il discorso isolamento mi interessa ma relativamente meno che consolidare e rendere sicura la struttura.Posso dirle che una struttura del genere è molto vulnerabile al rischio sismico, ma può comunque essere migliorata con opportuni provvedimenti.

    Chiaramente quella schifezza di struttura appoggiata sarebbe da abbattere e probabilmente una estensione per tutta la lunghezza dovrebbe essere fatta.

    Inoltre pensavo ad un massetto di cemento tutto attorno alle "fondamenta" per allontanare le pareti dalla terra e consolidare ancora di piu' visto che i muri sono praticamente poggiati sul terreno. Anche in questo caso cosa suggerireste ?Sarebbe preferibile una sottofondazione in mattoni o su palificata, ma non troppo invasivi.
    tenga conto che un edificio del genere è molto leggero e quindi i carichi sono modesti.
    Consiglierei per quanto possibile di utilizzare metodi costruttivi tradizionali e limitare al massimo i mezzi meccanici per lo scavo, onde evitare vibrazioni pericolose.
    Tetto e solaio saranno in legno, eviterei il cemento armato per motivi di peso e rigidezze dei materiali molto diverse.


    Grazie ancora per avermi letto e per le risposte.

    Cordialmente

    Dopo aver visto le fotografie potrò essere molto più esaustiva.
    Saluti.

  • waltercista
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 17 Marzo 2016, alle ore 22:05 - ultima modifica: Giovedì 17 Marzo 2016, all or 22:11
    Grazie mille per la risposta .

    Ecco il famigerato lato Nord.

    Pozzo acqua a poca distanza, con livello acqua abbastanza alto, forse sara' 2-3 metri sotto la casa. Non di piu'.


    Il tetto per ora tiene, ma va rifatto. Si tratta di semplici assi ricavate da grezzo di alberi, tutte irregolari. Pensavo ad assi squadrate ricperte da perlinato e poi pannelli ISOTEC. Speriamo non salva di molto il peso della struttura rispetto a quello attuale.

    Si ho dimenticato, parliamo di zone remotissime dei Balcani/Europa dell'Est.
    Lato Sud.

    Tutta la parte frontale e' interessata da forti problemi di drenaggio. In pratica e' un pantano, anche se rispetto all'acqua all'esterno nella parte interna sembrava fosse asciutto.

    Forse un areato IGLU da 10-12 cm sarebbe da considerare nella lista della spesa ?
    Parlando della parte interna posso fare del carotaggio con micropali e poi ancorarlo al massetto dell'aerato Iglu ?
    Ripeto, se la faglia sta a 2-e metri secondo me non credo si possa andare piu' sotto di 1 metro con dei micropali. Ma sono un profano, chiedo scusa se la domanda e' stupida.




    Ah...ho provato a parlare con architetti, ma se non vado con le idee chiare mi dicono..butta tutto e rifai.

    Non esiste la cultura della conservazione e restauro. Tutto viene visto come vecchio e inutile !

    Grazie ancora

  • arch-ily
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Domenica 20 Marzo 2016, alle ore 12:54
    Buongiorno,innanzitutto mi congratulo vivamente con lei per la scelta di voler restaurare un simile edificio, che da quanto capisco molti proprietari locali (e architetti) butterebbero giù senza porsi tanti problemi.
    La tecnica costruttiva è decisamente interessante, e meriterebbe uno studio approfondito: purtroppo opero in Italia e non conosco in dettaglio le tecniche costruttive tradizionali del luogo. L’idea di rifare in quel modo la copertura mi sembra buona, e non dovrebbe creare problemi di peso. Mi raccomando di evitare assolutamente l’uso del cemento armato. Consiglierei di “legare” le quattro pareti tra loro con catene in ferro con capo chiave per evitare che i muri “si aprano”: le quattro pareti mi sembrano infatti poco ammorsate tra loro. Sicuramente andrà rifatto l’intonaco togliendo quello attuale, naturalmente rifatto con malta uguale a quella esistente.Cerchi un anziano capomastro del luogo e si faccia consigliare da lui le tecniche costruttive più adatte e come procedere.Non riesco a crederci che non esistano architetti specializzati in restauro e tecniche costruttive tradizionali.Sicuramente potrei predisporre un progetto di recupero di quell’edificio, ma dovrei vederlo sul posto, e soprattutto avrei grosse difficoltà logistiche con la lingua e le leggi, e non credo che potrei esercitare li.Però se lo desidera posso provare a fornirle una consulenza più specifica da poi “passare” a un mio collega del posto: se la cosa le interessa può scrivermi in privato.

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