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2012-01-05 15:49:37

Interventi di isolamento per alti consumi


Axiom75
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03 Gennaio 2012 ore 13:23 4
Salve,

ho da poco effettuato la ristrutturazione di un appartamento di circa 80 mq. Cerco di fare il quadro della situazione prima di esporre la mia domanda: l'appartamento è esposto su tre lati e si trova al primo piano di una palazzina di appena due piani. Internamente la casa è divisa in due zone distinte, giorno e notte, la zona notte ha controsoffitti da 2,50 a 2,70 metri e si scalda facilmente, la zona giorno ha soffitti di tre metri, tre avvolgibili ancora da coibentare ed è sormontata da una soffitta con tegole a vista il cui pavimento sono semplici tabelle.
Come avrete già capito la casa è di vecchia costruzione, i muri della zona notte sono molto spessi in pietra, quelli della zona giorno in mattoni, ma anch'essi di circa 40 cm.
La ristrutturazione ha portato nuovi infissi con doppi vetri e un nuovo impianto di riscaldamento frutto del calcolo di un ingegnere (che ovviamente aveva previsto alti consumi), il tutto corredato di caldaia atag a condensazione.
Viste le esigue misure degli spazi interni non è stato predisposto il doppio termostato, mi regolo con le valvole, fatto sta che in questo primo inverno ho monitorato i consumi arrivando ad impostare il termostato più o meno sui 17 gradi nelle ore in cui non sono a casa e sui 18-19 quando rientro. Avrei a disposizione anche una valvola per la temperatura esterna ma attualmente tengo la caldaia sempre sui 55 gradi in modo da far salire la temperatura lentamente perché di fatto a parte quel che dice il termostato si sta meglio se i caloriferi (in alluminio) sono caldi piuttosto che quando 'riposano'.
Sono a casa ben poche ore per cui vado oltre i 17 gradi solo per un'ora la mattina e 5 ore la sera, a questi livelli più o meno realizzerò un consumo di 1000-1100 metri cubi di metano annui, in questi giorni mi ci vogliono 8-10 mcubi al giorno.
Gli impiantisti non mi danno mai risposte certe, anche se mi danno consigli, per cui sono arrivato alla conclusione che sono io che devo dire a loro cosa voglio, pertanto mi sono rivolto anche a questo forum, non senza aver prima letto molti topic (in primis quello poco sotto "isolamento tetto non abitabile su soletta" ma mi pare un altra situazione)

La prima domanda quindi è questa:
1) faccio bene a tenere la temperatura sui 55 gradi o è meglio riattivare la valvola esterna e far decidere alla caldaia? (la valvola è stata staccata sia perché volevo far delle prove sia perché 'svalvolava la temperatura in quanto montata male per sbaglio proprio accanto alla canna fumaria).

2) è ovvio che debba coibentare o eliminare le avvolgibili, ma soprattutto quello che mi preme capire è come isolare la soffitta (non abitabile), che credo sia responsabile di gran parte della dispersione attuale: è meglio se isolo il pavimento della soffitta o è meglio se faccio dei controsoffitti interni in modo da abbassare anche le altezze?
Quali sono i metodi e materiali che possono fare al caso e indicativamente quali sono in entrambi i casi i costi per circa 40mq di soffitta?

Mi scuso per la lunghezza del post e vi ringrazio anticipatamente per l'attenzione.
  • claudiotermografia
    0
    Ricerca discussioni per utenteNessuna
    Mercoledì 4 Gennaio 2012, alle ore 09:31
    Se le sue necessità sono spendere meno, ottimizzare l'utilizzo del riscaldamento, avere maggior confort in casa, il primo passo da fare una diagnosi eseguendo una termografia che possa mappare ogni singolo punto dell' abitazione.

    Sulla base di dati raccolti si indirizza un intervento di isolamento termico nei punti cruciali individuati dalla termografia.

    La regolazione dei termostati verrà fatta solo a lavori ultimati per ottimizzare l'utilizzo della caldaia.

  • attila
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 5 Gennaio 2012, alle ore 10:15
    In linea di massima qual è il costo di una diagnosi tramite termografia?

  • toplevel
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 5 Gennaio 2012, alle ore 15:10
    Quoto in toto quanto asserito da Termografia.
    se lo scopo è il risparmio energetico innanzitutto devi individuare i punti in cui l'edificio disperde - e ciò è possibile solo attraverso un'analisi termografica- dopodichè scegliere la migliore strategia per isolare efficacemente ed efficientemente il manufatto.
    diversamente potresti procedere a casaccio, il che non è molto saggio.

  • nabor
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 5 Gennaio 2012, alle ore 15:49
    Quesito molto interessante, anche se non sono in grado di fornire un apporto consulenziale.

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