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2009-02-18 11:19:21

Info riscaldamento a pavimento - 23705


Anonymous
login
14 Febbraio 2009 ore 19:22 5
Sono indeciso se installare il riscaldamento a pavimento o tradizionale nella ristrutturazione di casa mia; a parte la spesa per demolire il pavimento che nel caso di riscaldamento con i radiatori potrebbe rimanere sotto il pavimento nuovo, vorrei sapere vantaggi e svantaggi anche perché ho sentito dire che il riscaldamento a pavimento non può essere mai spento e poi da problemi con il termostato (non si può impostare la temperatura?)
grazie
  • il caravaggio
    Il caravaggio Ricerca discussioni per utente
    Sabato 14 Febbraio 2009, alle ore 20:13
    Come in tutte le cose vi sono due scuole di pensiero.

    Molti sono i fattori che unfluiscono nelle scelte, ti consiglio un lungo, e largo studio via internet prima di decidere.
    Inoltre tutto dipende da come vivi o vivete la casa, se hai un caminetto, se sei ben esposto, se sei ben coibentato, se hai soldi da investire in un discorso più ampio di eventuali pannelli solari, e mille altre cose....
    Comunque se sbirci iin giro, sempre su questo forum troverai a che conclusione sono arrivato per casa mia, dopo aver valutato attentamente quanto sopra....

  • verbano
    Verbano Ricerca discussioni per utente
    Martedì 17 Febbraio 2009, alle ore 10:28
    Comunque il solo fatto di eliminare i radiatori ha già numerosi vantaggi:
    - più spazio
    - meno vincoli per l'arredamento
    - non ci sono aloni neri sopra i termosifoni
    - i bimbi rischiano meno incidenti

  • anonimo
    Anonimo Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 18 Febbraio 2009, alle ore 07:44
    Io sono per i riscaldamenti a pavimento

    1) bassa temperatura d'esercizio = risparmio

    2) diffusione uniforme del calore = confort

    3) è invisibile = estetica e più spazio

    4) ci puoi fare anche il raffrescamento

    Per quanto riguarda il discorso dei lunghi tempi di entrata in esercizio guarda che esistono alcuni modelli a massetto ribassato che necessitano di soli 50 min per arrivare a temperatura (Bekotec Therm) quindi così il prob lo risolvi inoltre se un domani installerai una pompa geotermica o dei pannelli solari potrai integrare l'impianto con essi.

    Se aspetti qualche mese ti faccio sapere come mi ci trovo visto che sto per installarlo nella taverna

    Saluti

  • archibagno.it
    Archibagno.it Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 18 Febbraio 2009, alle ore 08:46
    Come tutti gli impianti, ci sono i pro e contro.

    Bisogna partire iniziando col porsi due domande fondamentali:

    a) Esco di casa alla mattina e rientro solo alla sera? Sconsiglio in questo caso il riscaldamento a pavimento.

    b) Passo parecchio tempo a casa? Consiglio l'impianto di riscaldamento a pavimento...


    Se mi identifico con la domanda "a"

    Posso utilizzare un sistema tradizionale basato sul classsico termosifone, oppure il ventilconvettore che funziona con aria a ventilazione forzata, la quale crea moti convettivi di aria che a lungo andare, possono dare molto fastidio al corpo umano. Entrambi creando moti convettivi, generano circolazione di aria e del pulviscolo contenuto nell'ambiente, catturandolo dal pavimento portandolo nella parte più alta dell'ambiente, per poi farlo tornare nuovamente a terra.

    Nell'area di ventilazione naturale (radiatore), oppure forzata (ventil), si creano i classici baffi neri, dovuti alla polvere stessa che circola nell'ambiente. Volendo, esco di casa e spengo il riscaldamento, torno e riaccendo nuovamente, bastano 10 minuti ed i miei ventil/radiatori scaldano...

    I ventil, vengono spesso utilizzati in presenza di grandi ambienti con soffitti alti, in quanto essendo l'aria ventilata in modo forzato, scaldano l'ambiente più velocemente, ma la mandata dell'acqua deve essere ad una temperatura maggiore rispetto ai radiatori tradizionali... Con questa tipologia di impianto, accendo la caldaia solo quando serve... Di notte, all'occorrenza spengo, ovviamente dipende anche da abitazione ad abitazione...

    Se mi identifico con la domanda "b"

    con l'impianto a pavimento, in teoria il risparmio c'è solo con la giusta coibentazione della casa, per farlo rendere correttamente, bisogna isolare, isolare, isolare, spendere, spendere, spendere...

    Nella realtà non saprei dire quanto si possa risparmiare rispetto al tradizionale, visto che è acceso tutta la stagione, si accende ad inizio dei primi freddi e si spegne al ritorno della primavera, poi oggi è tanto di moda...

    Questo tipo di riscaldamento, nasce nei paesi nordici dove c'è freddo costantemente per parecchi mesi, da noi un giorno c'è caldo e l'altro si và sottozero e con questo tipo di riscaldamento se c'è caldo devi aprire le finestre, perché se intervieni sul termostato per abbassarlo, poi tornare alla temperatura di regime, occorrono ore...

    Se ti capita per qualunque motivo una perdita, diventa difficilissimo trovare il punto esatto della perdita stessa, portando spesso alla rottura di tutta la pavimentazione... Se ho molto freddo perché non mi sento bene o perché ho più freddo del solito, con questo tipo di riscaldamento non posso permettermi di avere nel giro di pochi minuti un sensibile aumento della temperatura nell'ambiente ove richiesto...

    Nel bagno è preferibile inserire un termoarredo collegato all'impianto ad alta temperatura, per apportare quell'apporto calorico aggiuntivo che ci serve quando siamo senza abiti, volendo lo si può collegare alla bassa temperatura, ma ciò implica un surdimensionamento del radiatore quindi porta via molto più spazio ed i costi aumentano...

    Non si hanno movimenti di polvere, in quanto non esiste moto convettivo...

    Nell'area delle finestre non ci sono più i radiatori che portano via spazio utile all'ambiente, in questo caso si ha più spazio fruibile, quindi diventa anche un valore aggiunto per l'immobile...

    Se cambi aria nelle stanze, non puoi permetterti di tenerle aperte a lungo, altrimenti per far tornare a regime la temperatura, ci vogliono alcune ore, in quanto hai fatto raffreddare pareti e pavimento...

    Se devo cambiare una piastrella, basta un errore per fare danni letali all'impianto sottostante...

    Può essere utilizzato anche per il raffrescamento, ma in questa modalità, occorre deumidificare l'ambiente con un impianto cosatoso ed ingombrante, per cui consiglio l'utilizzo dello split, che risulta essere meno bello ma molto meno costoso.

    In conclusione , da quanto si evince a livello economico realizzativo, l'impianto tradizionale costa molto meno di quello radiante a pavimento, mentre se vogliamo considerare il confort di vivibilità, un senso di calore piacevole e più sano per il nostro corpo, volendo può diventare un impianto di raffrescamento (leggi sopra), il riscaldamento a pavimento vince inequivocabilmente.

    Vi ricordo che per risparmiare, la caldaia deve riamenere spenta il più possibile, per fare ciò, bisogna isolare bene la casa, altrimenti non c'è caldaia che tenga... Il nostro è un parere lato utente non da operatore del settore, magari non del tutto condivisibile, del tutto personale...


    LEGGI RISCALDAMENTO A PAVIMENTO, FUNZIONAMENTO, MOTI CONVETTIVI E POLVERE.

  • anonimo
    Anonimo Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 18 Febbraio 2009, alle ore 11:19
    Ciao Archibagno

    quello che dici è vero però non so se hai letto il mio post.
    l'impianto che monterò (Bekotec Therm) ha un massetto super ribassato (8mm) ed entra a regime in soli 50min (dopo 20 già rilascia calore) per cui può essere utilizzato sia continuativamente qualora si vivesse la casa 24h sia nel caso in cui si esce la mattina e si torna la sera impostandolo opportunamente.

    Cosa ne pensi?

    Ultima cosa, la fobia della perdita l'avevo anche io prima, ma non mi pare di aver letto mai nei forum di persone che si siano trovate in questa situazione in quanto i tubi in polietilene una volta annegati nel massetto sono praticamente indistruttibili (non a caso si provano a pressione prima di concludere l'impianto per un ulteriore verifica)

    saluti

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