Questo post per chiedere un piccolo contributo da quelli più esperti di me in campo termotecnico.
Nel condominio dove abito è stato appena decisa la dismissione dell'impianto termico centralizzato: un vecchio impianto a gasolio antieconomico e parecchio maleandato.
A questo punto si pone il problema di predisporre un impianto di riscaldamento/climatizzazione per la casa.
Abito in un appartamento di circa 120mq con stanze grandi e soffitti medio alti (3.3m).
Ho sentito qualche installatore e mi sono state proposte soluzioni più disparate.
Chi mi propone la caldaie a condensazione (inutili visto che mi propone i termosifoni), chi la caldaia normale.
Chi mi propone i tubi in rame, chi i tubi in multistrato.
Malgrado sia un impiantista (elettrico però) non riesco a capire le differenze fra le varie soluzioni.
Qualcuno di voi potrebbe aiutarmi e chiarirmi un pò le idee?
Girovagando su internet mi sono imbattuto nel sito olimpiasplendid e ho visto il loro sistema idonico. Cosa non disprezzabile dalle mie parti dove l'inverno è limitato a un paio di settimane di freddo più intenso e un mese di temperatura fredda ma non eccessiva.
Il caldo, invece, ci affligge per almeno 3 mesi di fila.
Leggendo altri post ho letto degli elettrocaloriferi (www.bello-tech.com ) soluzione che fra l'altro mi risolverebbe non pochi problemi per via dell'installazione che non può correre a pavimento visto la presenza del parquet che non alcuna voglia di togliere.
Cosa ne pensate di questi sistemi alternativi?
Come detto sopra ho il parquet e non ho alcuna intenzione di rimuoverlo per consentire il passaggio dei tubi del riscaldamento.
Come soluzione mi sono inventato una soluzione alternativa.
Installo la caldaia in un balcone chiuso da una vetrata dove fra l'altro c'è l'arrivo del metano e stafferei i due tubi a una trave (coprendo poi con cartongesso) o in traccia nel muro fino ad arrivare fuori nell'altro balcone pove potrei procedere a pavimento entrando nelle varie stanze dall'esterno.
Con questa soluzione, però, avrei una tubazione che seppur isolata corre per circa 8-10 metri su una parete interna e per altri 10 metri circa all'esterno.
Non conoscendo le conduttanza terminca di una tubazione isolata non riesco a valutare quanto questo schema distributivo porti a sprechi.
Qualcuno di voi riesce a darmi qualche elemento di valutazione. O una sua valutazione?
Ricapitolando vorrei i vostri consigli con riferimento a:
- differenze fra tubo in multistrato e tubo in rame;
- convenienza di un sistema idronico;
- perdite termiche di un tupo installato all'esterno;
- convenienza degli elettrocaloriferi.
In più ogni suggerimento o idea sono i benvenuti
Grazie a tutti coloro che vorranno aiutarmi.