Idraulico...aiuto!
Ho comprato da poco una casa in campagna (prima casa tra l'altro) e già con i lavori di ristrutturazione non ci siamo proprio.
La ditta che ho scelto mi ha detto che con un tot di soldi sarebbe riuscita a fare tutti i lavori necessari per risanare la casa ecc ecc. ; premetto che il preventivo è quello e io non sborso un soldo di più, ci poteva pensar prima se non gli bastavano!
Il problema sono i lavori. Io non so niente di normative sulla casa e quant'altro ma l'idraulico ingaggiato dalla ditta stessa mi ha cambiato la caldaia perché diceva che non era a norma (quando il precedente proprietario mi aveva detto che con la caldaia non c'era nessun problema: avevo notato infatti che l'acqua calda veniva tranquillamente e il riscaldamento era funzionante). Spostandola e facendo gli allacciamenti per la cucina mi hanno fatto passare un tubo volante del gas per terra lungo il marciapiede adiacente la casa che se uno ci vuole mettere un vaso o delle piante stanno staccate di 5 cm dal muro con il rischio che si buchi pure il tubo del gas (ci manca solo questa...). Mi sono fatta sentire contrariata di questa loro totale scelta ma mi hanno detto che per forza il tubo deve passare fuori, testuali parole: "per legge il tubo deve passare fuori e non si può incassare!"
Chiedo a voi... è vero o non è vero? Cercando su internet non ho trovato leggi specifiche in merito e quindi mi rivolgo a chi ne sa sicuramente qualcosa di più.
Oltre a questo, cambiando la disposizione della caldaia, (che se era proprio da spostare per me la potevano mettere in un rimessaggio ma no "per legge lì dentro non ci può andare!") mi hanno fatto due fogli e dico DUE, intestati al sindaco del paese in cui si comunica lo spostamento (di mezzo metro nemmeno) della caldaia. Solo per questa dichiarazione vado a spendere 300 euro. E' da fare quanche questa o no?! Qui c'è scritto legge 10 del 09.01.1999. Leggendo dall'archivio leggi non mi pare che ci sia scritto "dichiarazione per spostare la caldaia".
Ora mi rimetto a voi, la mia ignoranza in merito è alquanto astrusa e non vorrei essere presa in giro da due persone che per ogni cosa che dico si parano con "la legge lo vieta", e quindi sborsare soldi inutilmente oltre ad avere un lavoro non fatto come si deve.
Grazie anticipatamente!
G.
La ditta che ho scelto mi ha detto che con un tot di soldi sarebbe riuscita a fare tutti i lavori necessari per risanare la casa ecc ecc. ; premetto che il preventivo è quello e io non sborso un soldo di più, ci poteva pensar prima se non gli bastavano!
Il problema sono i lavori. Io non so niente di normative sulla casa e quant'altro ma l'idraulico ingaggiato dalla ditta stessa mi ha cambiato la caldaia perché diceva che non era a norma (quando il precedente proprietario mi aveva detto che con la caldaia non c'era nessun problema: avevo notato infatti che l'acqua calda veniva tranquillamente e il riscaldamento era funzionante). Spostandola e facendo gli allacciamenti per la cucina mi hanno fatto passare un tubo volante del gas per terra lungo il marciapiede adiacente la casa che se uno ci vuole mettere un vaso o delle piante stanno staccate di 5 cm dal muro con il rischio che si buchi pure il tubo del gas (ci manca solo questa...). Mi sono fatta sentire contrariata di questa loro totale scelta ma mi hanno detto che per forza il tubo deve passare fuori, testuali parole: "per legge il tubo deve passare fuori e non si può incassare!"
Chiedo a voi... è vero o non è vero? Cercando su internet non ho trovato leggi specifiche in merito e quindi mi rivolgo a chi ne sa sicuramente qualcosa di più.
Oltre a questo, cambiando la disposizione della caldaia, (che se era proprio da spostare per me la potevano mettere in un rimessaggio ma no "per legge lì dentro non ci può andare!") mi hanno fatto due fogli e dico DUE, intestati al sindaco del paese in cui si comunica lo spostamento (di mezzo metro nemmeno) della caldaia. Solo per questa dichiarazione vado a spendere 300 euro. E' da fare quanche questa o no?! Qui c'è scritto legge 10 del 09.01.1999. Leggendo dall'archivio leggi non mi pare che ci sia scritto "dichiarazione per spostare la caldaia".
Ora mi rimetto a voi, la mia ignoranza in merito è alquanto astrusa e non vorrei essere presa in giro da due persone che per ogni cosa che dico si parano con "la legge lo vieta", e quindi sborsare soldi inutilmente oltre ad avere un lavoro non fatto come si deve.
Grazie anticipatamente!
G.
Nel frattempo che qualcuno ti risponda in forma più approfondita e dettagliata, volevo dirti che hanno ragione nel posizionare i tubi del gas esternamente, devono essere esterni l'abitazione, se dai un'occhiata in giro, soprattutto si nota nei condomini dove ci sono decine di tubazioni, vedrai che nelle nuove costruzioni sono tutte esterne...
Se la tua è una ristrutturazione dove sono state sistemate parti di impianto, con adeguamento normativo della caldaia, purtroppo devi sapere che sono entrate in vigore le direttive europee, non si può più fare nulla senza certificazioni da parte di ditte autorizzate, oggi costruire o ristrutturare, è davvero molto ma molto impegnativo a causa di una miriade di normative da seguire...
Per il pagamnto in ecesso, dipende esclusivamente da ciò che c'è scritto nel contratto, ciò che vi siete detti verbalmente, non fà testo ai fini legali...
In realta potrsti anche incassare il tubo del gas ma,diventa molto piu difficile in quanto va creato un cavedio dove ad ogni giunta corrisponda un pozzetto di ispezione ,il cavedio deve essere ventilato di conseguenza molto piu costoso del passare un tubo esternamente che di fatto è piu sicuro ,conforme alla normative e costa meno,ogni intervento è seguito da una nuova dichiarazione di conformità dell'opera eseguita ,cio serve per difendere l'utente finale "il cliente" da lavori non eseuiti bene,difende linstallatore che in caso di controverzia tutto è perfetto e il cliente deve pagare.
Che sia stato montato in una posizione a te scomoda che ti impedisce sbizzarrire il tuo pollice verde è altra questione,in tal caso possono essere prese altre decisioni.
Ogni lavoro lo devi programmare e pianificare con gli adetti presupposti alle opere da svolgere,cosa viene fatto?perche?come?quando?cosi puoi capire come vengono realizzate le opere e fare le opportune modifiche prima di eseguirle.
Il primo sbaglio è aver lascito in manoi all'impresa edile tutti i lavori da fare i quali non sono di sua competenza pertinenza e responsabilita.
Sui preventivi che dire:quanti ne hai fatti fare?hai fatto qualche confronto fra una impresa e l'altra?chi ti ha curato i progetti permessi piai di sicurezza?- Beh mi conforta sapere che non mi hanno preso per i fondelli... un tempo non era così complesso ristrutturare una casa. Effettivamente mi sto accorgendo che al giorno d'oggi la burocrazia sembra essere entrata anche in bagno, sì quando ognuno fa i propri bisognini.
Comunque sia...
I preventivi ne ho fatti fare 4/5 e quello che mi sembrava più "efficace" (ovviamente sempre per la mia ignoranza) e che mi ispirava a istinto un pò di fiducia l'ho scelto. Purtroppo i lavori di casa non sono stati guardati a vista, soprattutto da me che ho un lavoro full time, torno a casa sempre alle 20/ 20.30 e sinceramente non ho ne la forza ne il tempo necessario per vedere come vengono diretti. Mi veniva detto ovviamente come volevano procedere per le parti strutturali, ma MAI mi hanno informato di questi tubi fatti passare proprio per terra. Quando ho avuto da ridire mi hanno riferito che il lavoro dell'idraulico era finito ed era un problema farlo tornare, oltre al fatto che ormai erano già stati fatti tutti i collegamenti e quindi avrebbero dovuto fare qualcosa di molto impegnativo che la sottoscritta non ha capito. Il mio geometra non c'è mai stato se non 2/3 volte su 3 mesi e passa. Più che arrabbiarmi nel vedere le oscenità dei muratori non posso fare purtroppo, loro non stanno a sentire molto. Le volte che mi sono permessa di dire anche solo qualcosa per criticare mi sono sentita dire "lei vuole troppo". Più che altro vedremo quanto sarà il bonifico di chiusura... A questo loro non hanno pensato.
Vi ringrazio per la gentilezza e la pazienza. 
Noto che il rapporto tra lei e la ditta proprio non si è creato.
anche partire dal presupposto "non sborso una lira di +" è come dire niente; anzi qualcosa dice; fa capire che da parte sua non c'è assoluta disponibilità a capire come vanno le cose.
come partenza non è proprio niente male.
bisognerebbe cercare di capire le cose, affindandosi ai propri di esperti, quelli da lei stessa pagati e che hanno interesse a soddisfarla.
l'arma della difensiva e della minaccia col bonifico quanto paga?
lei continua a non sapere le cose, a non capire se i lavori che escono in + sono necesari oppure no, non si conquista l'attenzione di chi esegue i lavori che di conseguenza li fa controvoglia con più probabilità che vengano male e con meno attenzione.
in queste situazioni si finisce sempre in causa, con la casa che diventa un incubo e quel poco di tempo libero invece che al giardinaggio lo si dedica al giudice e alle scartoffie...
e se ci dessimo tutti una bella ridimensionata?
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