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2011-07-28 14:28:10

Gettato il solaio... crepe a gogo


Classeaaa
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23 Luglio 2011 ore 08:41 15
Buongiorno,

non vorrei crearmi falsi allarmismi, ma è normale che una volta gettato il solaio, bagnato copiosamente subito dopo (e basta), una volta asciugato, la parte esterna, cioè quella esposta al sole dei giorni scorsi (molto caldo) si siano formate innumerevoli crepe, alcune anche del diametro di 3 millimetri?
Ho ovviamente contattato il geometra che mi ha rassicurato dicendo che è normale in quanto viene usato un additivo che una volta asciutto ha l'effetto di restringere la gettata e che quindi le crepe sono normali e cmq sono solo superficiali.

A me viene un dubbio: è vero che sono solo superficiali? con l'alternarsi di caldo dei giorni scorsi e pioggia di questi giorni essendo completamente esposto alle baldanze del tempo, siamo sicuri che non peggiori ulteriormente?
E poi, se l'avessero bagnato anche dopo, non si sarebbe potuto evitare tutto questo?

Grazie a chi potrà aiutarmi.

Paolo
  • ilmedicodellacasa
    0
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    Sabato 23 Luglio 2011, alle ore 09:37
    Ciao Paolo, il ritiro igrometrico è normale nel calcestruzzo, ma se del fenomeno si è accorto uno che non è del mestiere, notando fessurazioni di 3 mm, c'è qualche problema. In giornate calde e/o ventilate è opportuno oltre che bagnare, proteggere con dei teli in plastica o sacchi di iuta bagnati la superficie esposta, per limitare per quanto possibile il ritiro. Gli addittivi vengono aggiunti per ridurre il fenomeno, non per accrescerlo. Da quanto dici, ed in assenza di ulteriori elementi ti direi che il calcestruzzo non aveva addittivi, forse aveva un rapporto acqua/cemento alterato, e si è parzialmente disidratato in fase di maturazione. Le lesioni normalmente sono poco profonde, e si arrestano al primo strato di armatura, ma talvolta sono passanti con importanti compromissioni strutturali. Il più delle volte esistono solo problemi di corrosione (da non sottovalutare), ma non di resistenza del manufatto. Consiglio: aspetta i 28 giorni dal getto, fai fare una prova di durezza con lo sclerometro che ti darà un indice della resistenza raggiunta dal calcestruzzo, se il valore è quello atteso, procedi con il riempimento delle lesioni con prodotti specifici (io uso Eporip o Epojet Mapei). Se invece i valori sono bassi o variabili dovrai procedere al rinforzo della struttura. In quel caso fammi sapere e ti dirò cosa fare.
    Ciao

  • consulente
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Sabato 23 Luglio 2011, alle ore 09:58
    Le fessurazioni sono fenomeni dovuti al ritiro e quindi naturali.
    Si possono accentuare o meno a secondo i casi, ma comunque c'è un limite anche a questo, verificabile solo dopo un sopralluogo.
    Per quanto riguarda la resistenza, confermo che con lo sclerometro si può verificare la resistenza del calcestruzzo.
    Trattandosi di opere in CA, credo che il tuo Geometra ha provveduto alla preparazione di provini in calcestruzzo, da sottoporre a compressione.
    In questo caso si avrà una conferma più attendibile circa la resistenza reale del calcestruzzo e il conseguente rapporto acqua/cemento.
    Un'ultima cosa. Hai verificato lo stato della soletta, ma è importante controllare anche l'assenza dei nidi di ghiaia in corrispondenza delle travi a spessore e a pendere (chiaramente dopo il disarmo del solaio).
    La loro presenza, ed in base all'entità, fa capire se il cls è stato saggiamente costipato.

  • ilmedicodellacasa
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Sabato 23 Luglio 2011, alle ore 10:13
    Io non farei grande affidamento sui provini, qualora siano stati eseguiti. Il calcestruzzo in opera è normalmente difforme dal provino in quanto le sue condizioni di costipazione, lavorazione e maturazione sono sostanzialmente diverse dal materiale in opera. Ho lavorato spesso per l'Università per conto del Tribunale in corso di contenzioso, dove ci chiamavano per eseguire dei carotaggi in situ, e relative prove, le quali davano sempre dei valori più bassi del provino. Sul libro del Prof. Collepardi "Il nuovo calcestruzzo" c'è proprio un capitolo: La carota non è il provino.
    Nel nostro caso mi auguro che non sia così grave.
    Saluti

  • classeaaa
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Sabato 23 Luglio 2011, alle ore 10:22
    Ringrazio entrambi per il consiglio che seguirò: preciso che sono abbastanza incazz... anche perché il geometra non ha fatto alcuna prova del calcestruzzo e, anzi, mi ha detto che è proprio l'additivo chimico che provoca il ritiro del calcestruzzo una volta asciugato, quindi un atteggiamento non molto professionale.
    Tenete presente che oltre tutto, anche se non è importante, ma è per dare l'idea di come lavorano, hanno dimenticato di setacciare un'area del solaio dopo il getto, lasciandola quindi granulosa.

    La crisi dovrebbe spingere le persone a lavorare meglio invece continuano a fregarsi della cosiddetta "regola d'arte" e continuano a pensare alla quantità!!

  • ilmedicodellacasa
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Sabato 23 Luglio 2011, alle ore 10:33
    Dopo quello che mi scrivi (e che mi aspettavo), il problema forse non è tanto la durezza del calcestruzzo, ma la resistenza del solaio. Aspetta i 28 giorni canonici, poi senti la 4emme di Bolzano e fatti fare una prova di carico in situ. Costa meno di quello che pensi. Se proprio il solaio non regge è meglio che crolli ora anzichè quando ci stai abitando tu, no?
    Se hai bisogno fammi sapere, ciao.

  • rurik
    0
    Ricerca discussioni per utenteManiscalco Sas
    Sabato 23 Luglio 2011, alle ore 11:04
    ClasseAAA. Premetto che anche se le crepe sembrano "importanti", molto probabilmente non si avranno problemi di sorta nella costruzione, visto che in genere i tecnici (ma anche il metodo di calcolo intrinseco del C.A.) adottano congrui margini di sicurezza... (...altrimenti metà delle costruzioni che vedo fare verrebbe giu )

    Come ti hanno già detto il problema del ritiro è intrinseco nel calcestruzzo... ma aumenta in modo esponenziale quando per risparmiare si getta un calcestruzzo di classe di consistenza alta e lo si abbassa in cantiere aggiungendo acqua (invece di acquistare calcestruzzo adittivato con fluidificante).

    Come giustamente hai detto in un periodo di scarsità di lavoro bisognerebbe "lavorare meglio".... ma dall'altra parte esiste anche la realtà che una maggiore concorrenza "costringe" a "tirare i prezzi" a discapito della qualità... e se molte imprese serie sono costrette a chiudere... un motivo ci sarà.

    Quando hai appaltato i lavori che importanza hai dato al prezzo??

    PS. non voglio assolutamente fomentare polemica, ma è solo il punto di vista in un addetto ai lavori.

    Saluti, Marco

  • classeaaa
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Sabato 23 Luglio 2011, alle ore 11:31
    Quando hai appaltato i lavori che importanza hai dato al prezzo??

    PS. non voglio assolutamente fomentare polemica, ma è solo il punto di vista in un addetto ai lavori.

    Saluti, Marco




    Quello che mi fa "incazz." è proprio che non ho lesinato sul prezzo: ho fatto fare 4 preventivi e ho scelto quello che costava di più: c'era una differenza di circa 30.000,00? in più rispetto al preventivo più basso, ma li ho scelti sia perché se ne parlava bene e poi perché non volevo certo speculare sull'involucro che è la parte più importante.
    E durante l'esecuzione dei lavori ho specificato più volte che se ritenevano di mettere più roba o di maggior qualità, di parlarmene che avrei valutato volentieri.

    E' una casa unifamiliare che faccio su una sola volta nella vita e non ho scelto il chiavi in mano proprio per seguire personalmente ogni fase: ho fatto fare 6 preventivi di idraulici, 4 di elettricisti, 4 di serramentisti.

    tutto personalmente per garantirmi la qualità necessaria... e questi sono i risultati!

  • consulente
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Sabato 23 Luglio 2011, alle ore 12:36
    Ho lavorato spesso in materia di provini di cls, conosco le procedure dei laboratori così come quelle relative ai prelievi direttamente in situ prima del getto.
    Vi sono dei procedimenti operativi che bisogna seguire.
    E' normale che vi possono essere condizioni tali che il risultato non è analogo a quello tabellato, così come è vero che certi furbastri scambiano i provini, eseguito con materiale più duro, per poi utilizzare calcestruzzo depotenziato.
    Nella mia esperienza e lavorando in territori altamente sismici, il provino (con tutte le problematiche citate dall'utente precedente), rappresenta l'unico mezzo di controllo, tanto è vero che è richiesto dagli Uffici Del Genio Civile.
    Ma chiaramente questo rimane un mia interpretazione, non voglio parlare da saputello, e sono felice anche di uno scambio di esperienze con altre persone.
    Invito quindi a scrivermi direttamente per uno scambio di opinioni.

    Per quanto riguarda la prova con lo sclerometro, esiste anche un altro metodo, il SONREB, dove si utilizza in abbinamento la prova ad ultrasioni.
    Garantisce una stima più accurata, o il metodo Pull-Out, dove la resistenza del cls si determina in base alla forza necessaria all'estrazione di un perno inseriti nella struttura.
    A detta di tecnici di laboratorio, anche questa prova è molto attendibile.
    In ultimo, la verifica con prelievo fisico di un provino direttamente sulla struttura per poi inviarla al laboratorio per le prove a pressione.
    Se invece si vuole vedere la resistenza del solaio, per fugare dubbi o paure, così come ha giustamente citato l'utente in precedenza, esiste la prova su solaio da eseguire non martinetti.

  • nabor
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Sabato 23 Luglio 2011, alle ore 14:55
    Buongiorno, domanda che forse non sembrerà pertinente, trattandosi di c.a. il Geometra è competente?

  • ilmedicodellacasa
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Sabato 23 Luglio 2011, alle ore 19:05
    Buongiorno Nabor, le domande sono sempre idonee, le risposte spesso non lo sono altrettanto.
    Bisogna sapere qual'è il ruolo che il Geometra rivestiva nella realizzazione della costruzione. Se fosse il Direttore dei Lavori, poteva tranquillamente farlo, nel caso invece fosse Progettista, la legge è più restrittiva e limita fortemente la funzione per i Tecnici non laureati e non specializzati. Le attuali normative vigenti per il calcolo del cemento armato, impongono l'uso di sofisticati programmi di calcolo e costringono ad aggiornamenti professionali continui. Quindi al giorno d'oggi il calcolatore di cemento armato deve fare solo quello. Se invece il Geometra fosse il titolare o il Tecnico dell'Impresa, il suo ruolo e la sua funzione sarebbero del tutto corretti.
    Ma a giudicare dai risultati, forse era meglio che il Geometra avesse incaricato un'altro!
    Saluti

  • nabor
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Domenica 24 Luglio 2011, alle ore 13:37
    Concordo, mi pareva d'aver intuito che il Geometra si fosse occupato anche della progettazione.

  • classeaaa
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 25 Luglio 2011, alle ore 13:53
    Concordo, mi pareva d'aver intuito che il Geometra si fosse occupato anche della progettazione.


    Esatto, è sia il progettista che il direttore lavori.

  • steno2
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 26 Luglio 2011, alle ore 13:16
    Quindi se ho capito bene, il geometra ha fatto anche i calcoli del CA...

    E' come se tu ti facessi operare dall'infermiere invece che dal chirurgo... magari è in grado, ma non è la sua specialità, come si capisce da quel che scrivi.
    Se non ho capito male, un amico che lavora solo con CA, ha dovuto sospendere dei lavori, proprio perché il caldo assurdo non gli garantiva delle gettate secondo le specifiche.
    Ha perso quasi una settimana di lavoro, dato che era arrivato al punto di fare le gettate alle 19.30 per lasciarle asciugare durante la notte e prima che il sole sorgendo scaldasse troppo.
    E via straordinariiiiii

  • eagledare
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 26 Luglio 2011, alle ore 14:01
    Pero' è cosi che si lavora bisogna vedere se l'impresa è contenta di queste spese aggiunte

  • steno2
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 28 Luglio 2011, alle ore 14:28
    Ha spiegato la situazione al committente, specificando che, se voleva contenere i costi a quelli del preventivo, dovevano aspettare il calo delle temperature a livello umanamente accettabile.
    Il committente ha accettato un piccolo aumento, ma dietro garanzia scritta della qualità congrua al maggior prezzo.
    Il mio amico sarà pure Napoletano, ma se ti dice una cosa, quando parla di C.A. stai pacifico, è quella.
    Non ha mai avuto problemi di alcun tipo, disegni seguiti al millimetro, ferri sempre in numero esatto a di spessore indicato.
    Mi ha detto che, per un errore di progettazione, hanno fatto costruire un pezzo di C.A. spostato di un metro, per demolirlo, ci hanno messo mooolto più che per farlo, con i complimenti del committente per la quasi totale assenza di bolle d'aria, come si notava dai pezzi
    Vuoi qualità? LA DEVI PAGARE....

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