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2008-08-05 14:21:41

Finitura cappotto : quale verità ?


Elnigno82
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23 Luglio 2008 ore 21:50 17
Salve,

sto installando un cappotto di 5 cm di polistirene ( quello bianco e grigio per intendersi ).
Mi hanno detto che l'intonaco finale di finitura deve essere per forza almeno a buccia d'arancia e non può essere liscio poichè altrimenti non lavora bene ed in pratica ho vanificato l'investimento...ma può essere vero ?
  • zanel
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    Giovedì 24 Luglio 2008, alle ore 22:22
    Ciao, mi presento sono un pittore edile, applicatore di sistemi a cappotto.
    Da quello che hai scritto credo di capire che il cappotto in questione è in EPS (polistirene espanso sinterizzato) che però non può essere bianco e grigio assieme: o è EPS bianco classico o è EPS grigio con grafite. Non ho capito bene cosa intendi per intonaco finale di finitura: il rasante dato sui pannelli con rete annegata o la pittura di finitura?
    Comunque sia per un cappotto in EPS si stende un rasante cementizio con rete in fibra di vetro annegata ed eventualmente una seconda rasata senza rete. Dopo una mano di fondo fissativo uniformante, si procede con la finitura con pittura in rivestimento fratazzato a spessore variabile da mm 1 a mm 3, di tipo acrilico o silossanico, con effetto graffiato, rigato o rustico. Personalmente ti consiglio il silossanico perché si sporca meno, con grammatura mm 1,5 che è un buon compromesso e l'effetto rustico perché a vista è uniforme.

  • elnigno82
    0
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    Venerdì 25 Luglio 2008, alle ore 06:10
    Ciao Zanel,
    si il materiale in questione è un EPS con grafite ma presenta sia parti bianche sia ovviamente parti grigie.
    Per intonaco finale di finitura intendo la pittura di finitura in quanto il rasante con rete annegata l'hanno già passato.
    Il fatto sussiste che da parte del rappresentante del materiale del cappotto c'è una spinta quasi intransigente sul fatto di pitturare graffiato o effetto bucciato in quanto sostiene che altrimenti il prodotto non lavora; da parte dei muratori invece c'è meno pressione in quanto sostengono che avendo esperienza trentennale non c'è nessun problema a fare una finitura liscia ( come piacerebbe a me )
    Tutto sta nel capire se il prodotto effettivamente davvero non lavora bene con tale finitura

  • toplevel
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    Venerdì 25 Luglio 2008, alle ore 07:33
    No comment.

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  • zanel
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    Venerdì 25 Luglio 2008, alle ore 20:42
    Il cappotto è stato presentato in Italia agli inizi degli anni '80 con unica soluzione di finitura il rivestimento fratazzato, che al tempo era solo di tipo graffiato. Da allora si è continuato a preferire tale finitura con successo.
    Tuttoggi si continuano ad utilizzare queste finiture "non lisce" per motivi pratici e tecnici. Il risultato ottenuto sulla superficie dopo la stesura del rasante con la rete non è liscio e quindi non si presta alla finitura "civile. Si dovrebbe dare la seconda rasatura tirandola con frattazzo di spugna, ma il rasante utilizzato per il cappotto non è facilmente lavorabile come la maltafina e i risultati possono essere scarsi. Inoltre le stesse case produttrici dei materiali non consigliano l'utilizzo di tali finiture e di conseguenza se miri ad ottenere la garanzia dal fornitore sul ciclo produttivo devi utilizzare quelle da loro indicate. Noi usiamo da più di vent'anni le finiture in rivestimento con ottimi risultati e quindi perché rischiare? Se ti piace vedere la superficie finita liscia, ti consiglio di accertarti che diano la seconda rasatura con dei ferri larghi per ottenere la superficie il più possibile planare, anche se irregolare, e utilizzare come pittura di finitura un rivestimento di basso spessore tipo mm 1. L'effetto finale sarà simile a quello civile.

  • zanel
    0
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    Sabato 26 Luglio 2008, alle ore 14:11
    Ciao, ho ricevuto il tuo messaggio privato.
    Il prodotto di cui parli lo conosco ma non l'ho mai usato.
    Il succo del discorso è che se vuoi la garanzia dal produttore devi realizzare il cappotto a suo modo. Le garanzie offerte dai produttori dei materiali sono contorte e complicate, infatti loro non ti garantiscono il lavoro finito ma solamente il ciclo produttivo. Questo significa che per la realizzazione dovrai utilizzare esclusivamente i loro materiali (dal pannello al nastro adesivo!) e gli applicatori dovranno attenersi strettamente alle metodologie di posa da loro consigliate. Assurdo! Se non rispetti queste loro regole, storgono il naso, non si fidano e non ti danno la benedetta garanzia.
    Quindi se vuoi utilizzare il prodotto di cui mi hai parlato per poi dipingere con una normale pittura fine, ti consiglio di lasciar perdere la garanzia ed affidarti a dei bravi artigiani che sapranno accontentarti facendoti comunque un bel lavoro duraturo.
    P.S. Gli artigiani che ti fanno il cappotto devono essere esperti ed abili e non soggetti inesperti che lavorano sottoprezzo!
    Però la responsabilità sulla scelta di cambiare sistema di posa, rimane tua.

  • elnigno82
    0
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    Sabato 26 Luglio 2008, alle ore 14:27
    Beh questo è vero, la responsabilità a questo punto è mia.
    Ma sarebbe stata mia lo stesso visto che il rappresentante dell'azienda cappotto la garanzia ha già detto che non la da visto i ristretti metri quadri, a quel punto automaticamente la scarica sui muratori / posatori.
    A loro volta non penso che questi ultimi si prendano troppe beghe e ci sarebbe stato sicuramente qualcosa su cui aggrapparsi ( già visto per precedenti lavori ).
    Morale della favola loro mi garantiscono la qualità del prodotto per finitura di cui ti ho parlato, mentre per quanto riguarda la posa isolante e rasatura con rete non c'è garanzia nè da parte loro nè dalla casa madre del prodotto.

  • toplevel
    0
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    Domenica 27 Luglio 2008, alle ore 14:41
    Morale della favola: la professionalità degli esperti del settore va a farsi friggere...mentre ci si affida, in definitiva, alla "buona pratica" degli artigiani.
    allora a che serve il progettista, il termotecnico ed il direttore dei lavori?
    solo per ben "figurare" sulla carta??

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  • massi3860
    0
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    Domenica 27 Luglio 2008, alle ore 15:26
    Morale della favola: la professionalità degli esperti del settore va a farsi friggere...mentre ci si affida, in definitiva, alla "buona pratica" degli artigiani.
    allora a che serve il progettista, il termotecnico ed il direttore dei lavori?
    solo per ben "figurare" sulla carta??

    top-level

    Infatti mi stavo chiedendo ... ma esiste un direttore dei lavori che abbia progettato l'isolamento termico e che abbia le competenze professionali per seguire l'intervento?

    Sono d'accordo che dare informazioni gratuite e disinteressate sia fondamentale per orientare gli utilizzatori finali, ma in casi del genere mi pare che si sia partiti seguendo una logica di estremo risparmio senza curarsi alla fine del risultato finale dell'intervento. Questi sono gli errori che più comunemente accadono nei casi di ristrutturazione ove la figura della D.L. e del progettista, da parte della committenza, vengono relegate ad una pura formalità amministrativa, quando potrebbero avere le competenze necessarie per risolvere i problemi qui posti.

  • toplevel
    0
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    Domenica 27 Luglio 2008, alle ore 16:02
    Purtroppo succede così...tutti i giorni! è una triste realtà, ma è così.
    alla faccia del risparmio energetico, delle normative, dei soldi dei clienti, del benessere igrometrico, dei risparmi in bolletta, dell'inquinamento, del riscaldamento globale, dell'ecologia,.....

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  • zanel
    0
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    Domenica 27 Luglio 2008, alle ore 16:05
    Concordo con quanto detto, infatti capita troppo spesso di lavorare in cantieri in cui si devono prendere decisioni esecutive che spetterebbero a progettisti o termotecnici. Ovviamente un "costruttore edile" non è un progettista e quindi potrebbe prendere delle decisioni sbagliate. Così se poi il risultato finale non funziona, il progettista che ha fatto il fantasma per tutta la durata dei lavori se ne lava le mani e la responsabilità se la devono pigliare sempre quelli che avevano la cazzuola in mano!
    Sembra che le cose stiano cambiando negli ultimi anni e si trovano anche tecnici e progettisti informati e presenti sul cantiere, con cui poter ragionare e magari instaurare un buon rapporto di lavoro. Speriamo vada sempre meglio!

  • toplevel
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Domenica 27 Luglio 2008, alle ore 16:11
    Purtroppo la realtà quotidiana dice il contrario zanel.
    la qualità del lavoro, nel settore edile, va sempre peggio.

    top-level

  • elnigno82
    0
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    Domenica 27 Luglio 2008, alle ore 17:03
    Oppure possiamo dire così : se le parcelle di termotecnici ed esperti vari fossero più basse in al pari dei costi del materiale, scommetto che molta più gente farebbe le cose con maggior perizia ed attenzione

  • toplevel
    0
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    Lunedì 28 Luglio 2008, alle ore 16:47
    Le cose potrebbero andare meglio se ognuno si impegnasse sulle cose altrui come se fossero proprie.

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  • anonimo
    0
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    Mercoledì 30 Luglio 2008, alle ore 11:59
    Ciao, io sono un costruttore di case prefabbricate, aplpico vari tipi di panneli fonoisolanti, dall'EPS alla fibra di legno ecc...solitamente utilizzo la finitura graffiata per via della qualità del lavoro, nel senso che tirare una malta liscia su un prodotto del genre rischi di vedere moltissime imperfezioni in controluce.
    Parlando proprio da imprenditore, tutto sommato esco quasi uguale in termini economici, solamente che con il graffiato ho un risultato molto migliore all'occhio, potrei anche pensare di tirare la rasatura liscia, però ci vogliono più passate, con prodotti e materiali che allungano la lavorazione, pertanto aumentano i costi di produzione.
    Personalmente consiglio il graffiato in ogni caso ai silicati se possibile, come cappotto preferisco notevolmente la fibra di legno.
    Fibra di legno perché su pareti relativamente "leggere", con poca massa, mi aiutano ad avere un'acustica ed uno sfasamento termico migliori, mentre l'applicazione del EPS sarebbe consigiata per pareti tradizionali con una massa voluminca di circa 230 kg/mc che di per sè soddisfa da sola la legislazione, nello specifico il decreto 311 che impone dei minimi di trasmittanza, di sfasamento e di acustica.

    Scusa se mi sono dilungato, ma la scelta del material eidoneo va studiata attentamente esaminando tutti i fattori e le problematiche in gioco.

  • toplevel
    0
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    Mercoledì 30 Luglio 2008, alle ore 13:08
    Bravo cavallopazzo,

    si vede subito che sei attento alle esigenze dei tuoi clienti, prima che alle tue proprie.
    complimenti vivissimi!

    top-level

  • edil
    0
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    Mercoledì 30 Luglio 2008, alle ore 16:21
    In parole povere e per rendere la cosa più chiara il fratazzato si passa in genere per nascondere dei difetti ma in questo modo si è anche penalizzati nella scelta del colore perché non tutti i colori coprono i difetti.
    C'è il rasogum della Ivas che è un prodotto eccellente, finitura con pezza 0,6 di spessore ed è gommoso e resistente ad assestamenti, in quel modo potrà avere una parete liscia e passarci una pittura liscia senza avere difetti...

  • p.rossigeometra
    0
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    Martedì 5 Agosto 2008, alle ore 14:21
    Nella posa del cappotto, del rasante, dell'intonaco e quant'altro conta tantissimo la mano e la perizia di chi posa. In molti casi soldi spesi per materiali di qualità finiscono per venir vanificati da una posa scadente. Comunque consiglio vivamente l'uso del graffiato che in effetti nasconde molto bene le piccole imperfezioni.

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