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2008-11-12 08:15:05

Dimensionamento impianto radiante a pavimento


Zanel
login
26 Ottobre 2008 ore 21:17 17
Ciao a tutti,
nella casa che stò ristrutturando devo realizzare un impianto radiante a pavimento per riscaldamento e raffrescamento.
Tra qualche giorno mi farò fare un preventivo dal mio idraulico, il quale ha già ricevuto alcune indicazioni dal direttore dei lavori.

Non conosco bene il modo in cui vengono realizzati questi impianti e volevo sapere se qualcuno poteva darmi alcune indicazioni:

- Gli impianti radianti a pavimento per riscaldamento/raffrescamento differiscono nei componenti da quelli per solo riscaldamento?

- Come viene fatto il dimensionamento dell'impianto? Il fabbisogno termico dell'edificio influisce sulla distanza di posa dei tubi a pavimento?
  • fornello
    0
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    Lunedì 27 Ottobre 2008, alle ore 06:17
    Nella casa che stò ristrutturando devo realizzare un impianto radiante a pavimento per riscaldamento e raffrescamento.
    Tra qualche giorno mi farò fare un preventivo dal mio idraulico, il quale ha già ricevuto alcune indicazioni dal direttore dei lavori.
    Alcune indicazioni!!??
    Guarda che ti serve un progetto fatto da un termotecnico.
    Le due richieste che hai fatto sono semplicemente ridicole.

  • radiante
    0
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    Lunedì 27 Ottobre 2008, alle ore 11:51
    Fornello non avvilire cosi l'utente,non è il suo lavoro come fa a sapere?dargli del redicolo,non serve a risolvere il problema.
    Chiama il tuo idraulico di fiducia,raccontagli cosa vuoi fare,digli che controlli bene i solai per gli spessori degli isolanti da montare,l'impianto è il medesimo anche per il raffrescamento,in piu puoi montare un fan.coil che funge da deumidificatore,cosi facendo puoi raggiungere ottimi livelli di confort,non sarebbe male avere un progetto di un termotecnico ,l'idraulico sa a chi rivolgersi ,chi produce la caldaia ha tecnici che studiano tutto il sistema completo ,caldaia impianto preparano tutto ,progetto disegno ecc ecc rimane solo la noia di assemblare i componeneti

  • fornello
    0
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    Lunedì 27 Ottobre 2008, alle ore 12:27
    Scusa se uno afferma:
    1.- "nella casa che stò ristrutturando devo realizzare un impianto radiante a pavimento per riscaldamento e raffrescamento"
    Non ha detto forse, sto valutando, chissa come, mi conviene a Udine mettere il raffrescamento; ma è perfettamente sicuro e dice "deve".
    2.- "mi farò fare un preventivo dal mio idraulico, il quale ha già ricevuto alcune indicazioni dal direttore dei lavori"
    indicazioni, ma siamo matti, qui tutte le leggi in vigore prevedono la stesura di un progetto firmato da tecnico progettista ed il suo deposito in Comune (passiamo dalla legge 10/91 alla 412/93 alla 37/2008) e chi più ne ha più ne metta.
    Dalla tua risposta mi sembra radiante che tu ignori questo obbligo:
    non sarebbe male avere un progetto di un termotecnico
    non sarebbe male un corno, il progetto ci vuole.
    Se lasci fare all'idraulico sulla base di "indicazioni" stai fresco.

    E poi chiede spiegazioni su questi due punti:
    - Gli impianti radianti a pavimento per riscaldamento/raffrescamento differiscono nei componenti da quelli per solo riscaldamento?
    - Come viene fatto il dimensionamento dell'impianto? Il fabbisogno termico dell'edificio influisce sulla distanza di posa dei tubi a pavimento?

    Secondo me sta prendendo per i fondelli.

  • radiante
    0
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    Lunedì 27 Ottobre 2008, alle ore 17:43
    Io non ho avuto la senzazione che ci prenda per i fondelli,mi sembrava una persona che ignora cosa sono e come funzionano gli impianti a pavimento.
    In base alla 37/2008 il il responsabile tecnico della ditta installatrice puo eseguire il progetto degli impianti se non supera i 50 kw se la casa non è piu di 400mq possibile che abbia letto male,correggimi se sbaglio,è obbligatoria la realizzazione a norma energetica dell'edificio con sua certificazione che nulla a che vedere con gli impianti l'importante che l'impianto garantisca minimo la temperatura ambiente massima prescritta,fornello ti sto usando per scopi didattici visto che sei ferrato in materia

  • zanel
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 27 Ottobre 2008, alle ore 20:44
    Ciao a tutti,
    proprio come dice radiante, io lavoro nel ramo dell'edilizia e quindi di impiantistica non ne so niente.

    Visto che nel forum ci sono diversi professionisti, ho pensato fosse utile chiedere il vostro parere e sentire i vostri consigli.

    Grazie radiante per i chiarimenti, puoi dirmi qualche cosa di più su questo fan.coil di cui parli? Di cosa si tratta?

    Fornello: sai di che cosa hai bisogno?

    una bella giornata di lavoro con pala e piccone . . . e vedrai che ti passa la voglia di fare lo stizzoso.

    A me è passata da un pezzo e la sera non ho voglia di irritarmi per sciocchezze.

  • fornello
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 27 Ottobre 2008, alle ore 21:13
    1. Per l'installazione, la trasformazione e l'ampliamento degli
    impianti di cui all'articolo 1, comma 2,
    lettere a), b), c), d), e), g), e' redatto un progetto. Fatta salva l'osservanza delle normative piu' rigorose in materia di
    progettazione, nei casi indicati al comma 2, il progetto e' redatto
    da un professionista iscritto negli albi professionali secondo la
    specifica competenza tecnica richiesta mentre, negli altri casi, il
    progetto, come specificato all'articolo 7, comma 2, e' redatto, in
    alternativa, dal responsabile tecnico dell'impresa installatrice.

    art.1 comma 2 lettera c) sono gli impianti di riscaldamento come quello in questione.
    Il responsabile tecnico dell'impresa installatrice non è un idraulico, ma uno che ha determinati requisiti previsti in un intero articolo il 4, al primo posto viene accettato: un titolare di diploma di laurea in materia tecnica specifica conseguito presso una universita' statale o legalmente riconosciuta; seguono altre categorie.
    Il professionista iscritto subentra oltre i 50 kW o 40000 frig/h, 400 mq. è per gli impianti elettrici.
    Comunque professionista o responsabile tecnico sempre progetto ci vuole.
    Il progetto poi, stavolta firmato da un professionista iscritto, va portato in Comune perché le cose sono due: la casa non aveva impianto e va presentata una legge 10 ex-novo; la casa aveva impianto, ma viene stravolto e va lo stesso presentato in Comune, a modifica di quella esistente ( che non ci sarà manco per niente) art. 28 legge 10/91.

    Sorvolo su tutte le implicazioni della 311/2006 relative alla certificazione energetica dell'edificio necessaria nel caso di ristrutturazione dell'impianto termico come in questo caso perché ci sarebbe da scrivere un romanzo.

    Concludo con una nota personale riguardante gli impianti a pannelli radianti visto che dal '77 ad oggi qualche installazione l'ho vista.
    Negli anni '80 questi impianti erano ed ho progettato impianti che erano una chiavica: tubi in ferraccio, massetti da 10 cm, pochi centimetri di isolante, temperature di mandata pazzesche.
    Ma allora questo è quello che passava il convento ed il risultato è stato che questi impianti in Italia erano letteralmente scomparsi dalla circolazione.
    Adesso grazie ai nuovi materiali tutti fighi: tubi in PEX, massetti premiscelati, isolanti preformati a nocche, temperature che sfruttano la condensazione dei fumi, questa tipologia di impianto ha ripreso quota.
    Perché non ci sono santi è il migliore dal punto di vista del benessere termoigrometrico dell'individuo.
    Come tutte le cose di moda però sul mercato sono apparsi degli improvvisatori che spacciandosi per esperti trattano questa tipologia di impianto come gli altri due sistemi di emissione: termosifoni e convettori.
    Niente di più sbagliato, il radiante è rognoso da progettare e sopratutto difficile da regolare, non lo si può dare in mano ad un idraulico.
    Continuando di questo passo si tornerà agli anni bui dell'80.
    Senza rancore.

  • zanel
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 27 Ottobre 2008, alle ore 21:40
    Grazie fornello! Ci voleva tanto?

    Ti sono veramente grato per tutte le informazioni che mi hai dato.

    Ora che lo so, mi farò fare sicuramente un progetto da un professionista o termotecnico.

  • paolo31
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 27 Ottobre 2008, alle ore 22:12
    La normativa prevede che un impianto a pavimento non debba fornire più di 100 w/mq altrimenti si dovrebbe riscaldare troppo il pavimento e questo non è salutare e confortevole.
    Il passo dei tubi non ha una gran importanza oggi giorno si mettono a 10 cm e vitino alle pareti a 5. Quel che conta di più è la lunghezza delle tubature. Se un circuito è troppo lungo si riscia che il salto termico vada oltre i 10°c con penalizzate per la resa e per l'uniformità di riscaldamento.

    Il progetto che ti farà un termo tecnico ti darà un dato importante che è il consumo in kw dell'abitazione, quindi 100 w x mq deve essere maggiore del consumo.

    Nei locali come i bagni che hanno una metratura relativamente bassa rispetto all cubatura quindi dispersione si aggiungono degli scalda salviette. Così si dovrà fare se un ambiente non si riesce a riscaldare solo con l'impianto a pavimento.

    Raffrescare con l'impianto a pavimento è sicuramente una bella idea, ma quanto costa ?! Significa che devi prendere una pompa di calore (e quanto costa ? Una marea) e un deumidificatore o istallare dei fan coil per evitare condense, credimi con il caldo che fa qui da noi 15-20 gg veramente torridi installa uno spilt o 2 hai costi più contenuti e un risultato ottimo.
    Investi su un ottimo isolamento 10 15 cm fai pannelli solari un impianto a pavimento e condizionare quasi non servirà.

    Spero di averti dato delle indicazioni utili

    ciao

  • fornello
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 28 Ottobre 2008, alle ore 07:08
    Il passo dei tubi non ha una gran importanza oggi giorno si mettono a 10 cm e vitino alle pareti a 5.
    Paolo, Paolo hai iniziato bene 100 W/mq è un limite normato, ma hai finito male, tu pensa che per calcolare il passo dei tubi si usa un programma di calcolo, a mano sarebbe da folli:
    http://web.tiscali.it/risparmio_energetico/resa_impianto.jp

  • zanel
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 28 Ottobre 2008, alle ore 15:53
    Grazie Paolo31 per i consigli.

  • paolo31
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 28 Ottobre 2008, alle ore 22:14
    Io ho fatto così !
    Con il senno di poi aumenterei ancora lo spessore del cappotto che ho fatto da 8 cm.
    Ho usato poi mattoni in poroton da 30 cm.

    Se desideri approfondire altri aspetti....

    ciao

  • paolo31
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Domenica 2 Novembre 2008, alle ore 23:25
    Già, anche il numero di circuiti da realizzare per non superare una lunghezza max in base al tipo di tubo utilizzato.
    Ma l'idraulico rispetterà quanto definito dal programma ?
    L'elaborato grafico ha tenuto conto di quel dattagli o di qualla colonna aggiunta dopo....
    Mega progettazioni che spesso naufragano in cose del genere, purtroppo.

    ciao

  • turbasso
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 4 Novembre 2008, alle ore 14:49
    Già, anche il numero di circuiti da realizzare per non superare una lunghezza max in base al tipo di tubo utilizzato.
    Ma l'idraulico rispetterà quanto definito dal programma ?
    L'elaborato grafico ha tenuto conto di quel dattagli o di qualla colonna aggiunta dopo....
    Mega progettazioni che spesso naufragano in cose del genere, purtroppo.

    ciao

    si è vero quello che dici succede spesso... è per questo che bisognerebbe affidarsi a delle persone competenti, che in caso di disguidi riescono a mettere pezza nella maniera più adeguata!!!

  • paolo31
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Domenica 9 Novembre 2008, alle ore 13:31
    Affidare la progettazione ad un tecnico che ti faccia anche da direzione lavori fatta come si deve dove lo trovi ?
    Purtroppo la questione fa i pugni con gli impegni di questi tecnici e i costi che per forza di cose non possono andare alle stelle.

  • turbasso
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Domenica 9 Novembre 2008, alle ore 22:28
    Mi trovi perfettamente d'accordo Paolo (non a caso siamo omonimi ) credo sia comunque dovroso dire che di professionisti in gamba ve ne siano ancora
    Purtroppo c'è anche una marea di saltimbanchi che sanno far di tutto e non sanno fare un c@@@o!!

  • lallyma
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 11 Novembre 2008, alle ore 19:04
    Ciao a tutti,
    vorrei informazione su questo sistema di riscaldamanto. So che esistono oltre a quello a pavimento anche a parete e a soffitto.
    Vivo in un 5° piano di un condominio sopra non ho nessuno ma il condominio è vecchio e non confido molto nella qualità del tetto quindi per quello a soffitto ho paura della dispersione di calore; per il pavimento dovrei togliere tutte le mattonelle esistenti e impiantare il riscaldamento poi metterei il parque (a colla o ad incastro?) ma non so di quanto dovrò salire forse troppo e quindi mi hanno parlato di impianti che richiedono un minor spazio ma costano molto. A parete ? Non so nulla a parte l'attenzione che si dovrà fare per chiodi o altro.
    Visto i messaggi precedenti vorrei precisare che non mi intendo molto della materia ho dato in mano il progetto ad un paio di termotecnici che mi faranno il preventino ma volevo sapere se qui qualcuno può darmi un ulteriore consiglio perché magari li ha in casa. Grazie

  • robire
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 12 Novembre 2008, alle ore 08:15
    Da quello che scrivi secondo me ti immagini l'impianto un pelo troppo in superficie...

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