Innanzitutto vi ringrazio anticipatamente per le risposte in merito al mio quesito!
Ho appena ricevuto il computo metrico redatto dall'architetto a cui mi sono affidato in riferimento alla ristrutturazione di un appartamento del 1965 di circa 120 metri quadri è non ho capito alcune cose:
Nel computo metrico sono identificate singole voci per la demolizione e ricostruzione di parti interne oltre che infissi, tubature, riscaldamento, illuminazione, ecc.
1) Quello che mi ha fatto rimanere in dubbio è il fatto che per le singole voci l'arch. ha lasciato in bianco i valori ed i costi mentre alcuni altri computi eseguiti per altri amici inserivano anche i costi da sostenere (chiaramente sulla base dei prezzi di mercato).
Io ritenevo logico questo attegiamento del mio arch. in quanto dovendo andare a proporlo alle varie imprese sarebbero state loro a indicare i costi. Invece questi amici mi dicono che in realtà l'inserimento dei prezzi già effettuato dall'arch. rappresenta un punto di riferimento che l'impresa deve prendere per poi eseguire dei preventivi a ribasso.
Secondo voi è meglio o più serio un computo estimativo o uno non estimativo?
2) Ritenevo che trattandosi di ristrutturazione si dovesse tendere a salvare il salvabile per ovvi problemi di economia.
Di contro nel computo metrico vengono inserite "es. stonacatura ed intonacatura a corpo" di tutte le pareti interne. Io nella mia ignoranza ritengo che molte pareti siano solo da tinteggiare e non anche da stonacare? Mi sbaglio?
3) Idem per l'impianto di illuminazione e di riscaldamento. Esempio computo illuminazione: l'arch. ha preventivato circa 130 punti ma non ha scomputato i punti luce già esistenti. Come ha preventivato una completa rinnovazione dei riscaldamenti senza rendersi conto se il sistema già esistente potesse essere salvato.
Alla mai domanda su questo terzo quesito mi ha risposto che non sa se questi sistemi possano essere salvati (anche parzialmente). Ma mi domando se non sarebbe necessario prima di richiedere preventivi ai tecnici non rendersi conto di cosa si possa salvare.
Sull'arch. ho una discreta fiducia corroborata anche dal fatto che per tutta la direzione dei lavori mi ha indicato in parcella un prezzo forfettario e non a percentuale. Pertanto, ritengo che non abbia interesse a far lievitare il prezzo della ristrutturazione ma mi restano i dubbi precitati.
Qualcuno, anche del mestiere, mi può dare qualche risposta in merito?
Grazie tanto.