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2011-12-23 08:15:59

Cmbio destinazione uso......


Anonimo
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20 Dicembre 2011 ore 09:57 7
Buongiorno, i miei genitori vivono in una grande casa indipendente e ora anziani non riescono piu a gestirla, volevo dividela in due appartamenti per potermici trasferire con la mia famiglia, ma i lavori interesserebbero tutta la casa su due piani e i disagi per i miei genitori sarebbero importanti visto che non possono trasferirsi altrove durante i lavori............... oltre al costo piuttosto importante, 70 mila euro per avere 2 appartamenti un po "arrangiati"e passaggi in comune ad incastro!
L'altro giorno l' ideona di un amico di famiglia, ha suggerito di trasformare le ex stalla-pollaio in fondo al giardino - a circa 15 metri- e ora utilizzato come box e locale fai da te, in abitazione di 2 locali con bagno , non c'è nulla di impianti solo una struttura di circa 15 metri x 4, con 4 finestre che danno sul giardino della casa , il terreno dietro questo stabile anche se non vi sono affacci è comunque di nostra propietà.
E' possibile fare solo un cambio di uso, come è la procedura ?
Grazie Daniela
  • consulente
    0
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    Martedì 20 Dicembre 2011, alle ore 11:50
    Il cambio di destinazione d'uso di un immobile è normato dal regolamento edilizio che, in base alla zona, stabilisce i parametri urbanistici e la possibilità o meno di eseguire l'intervento.
    In questo caso la cosa ha un aspetto più specifico in quanto, si vuole passare da stalla a residenziale e su suolo presumibilmente agricolo.

    Pur se fattibile dal punto di vista tecnico, occorre prendere informazioni presso l'Ufficio Urbanistico del Comune di appartenenza, settore edilizia privata, magari con una planimetria della zona e un catastale del fabbricato.

  • anonimo
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    Martedì 20 Dicembre 2011, alle ore 15:12
    Grazie, allora mi informero io direttamente in comune, se poi mi danno almeno un acceno di fattibile mi affidero' ad un professionista per preventivo e progetto.

    Giusto per essere precisi l'edificio è su suolo edificabile, fa parte del terreno della casa. Invece dal lato senza finestre c'è un terreno di nostra propietà, acquistato in un secondo tempo, e per ora non è edificabile è segnato come opera pubblica o qualcosa del genere, dovrebbe passarci una starda ma è da circa 30 anni in questo stato, la strada l'hanno poi fatta due anni fa, ma sul terreno confinante e non sul nostro.

  • consulente
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 20 Dicembre 2011, alle ore 16:31
    In genere le aree private che sul piano regolatore hanno una destinazione pubblica, verranno prima o poi espropriate.
    In questo caso, l'opera prevista è stata spostata più avanti lasciando il suolo allo stato in cui si trova.

    Questa potrebbe una occasione per chiedere al comune di riqualificare questa area interclusa, e renderla edificabile.
    Può accadere infatti che, con il tempo, il suolo possa divenire un rottame urbanistico.

  • anonimo
    0
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    Mercoledì 21 Dicembre 2011, alle ore 08:33
    L'area è stata acquistata dai miei genitori piu di 30 anni fà e ancora prima era in affitto a mio nonno, quindi è da sempre recintata, anche se destinata ad uso urbanistico i miei genitori hanno deciso di acquistarla, anche perché comunque non tutta la superficie è destinata a strada, per ora aspettare ha dato ragione ai miei genitori.
    A noi per ora non ci interessava riqualificare perché non ci interessa vendere o costruire, effettivamente dopo la strada diversi costruttori si sono presentati per l'acquisto ma ai miei genitori non interessava vendere.

    Ma cosa intendi per rottame urbanistico?

    Come si chiede la riqualificazione, devo andare io in comune o devo contattare un geometra?

    grazie mille

  • consulente
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    Mercoledì 21 Dicembre 2011, alle ore 11:55
    A parte la brutta parola, rottame urbanistico sta ad indicare un suolo posto all'interno del centro abitato che si presenta senza nessuna utilizzazione e quindi considerato come terra di nessuno.
    Per riqualificazione intendevo: un nuovo fabbricato al suo interno, o eventualmente un asservimento al terreno adiacente ed attualmente fabbricato.

    In sintesi, l'asservimento comprende la possibilità di servirsi della volumetria di questo terreno da poter utilizzare ad esempio per ampliare la costruzione sita sul suolo attiguo.

    Visto comunque l'argomento è sempre consigliabile appoggiarsi ad un professionista.

  • anonimo
    0
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    Mercoledì 21 Dicembre 2011, alle ore 19:01
    Grazie mille

  • consulente
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    Venerdì 23 Dicembre 2011, alle ore 08:15
    Spero che sia stato esaustivo

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