Buongiorno,
purtroppo ho paura di essere incappato in un abuso edilizio, creato dal costruttore della casa per la quale ho già firmato compromesso, e per la quale andremo a rogito tra breve (la casa è nuova). In pratica, nel sottotetto avrei tre stanze, di cui una accatastata come deposito occasionale. Sul regolamento del mio comune ho letto (solo adesso) che l'altezza media per quel tipo di locale deve essere non superiore a 2,30 metri. Qualche giorno fa ho personalmente eseguito le misurazioni della casa (per l'arredamento). Il tetto è in legno con travi a vista (non ricordo quanto distano l'una dall'altra, forse un metro o più). Ho misurato che le altezze minime di questo locale sono di 2,30m fino alle travi, più 20cm di altezza delle travi stesse! Mi è venuto un dubbio atroce: il costruttore ha commesso abuso? L'altezza da considerare è fino alla trave (2,30 metri) o fino al tetto (quindi 2,50)? Oltretutto dato che il tetto è spiovente e parte molto più alto, e quelle sarebbero le altezze minime, la media è ovviamente maggiore ai 2,30!!! Se avesse commesso abuso come faccio ora? Ovviamente mi ero fidato, mica vado a fare le misurazioni di persona! Oltretutto le due restanti stanze del piano, che per quanto abbiamo pattuito saranno rese abitabili (tramite l'acquisto aggiuntivo di volumetria), hanno le stesse altezze di tetto del deposito occasionale di cui sopra. Ma per essere abitabili le stanze sottotetto devono avere un'altezza minima di 2,40!! Quindi se una stanza dovrebbe essere 2,30 di media, come fanno le altre ad avere un'altezza minima di 2,40? Aiuto...
Esisterebbe qualche modo per poter rogitare con le altezze reali regolari? O non c'è nulla da fare? In questo secondo caso ci sono gli estremi per far saltare il rogito, facendomi restituire la caparra (e magari pure il 3% di agenzia)? Ovviamente vorrei però poter rogitare!!!
Erano tre anni che cercavo di vendere casa mia, ora che ce l'ho fatta sono incappato in questa trappola