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2007-03-07 12:46:56

Battiscopa riscaldante


Lotus s
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18 Febbraio 2007 ore 22:05 17
Sapete dirmi se il sistema di riscaldamento a battiscopa e valido,se costa molto come gestione di funzionamento e posa in opera?
Vi ringrazio se avete curiosità su eventuali pregi e diffeti
  • anonymous
    0
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    Lunedì 19 Febbraio 2007, alle ore 06:26
    Sapete dirmi se il sistema di riscaldamento a battiscopa e valido

    Se riesci a non mettere mobili, sanitari, cucina davanti ai battiscopa, procedi pure.
    Considera che il calore negli impianti radianti, si propaga per irraggiamento diretto.
    Ecco perché negli impianti a pavimento conviene lasciare uno spazio di circa 50 cm. dal muro senza tubazioni.
    Un saluto

  • lotus s
    0
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    Lunedì 19 Febbraio 2007, alle ore 09:24
    Grazie dotting,allora dovrei metterli solo nelle zone vuote ,su stanze da circa 20 mq quanti metri lineari dovrei mettere? posso utilizzarlo anche in bagno?
    un saluto

  • anonymous
    0
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    Lunedì 19 Febbraio 2007, alle ore 15:00
    L'argomento è complesso e cercherò di semplificare al massimo.
    In un progetto termotecnico si parte da un involucro di edificio con determinate caratteristiche fisiche inserito in una zona climatica.
    A seguito di calcoli opportuni si arriva a determinare la potenza termica che occorre generare per arrivare ad una temperatura ambiente pari a 20°.
    Il sistema di distribuzione del calore deve provvedere a immettere in ambiente il calore prodotto dal generatore.
    Limitiamoci ai sistemi radianti e trascuriamo termosifoni, ventilconvettori e affini.
    Vi sono quattro sistemi di distribuzione: a pavimento, a soffitto, a parete e a battiscopa.
    Consideriamo adesso il rapporto esistente fra queste quattro superfici in una stanza 4x4.
    Pavimento e soffitto abbiamo 16 mq, pareti abbiamo 32 mq. Hutile=2m. battiscopa abbiamo 16x0,20= 3,2 mq.
    Supponi che in una stanza di 16 mq. il calcolo termotecnico mi abbia dato 960 Watts per assicurare 20°.
    Pavimento e soffitto fanno 60 W/mq, pareti 30 W/mq, battiscopa 300 W/mq.
    Per produrre 60 W/mq il programma di calcolo mi crea una chiocciola con passo di circa 20 cm. con acqua a 30-35° a pavimento e soffitto, 40 cm. per le pareti (supposte che siano tutte sgombre), battiscopa= impossibile.
    Cioè a 30-35° che è la caratteristica intrinseca dei sistemi ad irraggiamento il dato è impossibile.
    Come rimediare, devo aumentare la temperatura dell'acqua fino a 60-70°.
    Non è più un sistema a bassa temperatura e ad un cliente che mi chiede di usare il battiscopa, gli dico di andare da un altro termotecnico che sappia lavorare ad alte temperature.
    Ho cercato di semplificare al massimo quindi non me ne vogliano i tecnici per le eccessive semplificazioni.
    Un saluto

  • lotus s
    0
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    Lunedì 19 Febbraio 2007, alle ore 18:58
    Grazie nuovamente dotting,comincio a chiarirmi le idee..
    E se utilizzo un termocamino ad acqua visto che legna ne ho da vendere,la soluzione batiscopa radiante potrebbe andare? Se no cosa mi consiglieresti come riscaldamento sempre tenendo conto l'utilizzo del termocamino
    Un saluto

  • anonymous
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 19 Febbraio 2007, alle ore 20:00
    E se utilizzo un termocamino ad acqua visto che legna ne ho da vendere,la soluzione batiscopa radiante potrebbe andare? Se no cosa mi consiglieresti come riscaldamento sempre tenendo conto l'utilizzo del termocamino
    Un saluto
    Il termocamino rappresenta uno dei sistemi più economici per produrre energia termica, vedi questa tabella:
    http://web.tiscali.it/risparmio_energet ... fronto.xls
    Per cui anche se metti un sistema di riscaldamento meno performante come i termosifoni, stai sempre risparmiando rispetto ad altri che devono far ricorso a sistemi di distribuzione più performanti, ma di certo più costosi, come i pannelli radianti.
    Certo l'ideale sarebbe l'accoppiata termocamino e pannelli radianti a pavimento, ma visto che la legna non ti manca.
    saluti

  • marcocinalli
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 20 Febbraio 2007, alle ore 10:17

    Ecco perché negli impianti a pavimento conviene lasciare uno spazio di circa 50 cm. dal muro senza tubazioni.
    non mi sembra che sia quanto previsto (?prescritto?) dalla UNI EN 1264 che prevede tra l'altro anche la realizzazione di una zona marginale (1 metro) con passo anche dimezzato rispetto al resto del locale ed una distanza tra "il primo tubo" e la parete perimetrale anche pari a metà del passo già dimezzato...
    inoltre nella zona perimetrale è consentito raggiungere anche la temperatura superficiale di 33°C (contro i 29° imposti per le altre zone)

    MC

  • anonymous
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 20 Febbraio 2007, alle ore 10:57
    La UNI EN 1264 è una norma non è legge, tanto è vero tu sei indeciso fra il termine prevede e prescritto.
    In caso di controversia sai come la considera un giudice.
    Un saluto

  • marcocinalli
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 20 Febbraio 2007, alle ore 22:51
    Indeciso, non direi...
    Visto che la riduzione del passo nella zona perimetrale è prevista (ed i punti interrogativi si riferivano proprio al fatto che questa come tu dici è una norma tecnica e non una legge dello stato per cui non c'è nulla di obbligatorio) o se preferisci indicata come soluzione principe (perché, sai, c'è ne sono anche altre...) quando le dispersioni nel locale sono tali da non poter essere bilanciate dalla distribuzione a passo costante del resto del locale o in presenza di un grosso carico termico (caldo o freddo) che debba essere (quanto meno) localmente bilanciato (mai sentito parlare di temperatura operante?).

    poi, sì, sarei proprio curioso di sapere come la considera un giudice che da una parte ha un utente con la "casa fredda" con una perizia del CTU che attesta delle "carenze" in fase progettuale (sono gentile) e dall'altra un perito (ingegnere, architetto...) che ha fatto il progetto con i programmini gratis dei produttori di impianti (o quelli commerciali) e che (magari) non ha nemmeno menzionato nella relazione tecnica la norma in questione.

    MC

    ps: so già la risposta

  • marcocinalli
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 20 Febbraio 2007, alle ore 23:30
    Dimenticavo...
    secondo lo stesso principio quindi anche un impianto a termosifoni sottodimensionato (cioè con meno elementi di quelli necessari) può essere considerato alla stessa stregua (riflettendoci sono entrambi due impianti che non sono in grado di garantire la temperatura interna di progetto (fissata dalla legge) a fronte di quella esterna (fissata dalla legge) senza che vi sia obbligo di rispettare alcuna legge per entrambi circa il dimensionamento o la posizione dei corpi scaldanti)...

    Avere ragione in tribunale e lavorare come si deve non sempre sono due cose che si sovrappongono!

    MC

  • lotus s
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 21 Febbraio 2007, alle ore 18:20
    Sentite un pò che ne pensate dei blocchi in gasbeton io devo costruirla con quelli dello spessore di 30 cm?

  • marcocinalli
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 21 Febbraio 2007, alle ore 18:35
    Oggi ci stavo ripensando...

    La UNI EN 1264 è una norma non è legge
    il dpr 447 (regolamento attuativo della 46/90) recita all'articolo 4 (comma?)
    "i progetti devono contenere bla, bla, bla. Si considerano redatti secondo la buona tecnica professionale i progetti elaborati in conformità alle indicazioni delle guide dell'ente italiano di unificazione (UNI) e del CEI"
    mentre all'art. 5
    "Gli impianti realizzati in conformità alle norme tecnice dell'UNI e del CEI nonché alla legislazione tecnica vigente si intendono costruiti a regola d'arte".
    E' vero che è consentito riferirsi anche a normative non italiane (ma comunque organismi di normalizzazione di cui all'allegato II della direttiva 83/189/CEE) ma non esiste anche in ambito europeo niente di diverso dalla UNI EN 1264 ("nata dalle ceneri" di una DIN di cui non ricordo il nome...)
    ERGO
    la UNI EN 1264 è eletta a regola tecnica dal citato dpr (così come lo è ad esempio la CEI 64-8 dalla legge 168...) per cui è il riferimento per la progettazione e la realizzazione degli impianti di riscaldamento a pavimento.
    La legge 46/90 non prescrive la redazione del progetto per impianti di riscaldamento con potenza <35kw?
    Poco male ci hanno pensato la legge 10/91 ed i suoi regolamenti attuativi...

    MC

    ps: so già la risposta

  • anonymous
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 28 Febbraio 2007, alle ore 15:50


    ps: so già la risposta
    Non ragioniam di lor, ma guarda e passa.

  • dendro
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 28 Febbraio 2007, alle ore 17:13
    Non ragioniam di lor, ma guarda e passa.
    ...che è una elegante risposta a chi si pone con toni un pò arroganti (non si offenda marcocinalli).
    Però.
    Non si può negare che a fronte di una norma che definisce la regola dell'arte, ogni scostamento dalla normativa richiede adeguata giustificazione.

    Quindi anche a me sorge spontanea la domanda che già ha fatto rizzare i peli a Marcocinalli: perché lasciare 50 cm di distanza dalle pareti ?

  • anonymous
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 28 Febbraio 2007, alle ore 17:44

    Quindi anche a me sorge spontanea la domanda che già ha fatto rizzare i peli a Marcocinalli: perché lasciare 50 cm di distanza dalle pareti ?

    Perché in quei 50 cm. solitamente la padrona di casa, ci mette gli armadi, le credenze, la parete attrezzata della cucina, ecc...ecc..
    In quei 50 cm. ci faccio passare tutte le tubazioni degli impianti elettrici, allungo un poco, perché anzicchè attraversare la stanza con le tubazioni elettriche, faccio il giro ( in parole povere se la stanza è una 3x4, invece di avere cavi da 5 metri li ho da 7), ed anche le tubazioni dell'impianto idrico sanitario.

  • dendro
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 28 Febbraio 2007, alle ore 18:09
    Perché in quei 50 cm. solitamente la padrona di casa, ci mette gli armadi, le credenze, la parete attrezzata della cucina, ecc...ecc..
    In quei 50 cm. ci faccio passare tutte le tubazioni degli impianti elettrici, allungo un poco, perché anzicchè attraversare la stanza con le tubazioni elettriche, faccio il giro ( in parole povere se la stanza è una 3x4, invece di avere cavi da 5 metri li ho da 7), ed anche le tubazioni dell'impianto idrico sanitario.

    E' una motivazione.
    Nel caso ci sia spessore sufficiente, io preferisco far passare i tubi dell'impianto elettrico sotto l'isolante; in alternativa su muri non perimetrali. Comunque sfrutto la superficie vicino alle pareti perimetrali diminuendo il passo per compensare le perdite di calore, evitando comunque le zone in cui è noto che saranno posati mobili, cucine, caminetti, sanitari ed altri oggetti di cui la collocazione è nota a priori.

    Ciao

  • anonymous
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 28 Febbraio 2007, alle ore 18:18
    Dai, ma come fai a sapere dove metteranno i mobili.
    Dai obiettivamente!
    Io ho parlato di padrona di casa, ma sai quante volte mi hanno fatto cambiare, non la disposizione dei mobili, ma le pareti.
    Roba da rifare il progetto anche tre-quattro volte.

  • marcocinalli
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 7 Marzo 2007, alle ore 12:46
    La UNI EN 1264 è una norma non è legge, tanto è vero tu sei indeciso fra il termine prevede e prescritto.
    In caso di controversia sai come la considera un giudice.
    Un saluto
    ...
    cioè, qui un "tecnico" afferma che una legge non è legge e si chiamano in causa giudici...
    dotting ha scritto:
    Non ragioniam di lor, ma guarda e passa.

    ...che è una elegante risposta a chi si pone con toni un pò arroganti (non si offenda marcocinalli).
    caspita... e io che l'avevo intesa diversamente: un'elegante risposta per chi ha scoperto di aver "cappellato"
    Per Dendro, io non mi offendo però dire che ho usato toni un po' arroganti forse è eccessivo quando in sequenza logica ho indicato la normativa di riferimento.
    MC
    p.s.: a cagliari quando fa freddo freddo di giorno ci saranno 10°C (lascia perdere le t esterne di progetto), ci puoi lasciare anche un metro sulle pareti perimetrali senza impianto che non se ne accorge nessuno...

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