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2011-01-20 14:05:14

Rustico non accatastato


Kaiser soze
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14 Dicembre 2010 ore 12:25 14
Per un rustico (il venditore mi ha detto non accatastato) in zona boschiva con vincolo paesistico e permesso di costruire approvato per una ristrutturazione con ampliamento di fabbricato esistente come mi devo comportare per il 36%/55%?
  • annac72
    0
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    Martedì 14 Dicembre 2010, alle ore 15:40
    Per il 55% occorrono le seguenti caratteristiche (dalla guida dell'agenzia delle entrate):
    "Condizione indispensabile per fruire della detrazione è che gli interventi siano eseguiti su unità immobiliari e su edifici (o su parti di edifici) residenziali esistenti, di qualunque categoria catastale, anche se rurali, compresi quelli strumentali (per l?attività d?impresa o professionale). La prova dell?esistenza dell?edificio può essere fornita o dalla sua iscrizione in catasto, oppure dalla richiesta di accatastamento, nonché dal pagamento dell?Ici, se dovuta.
    In relazione ad alcune tipologie di interventi, inoltre, è necessario che gli edifici presentino specifiche caratteristiche quali, ad esempio:
    1. essere già dotati di impianto di riscaldamento, presente anche negli ambienti oggetto dell'intervento (tranne nel caso in cui si installano pannelli solari);
    2. nelle ristrutturazioni per le quali è previsto il frazionamento dell?unità immobiliare, con conseguente aumento del numero delle stesse, il beneficio è compatibile unicamente con la realizzazione di un impianto termico centralizzato a servizio delle suddette
    unità;
    3. nel caso di ristrutturazioni con demolizione e ricostruzione si può accedere all?incentivo solo nel caso di fedele ricostruzione. Restano esclusi, quindi, gli interventi relativi ai lavori di ampliamento.
    In caso di ristrutturazione senza demolizione dell?esistente e ampliamento la detrazione spetta solo per le spese riferibili alla parte esistente. In quest?ultimo caso, comunque, l?agevolazione
    non può riguardare gli interventi di riqualificazione energetica globale dell?edificio, considerato che per tali interventi occorre individuare il fabbisogno di energia primaria annua riferita all?intero edificio, comprensivo, pertanto, anche dell?ampliamento.
    Sono agevolabili, invece, gli interventi per i quali la detrazione è subordinata alle caratteristiche
    tecniche dei singoli elementi costruttivi (pareti, infissi, eccetera) o dei singoli impianti (pannelli solari, caldaie, eccetera). Se con tali interventi si realizzano impianti al servizio dell?intero edificio, la detrazione del 55%, non potendo essere riconosciuta sulla parte di
    spesa riferita"

  • kaiser soze
    0
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    Martedì 14 Dicembre 2010, alle ore 19:04
    Pero' come faccio ad accatastarla o a fare domanda di accatastamento se per accatastarla prima devo aver fatto i lavori?
    Non è un gatto che si morde la coda?

  • stafflavorincasa
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 14 Dicembre 2010, alle ore 20:41
    Per un rustico (il venditore mi ha detto non accatastato) in zona boschiva con vincolo paesistico e permesso di costruire approvato per una ristrutturazione con ampliamento di fabbricato esistente.... Mi accerterei in modo approfondito con tutti i mezzi, compresa l'assistenza di un professionista locale, circa le dichiarazioni del venditore ove indica che vi è già il permesso a costruire e ampliamento. (Stranissimo se come dici il bene non è accatastato).
    Se le cose comunque stanno realmente come dice il venditore, dovrai attivare tutte le procedure (complesse) per poter ottenere qualche agevolazione.

    Se infatti leggi il modulo da inviare a Pescara "prima dell'inizio dei lavori" ti renderai conto che devi indicare obbligatoriamente gli estremi catastali che tu non saresti in grado di produrre.

    Il modulo lo trovi al "solito" link:

    http://www.condomini.altervista.org/DetrazioneRistrutturazione.htm

    Insomma, non puoi godere delle detrazioni fin che ti trovi nelle condizioni iniziali.

    Nel forum sono stati dati molti consigli in merito, in centinaia di discussioni; una modalità che potresti tentare di esperire è quella di fare i minimi lavori necessari, compreso l'ampliamento, in modo da poter accatastare l'immobile.

    Subito dopo metterai in atto tutte le procedure inerenti la ristrutturazione per ottenere le detrazioni sia del 36% sia quelle sul risparmio energetico del 55% per i lavori che dovrai andare ad eseguire.

    Leggi con attenzione nel link che ti ho indicato, ci sono tutti i riferimenti necessari per non commettere errori.

  • lollolalla
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 20 Dicembre 2010, alle ore 10:27
    Ma che vuol dire non accatastato? Praticamente abusivo... anche se fosse un rustico adibito all'agricoltura o adibito a prima casa di un agricoltore diretto, dovrebbe essere accatastato al catasto terreni (non al c. fabbricati).
    Inoltre se non è accatastato, il venditore non ha nulla da vendere: per fare l'atto lo dovrà obbligatoriamente accatastare.

  • kaiser soze
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 14 Gennaio 2011, alle ore 18:13
    Il rustico dovrebbe essere accatastato come fabbricato fatiscente.
    Cambia qualcosa per le detrazioni?

  • stafflavorincasa
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 14 Gennaio 2011, alle ore 19:12
    In questo caso, dopo aver regolarizzato il fabbricato (fatiscente), non dovresti aver alcun ostacolo a godere delle detrazioni.

  • kaiser soze
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 14 Gennaio 2011, alle ore 23:48
    Per regolarizzarlo cosa intendi?
    Da quello che ho capito adesso non paga l'ici.

  • stafflavorincasa
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Sabato 15 Gennaio 2011, alle ore 10:41
    Ti ho già risposto sopra.

    Sei in procinto di ristrutturazione ed ampliamento, leggi con cura tutte le procedure al "solito" link.

    Se riuscirai a regolarizzare l'immobile (speriamo), pagando gli oneri, chiedendo la sanatoria (onerosa), potresti addirittura accedere alle detrazioni.

    È solo il caso di ricordare che per accedere al 36%, nel modulo da inviare a Pescara, è necessario indicare l'avvenuto pagamento dell'Ici, sempre che l'immobile in oggetto negli anni scorsi non risultasse rustico "rurale".

  • kaiser soze
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Domenica 16 Gennaio 2011, alle ore 12:13
    La dovrei accatastare come f/2 al catasto fabbricati per poter avere la detrazioni?

  • stafflavorincasa
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Domenica 16 Gennaio 2011, alle ore 13:13
    Se la accatasti F/2 potrai in seguito godere delle detrazioni per il ripristino dell'immobile e per assegnarlo ad una categoria residenziale.

  • kaiser soze
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 17 Gennaio 2011, alle ore 09:34
    Quindi basta che chiedo al proprietario di accatastarlo come f/2 e ho risolti i miei problemi? Meglio!
    So che non centra con il 36%... Per caso sai che tasse si pagano quando acquisto un f/2 o un rustico accatastato al catasto terreni?

  • stafflavorincasa
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 17 Gennaio 2011, alle ore 16:05
    Il notaio che ti assisterà per il passaggio del bene è in grado di fornirti i riferimenti più adatti (per risparmiare) rispetto alla tua situazione.

    Ti fornirà anche le alternative tra le quali potrai scegliere al fine di ottenere le migliorori condizioni a livello finanziario.

  • kaiser soze
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 20 Gennaio 2011, alle ore 12:31
    Mi hanno dato l'atto di acquisto.
    E' accatastato al catasto fabbricati come unità collabente senza rendita.
    Se ho capito giusto il 36% posso detrarlo ma il 55% no. Giusto?

  • stafflavorincasa
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 20 Gennaio 2011, alle ore 14:05
    Non dovresti avere difficoltà di godimento sia per il 36% che per il 55%.

    Devi porre la massima attenzione, la Suprema Corte con la sentenza: Cassazione penale , sez. III, sentenza 30.09.2010 n° 35390 ha stabilito che la ricostruzione di un "rudere" non configura "ristrutturazione", ma aimè "nuova costruzione" per cui i benefici del 36% o 55% potrebbero non competere.

    Al termine dei lavori dovrai comunque riaccatastare l'immobile nella nuova categoria e classe; ci penserà il professionista.

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