Bonus mobili per sostituzione tubature gas

Bella fantasia!
Possibile solo con ristrutturazione precedentemente depositata e tuttora attiva

Nella guida sulle agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie del 6.6.2013 dell'Agenzia delle Entrate, nell'elenco dei lavori per cui spetta l'agevolazione fiscale, precisamente al punto G, riguardante gli interventi di esecuzione di opere volte ad evitare gli infortuni domestici, è scritto: "L'agevolazione compete anche per la semplice riparazione di impianti insicuri realizzati su immobili (per esempio la sostituzione del tubo del gas o la riparazione di una presa malfunzionante)".
Perché mi parla di bella fantasia? Può spiegarmi meglio?
Grazie.

Perché immagino che la sostituzione del tubo sia stata fatta in regime di manutenzione, non di ristrutturazione.

Mi scusi, continuo a non capire. Ma se fra i lavori di ristrutturazione per i quali spetta la detrazione fiscale citati nella nota dell'Agenzia delle Entrate c'è la sostituzione di tubi del gas, perché mi parla di manutenzione? E perché non potrei usufruirne visto che è specificato in maniera molto chiara? Grazie.

Buongiorno Signora Rita, la Sua interpretazione mi trova concorde.

Signora Rita, non ho capito se lei ha già in mano una pratica di ristrutturazione. Solo in quel caso puà detrarre i mobili.
A mio avvio il punto F della guida si riferisce a spese incentivabili, ma senza delineare se esse rientrino in regime di manutenzione o ristrutturazione.

Salve,
chiedo innanzi tutto scusa a grimpeur, ma in realtà ho riletto molte volte la normativa del 6 giugno e a me sembra chiarissima.
Nella Introduzione si dice che si ha diritto al bonus mobili (poi esteso ad elettrodomestici) per le spese sostenute per l?acquisto di mobili finalizzati all?arredo dell?immobile oggetto di ristrutturazione (non menziona la dicitura "manutenzione straordinaria").

Poi il capitolo 1 è relativo a: " 1. LA DETRAZIONE IRPEF PER LE SPESE
DI RISTRUTTURAZIONE ", ed anche qui non menziona esclusivamente ristrutturazione straordinaria/ordinaria parti private/comuni.

All'interno del capitolo 1 inoltre sono elencati tutti i lavori per cui spetta la agevolazione fiscale (e sono lavori di ristrutturazione, come da titolo del capitolo 1).
In particolare uno di questi item, al punto A, sono la manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, che richiedono la corretta presentazione preventiva di apposita modulistica progettuale.
Poi scendendo ai punti H-I si parla appunto di tutta una serie di opere "minori", che godono della agevolazione (ed appunto cambio tubo gas, cambio/installazione salvavita, ecc....) e che, come da titolo del capitolo 1, sono da considerare spese di "ristrutturazione".
Confesso che la mia interpretazione mi sembrava chiara, per di più anche avvalorata dall'articolo comparso sul Corriere:
http://www.corriere.it/economia/13_agosto_25/dal-divano-al-frigorifero-come-ottenere-ecobonus-santarpia_54cf0862-0d4d-11e3-a0ce-befba0269146.shtml

Dove sto sbagliando?

Potete aiutarmi ?

Grazie

Nella Introduzione si dice che si ha diritto al bonus mobili (poi esteso ad elettrodomestici) per le spese sostenute per l?acquisto di mobili finalizzati all?arredo dell?immobile oggetto di ristrutturazione (non menziona la dicitura "manutenzione straordinaria").

Giusto. Bonus mobili se ristrutturazione in corso. Ripeto ancora la domanda: Lei ha una ristrutturazione in corso, depositata in comune, oppure come lavoro deve solo sostituire una tubazione?

Grazie della pronta risposta grimpeur.
E? proprio questo che non capisco, sicuramente per mia ignoranza; per quanto io so, non si devono depositare in comune le pratiche per ogni tipo di attività edilizia, ma soltanto per quelle che si inquadrano come ?manutenzione straordinaria?, ?ristrutturazione edilizia?, ?risanamento conservativo?, ecc ?
Altresì leggendo attentamente la normativa mi sembra di evincere che la condizione necessaria e sufficiente per poter entrare nel regime di bonus mobili è di avere attivata un?altra qualsivoglia attività di ristrutturazione di quelle elencate nel capitolo 1 della normativa e che quindi gode di suo del regime di agevolazione; ed in particolare quelle elencate ai punti H-I sono ristrutturazioni che non necessitano di alcuna presentazione di documentazione agli Uffici Tecnici di competenza.

In altre parole:
1 ? tutte le ristrutturazioni elencate ai punti H-I della normativa sono agevolabili al 50%, ma non richiedono alcuna presentazione di specifica documentazione agli Uffici Tecnici del Comune
2 ? Si dice nelle normativa stessa che si ha il decreto 63/2013 ha introdotto, per i contribuenti che usufruiscono della detrazione per ?ristrutturazioni edilizie?, la possibilità di detrarre dall?Irpef, sempre nella misura del 50%, anche le spese sostenute per l?acquisto di mobili

A questo punto la cosa fondamentale è come interpretare la dicitura ?che usufruiscono della detrazione per ristrutturazioni edilizie?.

Se con tale dicitura intendiamo le opere di ristrutturazione elencate nel capitolo 1 della normativa del giugno 2013 (quindi purché godano di agevolazione e si attivi correttamente la pratica col bonifico parlante), allora è ovvio che è sufficiente attivare una pratica di detrazione con una ristrutturazione dei punti H-I (quindi anche cambio tubo gas) per avere diritto al bonus mobili (e questa mi sembra la interpretazione più ovvia).

Se invece con la dicitura sopra intendiamo la definizione di ?ristrutturazione edilizia? come da DPR 380/01 e sue successive modificazioni, allora il bonus mobili sarebbe concesso solo ed esclusivamente per opere di ristrutturazione edilizia; sarebbero totalmente esclusi tutti gli altri interventi edilizi che, anche se prevedono la presentazione di apposita domanda e documentazione agli uffici tecnici del comune, non sono ?ristrutturazioni edilizie?; ad esempio manutenzione straordinaria, risanamento conservativo, ecc?

Riporto la definizione di ?ristrutturazione edilizia? come da DPR 380/01:

"interventi di ristrutturazione edilizia", gli interventi rivolti a trasformare gli organismi edilizi mediante un insieme sistematico di opere che possono portare ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente. Tali interventi comprendono il ripristino o la sostituzione di alcuni elementi costitutivi dell'edificio, l?eliminazione, la modifica e l'inserimento di nuovi elementi ed impianti. Nell?ambito degli interventi di ristrutturazione
edilizia sono ricompresi anche quelli consistenti nella demolizione e ricostruzione con la stessa volumetria e sagoma di quello preesistente, fatte salve le sole innovazioni necessarie per l'adeguamento alla normativa antisismica;

Concludendo, dove sto sbagliando nella mia interpretazione?

Grazie

Sono l lavoro in pausa pranzo. Non ho letto tutta la mail. Il bonus mobili richiede una pratica di ristruttuazione, la ristrutturazione è un'attività consistente da punto di vista edilizio, ma anche dal punto di vista burocratico, tale da richiedere un progetto ed il deposito in comune, con pagamento oneri. La sostituzione di un tubo non è ristrutturazione. L'elenco dell'agenzia delle entrate contempla tutte le opere agevolazbili, senza classificarle tra ristrutturazione e manutenzione

Grazie ancora Grimpeur, capisco perfettamente la sua posizione interpretativa.

Tuttavia volevo far notare alcuni articoli (riporto sotto i link) su autorevoli media che riportano una posizione diversa; come si spiega la loro posizione?

http://www.professionearchitetto.it/news/notizie/18189/Bonus-mobili-accorgimenti-per-non-perdere-la-detrazione

http://www.corriere.it/economia/13_agosto_25/dal-divano-al-frigorifero-come-ottenere-ecobonus-santarpia_54cf0862-0d4d-11e3-a0ce-befba0269146.shtml

Devo dire che è la prima volta che trovo applicazioni così galeotte. Ho letto decine di articoli in cui si parlava di ristrutturazione, e se non fosse che il secondo articolo deriva dal corriere, non gli avrei dato il minimo credito. Ammetto di non aver letto il testo originale, fidandomi di leggere estratti già interpretati in alcuni articoli. A questo punto penso che chi debba fare certi passi "audaci"debba leggersi i testi ufficiali e trarre proprie interpretazioni.
Di fatto in questo semestre lo stato regalerebbe metà di qualsiasi mobile acquistato. Robe da matti. L'anno scorso ho scrostato il tubo del lavello della cucina con l'acido cloridrico. Non l'avevamo sostituito perché era incastrato. Se lo cambiassi lo stato mi regalerebbe metà della poltrona con il massaggiatore incorporato, che magari potrei rivendere. Se c'è da fare ammenda per la mia testardaggine la faccio, ma è una situazione incredibile.

E' appena uscita una nuova circolare della Agenzia delle Entrate, che fornisce una serie di chiarimenti.
http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/file/Nsilib/Nsi/Documentazione/Provvedimenti+circolari+e+risoluzioni/Circolari/Archivio+circolari/Circolari+2013/Settembre+2013/Circolare+n29+18092013/circ292013e.pdf

Mi sembra che i vincoli per poter usufruire del bonus mobili/elettrodomestici siano + restrittivi.
Chiedo comunque ai più esperti di intervenire per riportare la loro interpretazione della circolare.