Ciao,
sono incapatto in un giro abbastanza contorto e vorrei uscirne senza smenarci.
In data ottobre 2010 ho acquistato casa, prima di farlo mi sono fatto rilasciare tramite il vecchio proprietario una dichiarazione dell'amministratore che il venditore non ha debiti condominiali, vi scrivo sotto esattamente cosa ha dichiarato:
"La presente unicamente per dichiarare che il condomino sig xxx residente presso xxx, ha interamente pagato le rate delle spese condominiali emesse sino al 09/10/10 relative all'esercizio 01.04.10-31.03.11.
Resta da saldare il conguaglio che si determinerà a fine esercizio."
Nel rogito ho fatto inserire:
"la parte venditrice garatisce inoltre che non esistono arretrati e insoluti per spese condominiali ordinarie e straordinarie, arretrati di tassem imposte e contributi e che non esistono liti pendenti relativi a questioni condominiali ed in ogni caso si obbliga a tenere indenne la parte aquirente da ogni responsabilità a riguardo, fermo restando nei confronti dei terzi il disposto dell'art.63 comma 2 delle disposizioni di attuazione del codice civile, il tutto salvo conguagli a debito o credito risultanti da apposito rendiconto annuale dell'amministratore di condominio"
Mi ritrovo a fine anno che questa persona ha da pagare 800? abbondanti che risultano essere più di 1/3 delle spese annuali. Le spese in quanto nuovo proprietario l'amministratore le ha caricate a me ed io gli ho segnalato che ho in mano una carta scritta da lui che dichiara che le spese erano state pagate e lui mi controbatte che c'è scritto "salvo conguaglio".
Adesso dico io, 800? di conguaglio sono possibili??? Più di un terzo delle spese annuali! si può considerare conguaglio???
Passati 2 anni sono riuscito a far pagare una parte al vecchio proprietario che risutla essere difficile da raggiungere con molta furbizia. Me ne mancano 350? e l'amministratore continua a chiederli a me.
Posso fare qualcosa? Secondo me l'amministratore non ha lavorato bene e lui dice che per legge può chiederli a me.