--------------------------------------------------------------------------------
Il mio appartamento è situato al piano terreno di una palazzina di 2 piani (terra + 2).
Condivito una canna fumaria ramificata con il 1° e 2° piano. Le caldaie installate sono a tiraggio naturale.
Da parecchi anni si riscontrano problemi di tiraggio da parte di tutti e tre.
Da un anno l'ultimo piano si è staccata dalla canna condivisa scaricando direttamente con una propria canna fumaria. Da quel momento, il primo piano non riscontra più anomalie, mentre la mia caldaia continua ad andare in blocco, mediamente una volta al giorno.
Ho verificato con il mio idraulico e l'unica soluzione applicabile sembra quella di passare ad una caldaia con tiraggio forzato (non è possibile adottare una canna esterna).
Visto che il mio appartamento necessita di alcuni interventi, ho deciso di adottare la drascica soluzione del riscaldamento a pavimento con caldaia a condensazione.
Ho intavolato la proposta della modifica caldaia con il vicino il quale non ci sente proprio per ovvi motivi economici. Tanto pià che ha in programma di vendere casa tra un paio d'anni.
Domanda: posso obbligare il vicino ad adottare questo tipo di caldaia?
Io ritengo di si poiché innanzitutto la mia situazione attuale non è a norma, secondo, la soluzione proposta va in favore del risparmio energetico ed il conseguente minor inquinamento.
Attendo vostri pareri.
Grazie!