Buongiorno a tutti.
Mi chiamo chiara. Il 28 dic 2006 io e il mio fidanzato abbiamo effettuato l'atto notarile per l'acquisto di un appartamento in un borgo sulle alture di genova all'interno di una palazzina di 9 unità abitative. Il pomeriggio stesso, togliendo una copertura in perlinato dal tetto, abbiamo scoperto le travi portanti completamente marce e il manto di copertura (abbadini in ardesia) ormai inesistenti. Dall'esterno il tetto si presentava ricoperto di guaina bitumentosa e non lasciava immaginare la fatiscenza che invece abbiamo scoperto dall'interno. Le prime ditte contattate ci hanno sconsigliato di fare un lavoretto fai da te ma di rifare completamente il tetto che, specifico, risale a circa il 1750.
Abbiamo scoperto che non esisteva amministrazione quando, invece, dovrebbe essere obbligatoria. purtroppo prima di questo acquisto non conoscevamo tutte queste norme.
Abbiamo iniziato a coinvolgere i vicini informalmente con delle lettere nelle cassette della posta, ma la maggior parte non ha mai risposto. Lunedì 17 dicembre siamo riusciti a effettuare la prima assemblea condominiale, II convocazione dopo aver spedito a tutti una raccomandata con ricevuta di ritorno allegando anche una perizia che, nel frattempo, è stata fatta da un perito del tribunale, quindi incontrovertibile, nella quale viene affermato che il tetto è pericoloso e va rifatto.
Si sono presentati tutti, tranne 2 con delega e 1 non si è fatto vivo.
Manca la divisione in millesimi. L'assemblea ha deliberato di:
-fare tetto e facciata
- nominare un amministratore, interno o esterno
-procedere quindi con la divisione in millesimi e successivamente contattare le ditte
ci sono però alcune criticità per le quali vi chiedo un aiuto:
1- la persona che non ha partecipato è pazza, nel vero senso della parola: è una signora di 90 anni che vive da sola e la notte la trascorre urlando. ogni tanto c'è suo figlio ma temo sia sulla stessa scia. come si può obbligare questa persona a fare il tetto?e nel caso la si potesse obbligare ma questa non paga?come si procede?un condomino ha proposto di fare un atto notarile che su carta divide il condominio per poter rifare solo mezzo tetto e la parte di tetto dove sotto abita la signora non farla. in questo modo se tra anni loro decidessero di farla non possono venire a chiederci soldi perché non farebbe parte del nostro condomino. ma è possibile fare una cosa simile legalmente?anche perché a me e al mio fidanzato non piace che questo può fregarsene di tutto e quindi condizionare in questo modo le scelte di tutti quanti.
2 - alcuni condomini hanno chiesto di fare si l'amministrazione, ma nominando un amministratore interno, per poter risparmiare qual cosina (tenete conto che non esistono scale in comune, luce in comune, ognuno ha il suo civico e accede direttamente a casa propria, quindi non credo costi molto l?amministrazione). è possibile?e questa persona deve avere delle qualifiche?non sarebbe meglio, vista la situazione delicata, affidarsi ad un professionista?magari anche solo per un anno per risolvere questo problema del tetto?
3. qualora si nominasse un amministratore interno, che trafila si deve seguire?a che organi ci si deve rivolgere per depositare la nomina e chiedere il codice fiscale del palazzo?e come geometra per fare la divisione in millesimi si può chiamare chi si vuole?
se potete anche solo indicarmi dei link dove posso trovare della documentazione ve ne sarei molto grata. come vedete è già passato tanto tempo e questa situazione ci ha condizionato non poco l'esistenza.
grazie mille
chiara