Salve a tutti!
Vorrei sottoporvi un quesito che mi sembrerebbe semplice, ma così non vuole essere per altri condomini.
Scusate la lunghezza del testo ma vorrei essere il più esaustivo possibile.
SITUAZIONE:
Tre condòmini hanno acquistato numero 4 posti auto scoperti in PROPRIETA' ESCLUSIVA dentro al cortile comune, tra due muri e proprio davanti ai contatori dell'Enel. I posti non sono segnati a terra, ma le mappe catastali marcano queste 4 proprietà come posti auto uno adiacente all'altro senza spazi tra loro.
I tre condòmini sono genitori e due figli e, in comune accordo tra loro, in quest'area riescono, stringendosi un pò, a fare entrare 5 autovetture anzichè quattro.
RISULTATO:
Alcuni condòmini, probabilmente "gelosi" di tale vantaggio, pretendono che l'auto in più venga posteggiata altrove (sulla strada esterna al cortile per intenderci) in quanto il passo verso i contatori Enel viene ridotto e reso meno agevole, ma pur sempre nell'ordine di 35-40 centimetri e minacciano di intentare causa davanti al tribunale.
Dall'altra parte invece dicono che una volta lasciato un passo sufficiente ad aprire gli sportelli del contatore, non hanno nessun obbligo e che anzi per attraversare la loro proprietà si dovrebbe chiedere il permesso ( un domani poi potremmo essere costretti a farlo perché potrebbero costruire un box chiuso da parete a parete).
MIE CONSIDERAZIONI:
Per me il tutto è un finto problema, in quanto non credo che si possa dettar legge sulla proprietà privata altrui.
Mi risulta comunque difficile credere che nel caso in cui vogliano costruire un box (sempre permessi comunali accordati) questo debba precludere un mio diritto ad eccedere a qualunque ora del giorno o della notte al mio contatore.
Cosa ne pensate?
In più, se davvero dovessero andare in tribunale mi toccherebbe pagare anche a me l'avvocato oppure è possibile che io ed altri inquilini meno "fiscali" potremmo restarne fuori?