Salve a tutti,
spero che ci sia qualche esperto in grado di darmi una mano.
La mia famiglia ha una casa in un comune del mezzogiorno, dove gli abusi edilizi ed urbanistici sono la normalità, mentre chi cerca di fare le cose secondo le regole rappresenta una eccezione, e a tutti i livelli regnano collusione, corruzione e omertà.
Dal lastrico solare della mia casa fino a venti anni fa si vedeva il mare; circa una ventina di anni fa la vicina ha sopraelevato di un piano, senza alcun permesso, e oltre che commettere un abuso mi ha privato della vista da me precedentemente goduta.
In quel momento ero poco più che bambino, la casa era ancora di proprietà della zia che ce la lasciò in eredità e non venne presa alcuna iniziativa.
Purtroppo a quel vecchio abuso se ne stanno aggiungendo di nuovi negli ultimi mesi che stanno rendendo impossibile la sopportazione e il buon vicinato. La vicina, che grazie al vecchio abuso ha un lastrico solare più alto di circa due metri rispetto all nostro, ha eretto un parapetto in muratura alto un altro metro, per cui ci troviamo ora con un muro di confine alto tre metri; essa ha inoltre costruito un gazebo alto un ulteriore paio di metri; siccome la casa della vicina è a sud rispetto alla nostra, le nuove costruzioni hanno aumentato moltissimo l'ombra sul nostro lastrico solare.
In tutto ciò va specificato che la vicina forse ha fatto domanda di condono ma sicuramente non le è stato approvato, che ha costruito nonostante i pareri delle autorità competenti fossero negativi e che ha violato i sigilli messi dai vigili da noi chiamati per fermare per lo meno i nuovi abusi.
Ora per quei volenterosi che saranno arrivati fin qui, la domanda è: che fare allo scopo di ritornare, per lo meno, alla situazione precedente ai nuovi abusi degli ultimi mesi? I tentativi di conciliazione finora sono falliti, nel senso che la parola data dalla simpatica vicina di fermare i nuovi lavori è stata disattesa. Anche chiamare i vigili non è servito a nulla.
La tentazione sarebbe di fare causa, ma il rischio è di infilarsi in un tunnel senza uscita, nel quale nemmeno gli avvocati riuscirebbero a venirne a capo, viste anche la confusione normativa in materia.
Ringrazio in anticipo quanti vorranno darmi un consiglio.