Morosità condominiali!
A Roma, il nuovo atteggiamento di alcuni fornitori (primo tra tutti l'Acea spa) impone un cambio di rotta nella gestione dei flussi di entrata/uscita nel Condominio.
Mi spiego: ora, dopo 30 giorni circa dalla scadenza della bolletta, l'Acea Ato2 spa (fornitrice, a Roma, dell'acqua) effettua il distacco della fornitura!!!
Senza entrare, in questa sede, nel merito della legittimità o meno di tale azione (l'acqua è pur sempre un servizio primario), rimane da capire quali sono le possibili soluzioni. E' chiaro che in un Condominio dove tutti pagano regolarmente entro la scadenza fissata dall'Amministratore, il problema non si pone.
Purtroppo accade che, mediamente, i condòmini regolari nei pagamenti oscillano nella media del 60%. Questo vuol dire che spesso l'Amministratore non ha i fondi necessari per i pagamenti con il rischio di distacchi di forniture con conseguenti disagi anche per quei condòmini che pagano regolarmente!
Cosa si può fare?
Spesso l'Amministratore attiva procedure di recupero credito bonarie (solleciti di pagamenti semplici) o legali (decreti ingiuntivi), ma i tempi per ottenere i pagamenti dovuti (specie per l'ultimo caso) sono lunghi e nel frattempo, comunque, si corre il rischio di distacchi di fornitura.
A quel punto uno strumento efficace può essere responsabilizzare i condòmini... inviare una lettera in cui si rappresenta lo stato di morosità nel Condominio con indicazione della situazione generale di tutti i pagamenti: indicando paganti e morosi delle gestioni (indicare solo i morosi potrebbe far incorrere l'Amministratore in problemi con la privacy)!
Nel contempo ho parlato con la mia Associazione di categoria. Ritengo necessario interessare tutte le maggiori associazioni di Amministratori e creare un movimento di interesse sulla questione. Mi auspico che ci si riesca a mettere al tavolo con dei responsabili dell'Acea spa e trovare degli accordi: è inammissibile il distacco di un servizio primario per 30-40 giorni di ritardo. Si applichino gli interessi di mora, ma il distacco no!!
Come la vedete, voi?
Che altre soluzioni vedreste?
Saluti
Mi spiego: ora, dopo 30 giorni circa dalla scadenza della bolletta, l'Acea Ato2 spa (fornitrice, a Roma, dell'acqua) effettua il distacco della fornitura!!!
Senza entrare, in questa sede, nel merito della legittimità o meno di tale azione (l'acqua è pur sempre un servizio primario), rimane da capire quali sono le possibili soluzioni. E' chiaro che in un Condominio dove tutti pagano regolarmente entro la scadenza fissata dall'Amministratore, il problema non si pone.
Purtroppo accade che, mediamente, i condòmini regolari nei pagamenti oscillano nella media del 60%. Questo vuol dire che spesso l'Amministratore non ha i fondi necessari per i pagamenti con il rischio di distacchi di forniture con conseguenti disagi anche per quei condòmini che pagano regolarmente!
Cosa si può fare?
Spesso l'Amministratore attiva procedure di recupero credito bonarie (solleciti di pagamenti semplici) o legali (decreti ingiuntivi), ma i tempi per ottenere i pagamenti dovuti (specie per l'ultimo caso) sono lunghi e nel frattempo, comunque, si corre il rischio di distacchi di fornitura.
A quel punto uno strumento efficace può essere responsabilizzare i condòmini... inviare una lettera in cui si rappresenta lo stato di morosità nel Condominio con indicazione della situazione generale di tutti i pagamenti: indicando paganti e morosi delle gestioni (indicare solo i morosi potrebbe far incorrere l'Amministratore in problemi con la privacy)!
Nel contempo ho parlato con la mia Associazione di categoria. Ritengo necessario interessare tutte le maggiori associazioni di Amministratori e creare un movimento di interesse sulla questione. Mi auspico che ci si riesca a mettere al tavolo con dei responsabili dell'Acea spa e trovare degli accordi: è inammissibile il distacco di un servizio primario per 30-40 giorni di ritardo. Si applichino gli interessi di mora, ma il distacco no!!
Come la vedete, voi?
Che altre soluzioni vedreste?
Saluti
Ciao Marco
Sono a conoscenza che la maggior parte dei gestori applica "rateazioni" su richiesta, specialmente per gli amministratori di condominio.
Spesso non richiede nemmeno interessi di mora.
Così a Brescia, a Milano, ecc.
Un amministratore nel momento in cui venga posto di fronte al problema finanziario, dovrebbe muoversi in questa direzione.
Se si trovasse di fronte al rifiuto categorico da parte del gestore (opzione remota) dovrebbe attingere i fondi dal c.c. condominiale utilizzando l'eventuale fido bancario e addossando gli interessi passivi direttamente ai condómini morosi.
Nel frattempo si proseguirà con gli atti giudiziari necessari.
Questa è la soluzione o via predominante nella risoluzione di questa piuttosto consueta problematica.
Beppe
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