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2007-10-17 17:01:27

Distacco da centralizzato impugnabile dopo 2 anni ???


Bimbi
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15 Ottobre 2007 ore 16:49 7
Buongiorno e grazie in anticipo a chi potrà darmi una mano.
Sono propritaria di un appartamento in un condominio di 10 unità immobiliari dall'anno 2002. Sin dall'inizio riscontrammo anomalie e problemi nella gestione dell'impianto di riscaldamaneto centralizzato, in sintesi costi esorbitanti ( caldaia a gasolio) caldo allucinante e nessuna volontà di modernizzare l'impianto nemmeno con dei contaore ( rifiutati in assemblea nel 2002).
Nel 2004 ci informammo su quello che potevamo fare per migliorare la situazione, avuto parere positivo da un ns consulente decidemmo di staccarci dall'impianto per diventare termoautonomi (previa perizia di un ing. termotecnico che certificasse che nn arrecavamo danno agli altri).
Durante la riunione ordinaria dell'ottobre 2004 comunicammo all'assemblea che a maggio-giugno avremmo provveduto a rendere il ns appartamento autonomo ( così riporta il verbale). nessuno obiettò nulla nè durante l'assemblea nè in seguito.
A suo tempo consegnammo la perizia all'amministratore e durante l'assemblea dell'anno successivo fu approvato che venissimo esclusi dalle spese di consumo gasolio ("I condomini ne prendono atto ed approvano" a ottobre 2005). nella stessa occasione altri condomini comunicarono la ns stessa decisone e ancora l'anno successivo.
oggi, ottobre 2007, dopo 2 anni, il gruppetto di centralizzati ( oramni siamo metà e metà, senza una maggioranza forte) sostiene che il distacco è stato ILLEGALE, in quanto il regolamento di condominio parla di riscaldamento centralizzato.
L'amministratore ha fatto presente che la Legge è comunque sopra il Regolamento, e che eventuali obiezioni andavano fatte nelle sedi e nei tempi opportuni, e non certo ora, dopo 2 anni.
La diatriba sembra esplosa poichè la vecchia caldaia va assolutamente sostuita: priva di permesso dei VF per essere riaccesa qs anno, assolutamente fuori norma. si pensava pertanto di passare ad un impianto centralizzato a metano con contaore, poichè rifiutata l'ipotesi di divenrie anche lror termoautonomi. Apriti cielo, alla sola idea di mettere mano al portafoglio si è scatenato il putiferio, anche perché L'Amministratore suggeriva che i termoautonomi nn dovessero partecipare alla spesa, poichè non si tratta di sostituire la caldaia, bensi di costurire una nuova centrale termica, tarata per 5 unità immobiliari, e non per tutto il condominio.
Data l'ostinazione della controparte, dettata meramente da ragioni di invidia per il risparmio che abbiamo ottenuto in qs periodo, l'amministratore è arrivato a dare le dimissioni, e l'ultimo colpo di scena è stata la non approvazione del riparto spese per l'esercizio 2006/2007 alla scorsa assemblea ordinaria (4 0tt.) , avendo in quell'occasione, la maggioranza loro.
Adesso stiamo aspettando che il nuovo amministratore ci convochi, ma nn si capiscono bene i tempi in cui è tenuto a farlo.
Quello che vorrei capire è:
* possono dopo 2 anni obiettare la questione del distacco, chiedendoci quindi spese per il gasolio? (3 avvocati interpellati dall'amministratore hanno detto di no, però al momento il riparto spese non è stato approvato, quindi l'assemblea può deliberare contro la legge???) da notare che la perizia fatta è confermata dal fatto che da quando ci siamo staccatti noi e altri, i centralizati hanno pagato un buon 30% in meno di gasolio
* essendo la caldaia fuori norma e priva di permesso, chi può decidere di riaccenderla?(al momento il nuovo amministratore non ha mandato nessuno a provvedere) e se venisse accesa chi ne è responsabile???
*per quel che riguarda il nuovo impianto confermate la questione che essendo una nuova centrale termica per 5 unità immobiliari, chi è termoautonomo non deve pagare? (il vecchio amministratore sostenne qs, e disse che era confermato dai 3 avvocati)
Sinceramnete siamo molto arrabbiati per la piega che hanno preso le cose,( in assemblea siamo stati insultati e redarguti come se noi fossimo dei ladri), ci siamo rivolti ad un legale,( uno dei 3 interpellati, ovvio) che sta esaminando la pratica, tuttavia vorrei capire se a qualcuno è capitata una situazione analoga, e al di là di quello che dice la norma, poi nella realtà dei fatti come l'ha risolta.
Grazie e mille.
  • condominiale
    0
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    Martedì 16 Ottobre 2007, alle ore 21:52
    La legge prevede che basta il 50% dei condómini per deliberare il passaggio dal centralizzato all'autonomo "per tutti", anche per i dissenzienti:

    http://www.condomini.altervista.org/Ris ... mplice.htm

    L'assemblea avrebbe dovuto comunque far pagare ai "distaccati" almeno una percentuale così come prevedono gli usi, di solito un 30% a titolo di maggior aggravio per i rimanenti:

    http://www.condomini.altervista.org/Ris ... stacco.htm

    È da considerare che se non è stata presa la deliberazione come nel primo link che ti ho indicato, anche i "distaccati" dovranno comunque partecipare alle spese di manutenzione e ricostruzione dell'impianto che resta comunque "comune":

    http://www.condomini.altervista.org/Imp ... izzato.htm

    Seguite le procedure con correttezza, i "distaccati" come lo sei tu, non siete al riparo da obiezioni in caso di controversia, qui trovi tutto ciò che ti serve:

    http://www.condomini.altervista.org/

  • bimbi
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 17 Ottobre 2007, alle ore 10:49
    Allora non c'è stata la delibera come nel primo link indicatomi, tuttavia c'è la delibera di ottobre 2005 per me e ottobre 2006 per gli altri condomini che sono diventati termoaut. che "siamo esclusi dalle spese di consumo gasolio, l'assemblea ne prende atto e TUTTI approvano" (cito testuali parole). inoltre non c'è stato alcun aggravio di spese per chi è rimasto centralizzato, anzi hanno avuto un risparmio nelle loro quote di consumo.
    qs per quel che riguarda la ns partecipazione ai loro consumi

    abbiamo sempre partecipato a manutenzione e conduzione, senza mai obiettar

    se la legge prevede che dovremo partecipare alla nuova centrale termica, non è ns intezione sottrarci: fu il vecchio admin. a suggerire qs ( io stessa ne ero stupita)

    tuttavia non è ns intenzione partecipare ai "loro" consumi, perché primo c'è una delibera del 2005 che dice il contrario e poi se qs ci fosse stato propsettao nei tempi opportuni, non avremmo provveduto a diventare termoautonomi, nel senso "se lo dichiaravate nei modi e tempi opportuni non andavamo avanti, sapendo di inguaiarci"

    spero di essere stata chiara

    grazie di nuovo

    ps per deliberare termoauton. per tutti è sufficiente il 50% dei presenti in assemblea o 500 millesimi in generale (1* o 2* convocazione?)
    grazie

  • condominiale
    0
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    Mercoledì 17 Ottobre 2007, alle ore 12:43
    Bastava leggere la legge di cui ho posto il link sopra.

    Per passare completamente all'autonomo basta la maggioranza dei proprietari nin contano i millesimi):

    5. Per le innovazioni relative all'adozione di sistemi di termoregolazione e di contabilizzazione del calore e per il conseguente riparto degli oneri di riscaldamento in base al consumo effettivamente registrato, l'assemblea di condominio decide a maggioranza, in deroga agli articoli 1120 e 1136 del codice civile.

    Rileggi con attenzione la Legge 9 gennaio 1991, n. 10 e cercate di approfittarne.

  • leomaes
    0
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    Mercoledì 17 Ottobre 2007, alle ore 12:48
    Vi chiedo a tutti?

    Per il distacco e' sta fatta una relazione art 28 L10 ?

    Se no oppure se la stessa non prevede una convenienza economica/energetica nell'effetture il distacco (ipotesi che ritengo alquanto improbabile) allora mi domando: " a che titolo vi siete disconnessi dall'impianto centralizzato?"

    Ricordatevi che la legge non e' fatta solo di DL, DM , circolari e codice civile, ma anche di norme tecniche !!

  • bimbi
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 17 Ottobre 2007, alle ore 13:03
    Per condominiale
    ho letto la legge, ma appunto non capisco di quale maggioranza si parli, nel senso maggioranza dei condomini può essere interpretata come maggioranza di teste, maggioranza millesimale dei presenti, oppure 501 millesimi
    scusa la mia ignoranza.

    per leomaes
    abbiamo fatto fare una relazione-perizia da un ing. nella quale appunto si relaziona che nn si sarebeb arrecato alcun danno (in sintesi), cosa poi comprovata dai consumi dei 2 anni seguenti (2005-2006, 2006-2007)
    è qs che intendi?

    grazie a tutti

  • condominiale
    0
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    Mercoledì 17 Ottobre 2007, alle ore 14:46
    Pensavo di essere stato chiaro ....
    Basta la maggioranza dei proprietari (500+1) i millesimi non contano, la legge è chiara, basta leggerla, ecco perché l'ho riportata.

    La relazione fatta dal vostro "tecnico" è sicuramente "di parte" e potrebbe essere contestata dalla perizia tecnica della controparte, ma soprattutto dai consumi registrati dopo il vostro distacco.

    Insomma se il 40% dei proprietari si distacca ed il consumo fosse diminuito solo del 30%, non ci sarebbero perizie che tengano.

  • bimbi
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 17 Ottobre 2007, alle ore 17:01
    ORA HO CAPITO

    per quel che riguarda i consumi, purtroppo non ho sottomano il dettaglio degli ultimi 2 esercizi, so che c'è stato un risparmio, tuttavia l'ex admin mi diceva che qs discorso è opinabile in quanto uno potrebbe dire che un inverno è stato + o - caldo. detto questo lui continua a sostenere che noi non dobbiamo nulla in alcun senso (nè per i consumi nè per il nuovo impianto), ovvio che a qs punto nn può rimangiarsi la parola.
    l'ultima novità è che il nuovo admin, sentito per telefono, proponeva una ns quota una tantum sul nuovo impianto, al fine di chiudere la questione. insomma una sorta di ricatto. penso cmq che se credessero di avere la legge dalla loro parte, chiederebbero sia i consumi, sia la partecipazione totale alla nuova centrale.

    speriamo in bene

    ciao e grazie

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