Ciao a tutti,
6 anni fa ho acquistato un appartamento in diritto di superficie 99+99 con una convenzione basata sulla legge 865 del 1971.
Oggi vorrei rivenderlo ed il notaio mi ha detto che, per estensione, gli articoli abrogati dalla legge Ferrarini Botta, 179 del 1992, sulla libera circolazione degli alloggi, si applicano anche al diritto di superficie, non solo al diritto di proprietà, essendoci oltretutto un errore di fondo nella convenzione, dato che per legge il diritto di superficie non ha vincoli, al contrario del diritto di proprietà.
La nostra convenzione è del 1994, quindi la Ferrarini Botta era già in vigore ed in più sul rogito c'è scritto che noi quando abbiamo acquistato la casa ci siamo dichiarati a conoscenza dell'esistenza della convenzione, ma c'è anche scritto che le alienazioni dell'immobile successive alla prima si dovranno effettuare in base all'articolo 20 della F-B, che pone solo dei limiti nelle tempistiche.
Se fosse così io potrei rivendere la mia casa a prezzo di mercato, senza preoccuparmi dei limiti imposti dalla convenzione.
Quello che vi chiedo è un parere in merito e se vi è già capitato di vendere il diritto di superficie basandosi sulla Ferrarini Botta:
-ci sono stati problemi?
-I comuni si possono rivalere per inadempienza degli obblighi pattizi? Se si, è mai successo e che conseguenze ha avuto per le parti?
-L'atto del notaio ha valore legale, quindi in una causa contro il comune sarebbe comunque una garanzia? Noi agiamo secondo la legge, il comune può ignorarla?
Vi ringrazio infinitamente e mi scuso per la lunghezza della mail.
Se dovessero servire altre informazioni sono a vostra disposizione.
Ciao, Francesca.
PS: abbiamo già provato a chiedere al comune di poter riscattare la superficie, ma ci hanno detto che a loro non sta bene.