Buongiorno,
Abito in un condominio di 15 unità molto particolare. E volevo chiedere delle delucidazioni.
Circa un anno e mezzo fa, dopo aver cercato di praticare dall'interno la gestione del condominio, si è deciso di provvedere alla nomina di un amministratore esterno.
Premetto che durante il primo periodo è stato concordato di intestare a me ed ad un altro condomino i contatori di luce scala e spazi esterni. Eletto il nuovo amministratore, non è stata effettuata alcuna voltura degli stessi contatori, poichè veniva recapitata copia delle bollette all'amministratore in carica che provvedeva al pagamento.
Dopo circa un anno, vista anche la morosità di molti condomini, l'amministratore ha smesso di pagare queste bollette, vedendomi recapitate a casa da parte dell'Enel numerose raccomandate di diffida, con annesse spese di stacco e riallaccio per morosità. Tuttavia il mese scorso l'amministratore ha saldato gli ultimi debiti relativi al consumo luce, e ha annunciato di voler rassegnare le proprie dimissioni. Il problema è sorto nel momento in cui non si riesce da mesi, per assenza dei condomini a procedere alla formazione di un'assemblea per la nomina di un nuovo amministratore, (comprensibile il totale disinteresse, perché un nuovo amministratore significherebbe ricominciare a pagare). In tutto ciò io vedo recapitarmi ovviamente a casa le bollette del condominio a me intestate. Ora vista la situazione, con un amministratore che sembra essersene lavato le mani, con dei condomini che non intendono partecipare ad alcuna spesa o per lo meno tendono ad "allungare il brodo" non presentandosi alle assemblee, per pagare il più tardi possibile, posso io come intestatario del contatore, procedere alla disdetta del contratto di fornitura? Avvisando al più gli altri condomini a tempo debito delle mie intenzioni? O in caso contrario, come consigliate di agire?
Vi Ringrazio!