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2016-05-24 15:52:08

Contratto strano ampliamento balcone concesso


Nuovahome
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24 Maggio 2016 ore 11:29 2
Buongiorno, mi è stata concessa l'autorizzazione ad ampliare il balcone dell'appartamento di mia proprietà.
Sono al primo piano di 4 e il mio balcone è in cortile interno, sopra un passaggio pedonale coperto.

Per ampliare il balcone posso appoggiarmi con degli igloo su questo passaggio pedonale o utilizzare delle putrelle.

Il condominio ritiene che con l'ampliamento del balcone io utilizzi una parte comune e che quindi debba esserci un contratto di locazione (poiché la vendita sarebbe impossibile, richiedendo 1000 millesimi). Inoltre, la paura da parte dei condomini è che io o chi potrebbe venire dopo di me, possa fare troppo rumore, per cui vorrebbero poter togliere la concessione in caso di cattiva condotta.

Il contratto che mi è stato proposto è un
CONTRATTO DI LOCAZIONE DI IMMOBILE ADIBITO AD USO DIVERSO DA QUELLO ABITATIVO ai sensi dell’art. 2, comma 1, della L. 9/12/1998 n. 431 (escluse le fattispecie di cui all’art. 1, commi 2 e 3)

con le seguenti richieste:

- 105,00 euro all'anno
- durata di anni quattro, tacitamente rinnovabile
- dopo i 4 anni, la durata sarà annuale
- non deve avere destinazione diversa da quella di balcone
- non posso sublocare, dare in comodato, in tutto o in parte, l'unità immobiliare, pena la risoluzione di diritto del contratto.
- soggetto ad aumento istat (esclusa la riduzione per indice negativo)
- in caso del primo ritardo del pagamento annuale, il contratto viene recesso
- nel caso si eseguano sull'immobile importanti ed improrogabili opere necessarie per conservare ad esso la sua destinazione o per evitare maggiori danni o comunque opere di straordinaria manutenzione di rilevante entità, il canone come pattuito verrà integrato con un aumento pari all'interesse legale del capitale impiegato nelle opere e nei lavori effettuati
- il conduttore dovrà consentire l'accesso all'unità immobiliare, previo avviso, al locatore, al suo amministratore nonché ai loro incaricati ove gli stessi ne abbiano - motivandola - ragione
- le spese di bollo per il contratto saranno a carico del conduttore.
- il conduttore elegge domicilio nei locali a lui locati
- divieto di utilizzo del terrazzo per feste e cene che si protraggono oltre le 22,30 di sera
- divieto di tenere animali in modo stanziale sul terrazzo
- divieto di posizionare piante rampicanti sulle pareti esterne dell’edificio
- la superficie viene affittata ad uso “terrazzo”, la proprietà declina dunque qualsiasi responsabilità alle cose eventualmente presenti per danneggiamenti derivanti da eventi atmosferici, da perdite di acqua condotta o per qualsiasi altra causa (ivi compreso il furto)
- il trasloco (entrata/uscita) deve essere svolto con montascale.

Per quanto non previsto dal contratto le parti fanno espresso rinvio alle disposizioni del c.c. e della legge n. 431/98 e comunque alle norme vigenti ed agli usi locali. Sono condizioni regolari? Loro devono decidere che io non possa sublocare il mio appartamento, dove avere il domicilio? Stiamo parlando di un balcone che risulterà 4,5 metri quadrati in totale, attualmente è 2 metri per 0,60 cm.

Grazie per l'aiuto :)
  • arch-ily
    Arch-ily Ricerca discussioni per utente
    Martedì 24 Maggio 2016, alle ore 15:15
    Buongiorno,
    non sono un'avvocata, ma mi sembrano clausole decisamente vessatorie, soprattutto quella in cui le viene impedito di cedere in comodato l'unità immobiliare (cioè presumo l'appartamento di sua proprietà di cui il balcone ampliato diverrebbe pertinenza) o subaffittarla.
    Le consiglio dunque di sottoporre questo "contratto" a un sindacato o un'associazione di piccoli proprietari immobiliari o inquilini.
    Saluti.

  • nuovahome
    Nuovahome Ricerca discussioni per utente Arch-ily
    Martedì 24 Maggio 2016, alle ore 15:52
    Buongiorno,
    non sono un'avvocata, ma mi sembrano clausole decisamente vessatorie, soprattutto quella in cui le viene impedito di cedere in comodato l'unità immobiliare (cioè presumo l'appartamento di sua proprietà di cui il balcone ampliato diverrebbe pertinenza) o subaffittarla.
    Le consiglio dunque di sottoporre questo "contratto" a un sindacato o un'associazione di piccoli proprietari immobiliari o inquilini.
    Saluti.
    Grazie mille

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