Buongiorno,
a seguito di un'ispezione sui fumi richiesta dal comune sono risultata non a norma, per un insufficiente tiraggio dei fumi in cucina da parte dell'elettroventilatore. Premetto che ho una cucina molto piccola, ma con un grosso foro (sgombro) per la circolazione dell'aria, e avevo una caldaia vecchia (del 93) che facevo manutenzionare regolarmente e perfettamente funzionante. Dopo l'analisi di varie opzioni e dietro suggerimento sia del tecnico del comune che quello del'azienda del gas, ho cambiato la caldaia sostituendo la vecchia con una nuova di tipo C 3 settimane fa.
Abito in una casa di corte al piano terra e sopra di me ho un solo altro inquilino. Scarico ora i fumi nella stessa canna fumaria in cui scaricavo prima visto che la nuova caldaia e' stata messa esattamente al posto della precedente e ho ricevuto un reclamo dal mio inquilino superiore, perche' pare che la mia nuova caldaia provochi lo spegnimento del suo boiler per l'acqua calda che ho scoperto ieri scaricare nella stessa canna fumaria.
Non ero al corrente di questa sua installazione, visto che abito nella stessa casa da 20 anni e loro sono entrati successivamente a me, e la loro caldaia e' esterna, per cui sinceramente non ritenevo che la canna fumaria fosse utilizzata anche dall'inquilino sopra.
Ovviamente adesso c'e' un problema (per cui peraltro ho gia' visto altre segnalazioni su questo forum) perche' lui si rifiuta categoricamente di fare qualsiasi tipo di alterazione al suo corrente impianto, anche se sarebbe meno oneroso (per tutti). La canna fumaria e' quindi ovviamente in comune, ma conoscendo la persona sono convinta di non avere nessuna opzione se non fare qualcosa solo per conto mio (e quindi totalmente a mio carico). Qualcuno mi puo' fornire qualche indicazione su come stanno veramente le cose, qual'e' la mia posizione anche legale nei loro confronti e quali opzioni ci sono ovviamente ad un costo accessibile (visto che ho appena sborsato 2000? per una nuova caldaia). Ringazio tutti anticipatamente.