Buongiorno,
Sono proprietario di un appartamento - composto da piano terreno e piano seminterrato; piano seminterrato definito nel rogito "locale di servizio" - che si affaccia sul cortile interno del palazzo/condominio.
Tempo addietro (prima che io diventassi proprietario dell'appartamento) nel cortile interno sono stati ricavati dei posti auto condominiali e venduti ad alcuni condomini.
Il problema nasce dal fatto che il "mio" piano seminterrato - così come quello di altri due condomini nella mia medesima situazione - prende luce e aria da una finestra a bocca di lupo che si affaccia verso uno dei suddetti parcheggi e che, ancor più disgraziatamente, viene più o meno regolarmente coperta dall'auto di un vicino tutt'altro che educato.
Inizialmente ho tentato di parlarne amichevolmente con il vicino, il quale mi ha risposto che le mie istanze non hanno ragione d'essere poichè il "suo" parcheggio arriva fino al muro esterno del mio appartamento (e quindi a ridosso delle mie finestre del piano terreno e del piano seminterrato), senza peraltro esibire alcun tipo di documentazione a sostegno delle sue asserzioni.
Onde evitare le sue continue "invasioni", ho momentaneamente sistemato - perpendicolarmente al muro esterno del mio appartamento e a una sessantina di centimetri dallo stesso - un paio di biciclette sostenute da un'apposita rastrelliera. Tale soluzione, però, ha scatenato le rimostranze del "gentleman" di cui sopra, il quale mi ha apostrofato blaterando di "invasione di proprietà privata", "diritti calpestati" e altre corbellerie del genere...
Domanda: esiste qualche regolamento e/o normativa che tutela/sancisce il diritto dei proprietari degli appartamenti siti ai piani terra (o seminterrati) di non avere costantemente inibita la visuale del cortile interno a causa delle auto parcheggiate e di non subire le esalazioni dei fumi di scarico delle auto stesse?
Grazie in anticipo per i vostri consigli.