Avvocato

Abito in un condominio di 100 u.i.
Si è deciso, di comune accordo, di andare per vie legali contro un?impresa idraulica che ha eseguito lavori (fatti molto ma molto male) di manutenzione all?impianto idrico.
Lavori fatti tanto male al punto che neanche una settimana dopo l?esecuzione dei lavori si sono verificati gravi danni (dovuti a perdita d?acqua) ad alcuni box dei condomini.
Sono ormai 6 assemblee condominiali che si discute della cosa ma non si è mai raggiunto nemmeno la metà dei condomini presenti all?assemblea e quindi l?amministratore continua a rimandare la votazione.
Qualcuno di voi mi sa dire a quanto ammonterebbero le spese dell?avvocato in caso in cui si decida di intentare una causa?
Premetto che 4 anni fa, quando son stati fatti i lavori, si è speso 2.000 euro a famiglia, cioè i lavori son venuti a costare 200.000 euro
Grazie a tutti

Ciao,
io faccio parte della categoria interessata, e ti posso rispondere in questi termini:
1) il Decreto Bersani ha reso le tariffe forensi non vincolanti per i terzi, nel senso che avvocati e clienti possono accordarsi per un compenso inferiore ai minimi tabellari.
Il patto tra cliente e professionista, per essere valido, deve risultare per iscritto, e può ancorare parte del compenso alla c.d. 'quota lite', ossia al felice raggiungimento dell'esito atteso
2) le tariffe forensi, tuttora in vigore, hanno dei minimi e dei massimi, suddivisi per scaglione di valore- il valore è rapportato alla domanda formulata in giudizio.
3) laddove tra cliente e professionista, a compito eseguito, insorga controversia sull'ammontare del compenso, salvo patto scritto in deroga alle tariffe si applicheranno le tariffe vigenti.
Detto ciò, e spero d'essere stato chiaro, posso indicare qualche importo sulla base delle tariffe forensi (che sono pubbliche, chiarisco).
Ammettendo che il valore della domanda possa essere pari a una somma tra 25.900 Euro e 51700 Euro (per saperlo con certezza, occorrerebbe una quantificazione del danno subito dai condomini), le tariffe forensi prevedono, quali onorari , le singole voci per l'attività prevista, alla voce onorari:
studio della controversia, minimo 210 Euro, massimo 835
consultazioni con cliente, minimo 110, massimo 420
redazione atto introduttivo, minimo 170, massimo 215
assistenza a ciascuna udienza, minimo 40, massimo 165
Agli importi di cui sopra si devono aggiungere i diritti, che sono inferiori agli onorari, e le spese (spese vive), per iscrizione a ruolo della causa e notifiche. Il contributo unificato, per un valore come quello sopra esempflicato, è pari ad Euro 340, + 8 di marca da bollo, e va direttamente al Ministero.
Possiamo ipotizzare, ai minimi tariffari, 530 di onorari, circa 200 (a spanne) di diritti, 348 di spese + 20 di notifica, + IVA al 20% e 2% di Cpa (contributi obbligatori previdenziali)
Spero di essere stato esauriente

Grazie del consiglio sei stato chiarissimo,
però? scusami una domandina dovuta alla mia ignoranza legale.
I prezzi che hai indicato corrisponderebbero alla cifra da versare da ciascun condomino o dell?intero condominio?
Questo per sapere se conviene andare per vie legali. Se a rifare tutto si spende 2.000 euro a condomino, non avrebbe senso spendere tale cifra per cause legali di non sicura riuscita.
I condomini coinvolti nel danno dicono che hanno le prove, ma sinceramente non so se due foto di acqua a gogo? possono bastare.
Grazie di tutto

Grazie del consiglio sei stato chiarissimo,
però? scusami una domandina dovuta alla mia ignoranza legale.
I prezzi che hai indicato corrisponderebbero alla cifra da versare da ciascun condomino o dell?intero condominio?
Questo per sapere se conviene andare per vie legali. Se a rifare tutto si spende 2.000 euro a condomino, non avrebbe senso spendere tale cifra per cause legali di non sicura riuscita.
I condomini coinvolti nel danno dicono che hanno le prove, ma sinceramente non so se due foto di acqua a gogo? possono bastare.
Grazie di tutto

Gli importi cui ho fatto riferimento, legati al minimo tariffario, andrebbero suddivisi TRA TUTTI i condomini, quindi parliamo di esborsi modesti.
Appare improbabile, peraltro, che qualche collega affronti una causa del genere ai minimi tariffari, considerando il numero dei propri assistiti, io immaginerei un preventivo che stia a metà tra il minimo e il massimo tariffario.
Per capirci, il massimo tariffario, relativo allo stesso valore e alle stesse attività che ho indicato prima, prevede 835 +420 + 665 + 165, per le sole attività iniziali

Ti ringrazio per la cortese risposta, tutte le tue informazioni mi son state davvero utili,
l?unica è che ci sembra davvero esiguo come onorario di un avvocato.
Tanto per spiegarci meglio solo al rogito notarile abbiamo speso ?na cifra di notaio?e solo per 10 minuti e per mettere una firma.
Forse a Milano siete un po? meno cari ma non credo che a bergamo (son solo 40 km di distanza) si arriva a pagare il triplo o il quadruplo.
Ti ringrazio anticipatamente se vorrai rispondermi e se eventualmente vorrai darmi il recapito del tuo studio, in pvt si intende

Ciao, gli onorari dei Notai, che pure sono legati ad un tariffario pubblico con minimi e massimi, hanno parametri diversi, essendoci più voci 'fisse', non variabili a seconda dell'andamento del giudizio come per gli Avvocati, ad esempio non è preventivabile dall'inizio il numero delle udienze, o il numero degli atti che si dovranno depositare...Nel caso del Vs. condominio, onestà vuole che il valore della causa sia ancorato al danno subito. Se si rapportasse il valore della domanda risarcitoria a quello dell'appalto, le voci tariffarie esposte lieviterebbero notevolmente, almeno del triplo, ma io ritengo che non sarebbe un comportamento corretto da parte del professionista incaricato. Chiarisco che le tariffe forensi, per quanto ormai derogabili, sono uguali in tutta Italia, a Bergamo come a Milano, la differenza sta nell'applicare i minimi o i massimi tariffari, o stare nel mezzo eventualmente. Nei 'Fori' più grandi, in cui l'attività di consulenza stragiudiziale ha un ruolo importante, vigono da tempo accordi a forfait, in cui le tariffe minime fungono da parametro contrattuale; in piazze più piccole, dove la concorrenza è minore, il lavoro è dato soprattutto dall'attività contenziosa (quella legata al giudizio), dove le tariffe tendono a salire dal livello minimo a quello medio/alto