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2007-01-05 13:18:27

Antenne


Siluki
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05 Gennaio 2007 ore 10:46 7
C'è qualcuno ke si intende di antenne o meglio di eventuali danni da antenne per telefoni fissi e mobili? Grazie
  • condominiale
    0
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    Venerdì 5 Gennaio 2007, alle ore 11:02
    Qui trovi norme, sentenze, leggi, maggioranze e tutto ciò che ti serve circa le problematiche delle antenne nel condominio: Antenne nel condominio

    Se ti riferisci agli impianti per telefonia cellulare da porre sopra il tetto di un condominio, devi far capo al "testo unico sulle comunicazioni", legge Gasparri che ha dettato precise norme su queste strutture.

    Eventuali danni provocati dalle emissioni ionizzanti di telefoni cellulari o impianti di telefonia cellulare sono ancora al vaglio degli specialisti.
    Gli studi nel campo sono approdati a dichiarazioni diverse a seconda di quale sia la fonte che ha realizzato gli studi.

    Niente di "sicuro" per ora in questo campo.
    (ognuno tira l'acqua al proprio mulino)

  • siluki
    0
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    Venerdì 5 Gennaio 2007, alle ore 11:17
    Grazie, andrò a leggere.

    Nel mio caso però non si tratta proprio di antenne sul condominio, ma di antennona Telecom di fianco al condominio dove abito, cambia qualcosa?

    Grazie ancora

  • nabor
    0
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    Venerdì 5 Gennaio 2007, alle ore 11:40
    Ciao, se parliamo di danni da immissioni elettromagnetiche, ormai dottrina e giurisprudenza cominciano ad essere cospicue, posso segnalarti vari siti tra cui www.lexambiente.it, ed il bel volume dell'amica e collega Elisabetta Cicigoi, edito da Giufffrè

  • nabor
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 5 Gennaio 2007, alle ore 11:54
    Faccio seguito a me stesso, il link che volevo segnalare principalmente è www.ambientediritto.it
    per sapere come muoversi, soprattutto se si è in tanti, consiglio di contattare il più vicino circolo di Legambiente

  • condominiale
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 5 Gennaio 2007, alle ore 11:56
    Riporto quanto sotto:

    Sia le antenne delle stazioni di base sia i telefonini UMTS emettono nell'ambiente una radiazione non ionizzante supplementare dell'ordine di grandezza simile a quello delle reti GSM. La radiazione di un singolo trasmettitore di radiocomunicazione mobile non deve superare il valore limite dell'impianto nei luoghi a utilizzazione sensibile, quali i locali situati in edifici destinati regolarmente al soggiorno prolungato di persone, terreni da gioco per bambini definiti come tali nella legislazione sulla pianificazione del territorio e le superfici di parcelle non occupate da costruzioni.
    Per gli impianti UMTS, il valore limite fissato per l'intensità di campo elettrico è di regola 6 V/m 2 . Tutte le antenne di radiocomunicazione mobile e tutti i collegamenti d'utente senza filo situati nelle vicinanze fanno parte dell'impianto. Affinché il valore limite dell'impianto possa essere rispettato, è necessaria una certa distanza tra il trasmettitore e i luoghi a utilizzazione sensibile. Questa distanza dipende fortemente dalla potenza di emissione e dalla direzione della radiazione dell'impianto come pure dalla topografia. In base ai dati tecnici finora esistenti, le proporzioni potrebbero essere dello stesso ordine di grandezza delle antenne GSM, il che significa che in generale, una distanza di 30 metri tra le stazioni di base e i luoghi a utilizzazione sensibile dovrebbe bastare. A dipendenza della situazione, la distanza necessaria può essere considerevolmente diminuita.
    E in Italia come ci si regola? Le Pubbliche amministrazioni, molte volte incalzate da comitati cittadini, sono sempre più attente a gestire i rapporti con i gestori di telefonia mobile e non solo. Come tutti sanno le sorgenti di inquinamento elettromagnetico sono diverse (elettrodotti, cabine elettriche, antenne radio base, ripetitori radio e tv).
    Come talvolta accade l'organismo istituzionale preposto alla misura dei valori di "inquinamento" generati degli impianti sopra descritti, fatica a esaudire le continue richieste della cittadinanza o della amministrazione comunale. Non solo, si devono considerare anche le continue richieste per nuove installazioni che giungono dai gestori telefonici e, sempre più,, con l'avvento dell'UMTS.
    Il risultato é scontato. Ovviamente non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca. Spesso gli operatori, infatti, hanno posto le popolazioni locali di fronte al fatto compiuto, scatenando le proteste degli abitanti, preoccupati di un eventuale pericolo per la propria salute, salvo poi lamentarsi per la scarsa copertura del territorio.
    «La direzione da intraprendere è quella di una normativa di fronte alla forte diffidenza del Paese», ha più volte ribadito Ermete Realacci, presidente di Legambiente, sottolineando che andrebbero rispettati i limiti di esposizione più restrittivi, pari a 6 volt al metro. «Il problema è farvi rientrare gli impianti di antenne tv più che quelli di telefonia mobile», ha aggiunto Realacci, che ha avuto parole di encomio per la normativa vigente in Italia, definendola ?la più avanzata, la più restrittiva?. La legislazione in Italia sulle emissioni sarebbe in linea teorica una delle più rigide d'Europa, essendo orientata verso la definizione di limiti più restrittivi di quelli previsti dalla raccomandazione 1999/519/CE del Consiglio dell'Unione Europea. Il 4 agosto 2002 il Comitato dei Ministri ha dato il via libera al decreto che fissa i nuovi limiti per l esposizione della popolazione alle emissioni elettromagnetiche.
    Per le reti di trasmissione (televisione, radio, telefonia), rimane il tetto di 6 volt/metro, uno dei più bassi d'Europa. Per gli elettrodotti, la soglia di attenzione è stata portata a 10 microtesla per le aree abitate e 3 microtesla per nuovi impianti. I nuovi limiti sono contenuti nei due decreti attuativi della legge quadro sull'elettrosmog, approvati dal Consiglio dei Ministri cui hanno preso parte i ministri dell'Ambiente, che la presiede, della Sanità, dell'Università e della Ricerca Scientifica, del Lavoro e della Previdenza Sociale, del Tesoro, del Bilancio,della Comunicazione e dei Lavori Pubblici.
    Nella stessa riunione, il Consiglio ha approvato anche il decreto ?salva UMTS? che permetterà un'installazione più rapida delle antenne per la telefonia mobile. A differenza di quelle per la televisione, come ricorda Realacci, la vicinanza ad antenne per la telefonia mobile non comportano infatti particolari rischi per la salute. Lo ha ribadito anche il professor Paolo Vecchia, presidente dell'Associazione radioprotezioni, citando uno studio finlandese che addirittura ne raccomanda l'installazione negli ospedali, dato che le emissioni sono minori quanto più il cellulare è vicino al ripetitore. «Mettere una stazione radio base su una scuola o in un ospedale rende il posto più sicuro», ha detto Vecchia, non trascurando tuttavia l'impatto emotivo che una simile soluzione scatenerebbe fra la gente. Un stazione radio base è stata collocata in un ospedale nel pieno centro di Stoccolma, ha detto Vecchia.
    Altra indicazione, tranquillizzante, viene dagli esperti dell'Istituto scientifico "Ettore Maiorana" di Erice (Trapani) per chi vive accanto ad un ripetitore di telefonia cellulare. La stazione emette fasci direzionali di onde ? spiegano - e pertanto, nelle immediate vicinanze del sito come, ad esempio sul terrazzo del palazzo che la ospita, si viene a creare una zona d'ombra preservando i condomini da qualsiasi pericolo».
    Il professor Paolo Vecchia ha sottolineato ancora che «il campo elettrico, misurato in volt al metro, raggiunge il massimo livello a circa duecento metri dalla stazione e, in ogni caso, non supera 1 volt per metro: un livello estremamente basso se si considera che il limite italiano è di 6 volt per metro». Per Vecchia le interazioni con i sistemi biologici «sono, comunque, irrilevanti in ogni condizione» e «la gente si preoccupa, paradossalmente, delle antenne non ponendosi l'interrogativo di cosa può accadere, a lunga scadenza, usando il telefonino».

  • siluki
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 5 Gennaio 2007, alle ore 12:50
    Grazie ancora per adesso!!!!

  • nabor
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 5 Gennaio 2007, alle ore 13:18
    Le indicazioni del Prof. Vecchia sono interessanti, ma la realtà ha preso strade applicative diverse...a proposito, Ermete Realacci ha fatto carriera (nel 2001 è diventato parlamentare)

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