• preventivi
  • ristrutturazione
  • progetto
  • cadcasa
  • caldaia
  • clima
  • forum
  • consulenza
  • prezzi
  • computo
sp
2013-01-02 11:27:51

Allaccio servizi autonomi in condominio


Adriano.lupo
login
29 Dicembre 2012 ore 16:28 8
Salve, spero di essere chiaro; sto acquistando un appartamento grezzo al 1°piano di un mini condominio ( PT 2app. - PP 2app. ) ove non esiste colonna montante/verticale, dovendo fare gli impianti ex-novo il mio architetto mi ha proposto una soluzione che prevede due allacci separati per bagno e cucina il tutto per evitare problemi con il proprietario del PT non passando per l'unica area di prospetto "sistemata" (per chiarezza a piastrellato la sua area di prospetto per coprire l'umidità di risalita), rinunciando quindi all'unica soluzione conveniente sia in termini economici che progettuali (unico allaccio e tronco principale più vicino).
Non essendoci un amministratore:
1) posso optare per la seconda soluzione nel rispetto dei lavori già effettuati?
2) può il su detto negarmi l'autorizzazione ai lavori?

Adriano Lupo
  • nabor
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Sabato 29 Dicembre 2012, alle ore 20:12
    Buongiorno, mi sentirei di consigliare un 'sondaggio' circa le intenzioni del vicino, prima di perfezionare l'acquisto, in modo tale da prevedere gli accordi per eventuali servitù.

  • consulente
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Domenica 30 Dicembre 2012, alle ore 10:22
    Innanzitutto, va chiarito come in fase di progetto era stato definito il passaggio delle condutture di scarico dell'alloggio situato al piano primo.
    Se è rispettata la condizione originaria, non credo che l'altro proprietario possa esprimere parere negativo poiché è implicito che acquistando un immobile prendo atto anche di eventuali servitù necessari per il corretto funzionamento dell'intero stabile.

    Ovviamente vi possono essere eccezioni come ad esempio quando non sono evidenziati e resi noti questi particolari costruttivi.
    Vale in questo caso un principio obiettivo a carico di ciascuno dei proprietari nel trovare una soluzione ottimale.

    Lo stesso aspetto si rileva anche quando una variazione della distribuzione interna (bagno, lavanderia e cucina) diversa rispetto a quella originaria (inserita in progetto), determina un differente percorso della rete di smaltimento delle acque nere (diramazione e principali) dell'alloggio.

  • nabor
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Domenica 30 Dicembre 2012, alle ore 15:03
    Essendo in fase di trattative, avete titolo per acquisire (dal promittente alienante) l'intera documentazione progettuale.

  • adriano.lupo
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Domenica 30 Dicembre 2012, alle ore 23:58
    Ringrazio entrambi per la solerte risposta; per quanto detto prima posso aggiungere che sono io a definire in pratica a definire il "primo progetto" dell'immobile, trattandosi di immobile con condono appena concesso ed in comune è registrata solo la pianta dello stato di fatto e non vi è specificato nessun ambiente in particolare.

  • consulente
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 31 Dicembre 2012, alle ore 08:18
    Proprio in evidenza di questa condizione, e di completamento dell'immobile, credo che possa essere opportuno a questo punto trovare un accordo funzionale con l'altro proprietario.

  • nabor
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 31 Dicembre 2012, alle ore 08:40
    Potreste decidere di creare una servitù, con atto notarile.

  • consulente
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 2 Gennaio 2013, alle ore 08:16
    Da quello che posso presumere, ma potrei ovviamente sbagliarmi, se l'utente è il primo a chiedere una regolarizzazione della pratica di condono, è segno che al comune risulta che lo stabile sia ancora allo stato rustico o comunque in assenza di completamento dei lavori e certificato di agibilità.

    Credo che in questa condizione anche il proprietario del piano sottostante abbia tutto l'interesse per la definizione della pratica e quindi, in questo caso, è possibile trovare un accordo per determinare alcune servitù indirizzate alla funzionalità delle unità abitative.

  • nabor
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 2 Gennaio 2013, alle ore 11:27
    Nel Nostro ordinamento, la norma è la certificazione d'agibilità per l'intero edificio, anche nell'ipotesi di complessi condominiali, mentre solo alcuni regolamenti edilizi locali prevedono la concessione dell'agibilità alla singola unità immobiliare.

Discussioni Correlate nel Forum di Lavorincasa
Img lucia.gre
Salve devo dare in affitto un mio garage di proprietà la cui entrata si trova in un cortile in comune con un altro proprietario, posso farlo o devo chiedere un...
lucia.gre 16 Ottobre 2025 ore 17:41 3
Img cristian franceschi
Salve a tutti,Scrivo per chiedere un consiglio prettamente tecnico a chi ne sa più di me in una materia complessa.Ho una cantina interrata, pareti in mattoni e pietra...
cristian franceschi 15 Ottobre 2025 ore 14:22 3
Img danieleconsigli
Ciao, è possibile secondo il vostro parere installere su una porta di un negozio (alluminio e vetro) una serratura aggiuntiva esterna, tipo Mottura, a 3 o 5 punti?Chiedo...
danieleconsigli 13 Ottobre 2025 ore 19:40 1
Img lucav22
Salve, volevo avere qualche suggerimento su come poter ridistribuire i vani.Quello che vorrei aggiungere è una scala tra magazzino e primo piano pero questo comporta una...
lucav22 12 Ottobre 2025 ore 10:07 9
Img enrico adducchio
Buongiorno a tutti volevo chiedere un informazione.Abito in una casa bifamiliare su due piani con uno spiazzo in comune e ci sono dei muretti di contenimento con sopra una...
enrico adducchio 08 Ottobre 2025 ore 19:29 2
348.568 UTENTI
SERVIZI GRATUITI PER GLI UTENTI
SEI INVECE UN'AZIENDA? REGISTRATI QUI