Salve a tutti. Nel dicembre scorso ho dato l?incarico ad una impresa per la ristrutturazione dell'appartamento di mia proprietà (con presentazione Scia al Comune). A fronte di tale incarico è stato sottoscritto un contratto per disciplinarne l'esecuzione dei lavori ed i pagamenti su stati di avanzamento. Ultimazione dei lavori al .......... 2012. Sono trascorsi circa quattro mesi e l'Impresa, nonostante gli abbia già versato, con netto anticipo, già 2 dei tre SAL previsti in contratto (il terzo ad ultimazione lavori), mi sollecita il pagamento di un SAL aggiuntivo, pari quasi al 50% di tutto il preventivo per dei lavori aggiuntivi, tra l?altro non supportati da un verbale preventivo, concordato e sottoscritto. In seguito alla mia contestazione sull?esorbitanza dei maggiori costi, rispetto al computo metrico in preventivo (accresciuti del 400/500% - ripeto 4/5 volte in più), e, senza nemmeno aver il buon gusto di giustificarne tale entità, mi hanno intimato, a mezzo raccomandata A/R, il pagamento di quanto richiesto, sospendendo i lavori e minacciando di adire le vie legali. Conseguentemente mi sono visto costretto a rispondere in altrettanto modo, ribadendo quanto già detto, aggiungendo che nell?elenco dei maggiori lavori sono stati compresi lavori già inseriti in preventivo e nelle piantine progettuali, reciprocamente sottoscritti. Ritenendo la loro iniziativa pretestuosa, arbitraria ed ingiustificata gli ho intimato di riprendere i lavori entro e non oltre gli otto giorni stabiliti in contratto, trascorsi i quali il rapporto si intende risolto senza possibilità di ricorso. Ritengo ormai che è venuto a mancare il rapporto fiduciario, soprattutto perché asseriscono di aver effettuato dei lavori che invece sono sicuro che non hanno fatto (esempio raschiatura delle tinteggiature precedenti). A questo poi si aggiunge la scarsa qualità che si vede un po? dappertutto (muri con pance, avvallamenti fuori squadra, paraspigoli mal posizionati ed altro): il paradosso sta nel fatto che i muri preesistenti sono diritti e senza irregolarità. Sono trascorsi gli otto giorni dalla sospensione dei lavori e l?Impresa non mi ha risposto neppure telefonicamente. Adesso cosa devo per far liberare il cantiere ed affidare i lavori ad altra impresa?
Preciso che come da contratto:
1) i lavori dovevano essere ultimati da circa 50 giorni con un?applicazione di penale di ? 60,00 al giorno di ritardo;
2) la sospensione ingiustificata dei lavori prevede che il committente deve intimarne la ripresa entro 8 giorni pena la risoluzione del contratto;
3) i lavori aggiuntivi devono essere supportati da un verbale che stabilisca le modalità di esecuzione ed il costo.
Vi ringrazio fin da ora per gli interventi che farete.