Buongiorno a tutti,
approfitto subito dell'opportunità offerta da questo bel forum per chiedere un consiglio su doveri e compiti di architetti e ingegneri,contenziosi con imprese e diritti del comittente visto che data la mia inesperienza sono molto confuso. (magari vi siete trovati nella mia stessa situzione e siete riusciti a venirne fuori)I mie dubbi sono su due fronti:
-doveri di un ingegnere
-rapporto architetto-impresa-committente
Brevemente:sono proprietario di una casa rurale degli anni '30 e l'anno scorso ho nominato un ingegnere perché curasse:progettazione architettonica,progettazione impianti,direzione lavori e cordinamento sul cantiere.Scelta l'impresa dopo ben 6 mesi sono partiti i lavori.Data l'inesperienza non sapevo che: l'ingegnere aveva pensato bene di non redigere un piano di cordinamento sicurezza sul cantiere perché c'è un'unica impresa che si coordina da sé (mi ha risposto proprio cosi!!), non ha presentato i calcoli al genio civile pur demolendo e ricostruendo un solaio poichè ha fatto figurare un rispristino, ed una pianta in sezione senza dettagli 1:100 non costituiva un progetto per cui dopo 2 mesi dall'inzio dei lavori, poichè alcune opere murarie,gli impianti elettrici ed altro non erano stati definiti su progetto sono stato costretto a bloccare i lavori.Non ero in grado di definire da solo quanto sopra non avendo un aiuto dall'ingenere!!!.Mi chiedo:
1.L'ingenere ha svolto correttamente il suo lavoro? (vd. progetto architettonico, coordinamento sul cantiere etc)
Per non bloccare a lungo i lavori dopo una settimana ho nominato un architetto che a detta sua"ci avrebbe sommersi di disegni (avevo pensato che magari fosse più compito dell'architetto progettare la divisione degli spazi,l'illuminazione,i rivestimenti e l'ipotetico arredamento). In pratica dopo 2 mesi i lavori sono ancora fermi ed io continuo ad inseguire l'architetto (che fin'ora mi ha presentato solo 3 disegni:una pianta 1:50 ,una scala chiusa fra due muri portanti e la pianta 1:50 di un bagno ex-novo) ma soprattutto l'impresa che è praticamente latitante.A questo punto la mia domanda é:l'architetto vuole far riprendere i lavori dopo che l'impresa ha quantificato 2 dei vari lavori extra tra cui l'apertura di un varco in una muratura portante per accedere in un bagno di cui non ho visto un progetto se non una pianta (è un varco di 60 cm con scale a scendere per cui ho qualche dubbio sulla sua praticità) mentre il resto (le altre opere murarie, gli impianti elettrici,la progettazione di un bagno ex-novo) non è stato definito.
2.E' questo il modus operandi o piuttosto il committente dovrebbe avere prima ben chiare le idee (non dico i rivetimenti ma ...) su tutto il progetto (che per altro prevederebbe anche gli esterni costituiti da un terreno di 1200 mq)?
3.Posso vincolare l'architetto e l'impresa in maniera che a detrminate scadenze mi siano consegnati rispettivamente i progetti definitivi e/o esecutivi e i lvori finiti?
Premetto che sono un giovane di 30 anni che per poter realizzare questo sogno ha un mutuo praticamente a vita per cui non ho aluna intenzione di sbagliare ancora e di sperperare i miei soldi tra professionisti ed imprese senza avere ciò che mi è dovuto visto che fin'ora sono stato puntuale con i vari pagamenti.
Vi sarei grato se poteste darmi qualche consiglio perché io ormai non ci capisco più niente!