Usucapione - 14281
Vorrei porre un quesito. Mio suocero nel 1971 ha edificato una casa . a quel tempo la legge prevedeva una distanza dal confine di 1,5 metri. tale distanza è stata rispettata. Nel fare la casa però e stato commesso un abuso edilizio edificando circa 9 metri di abitazione in piu. la casa è stata ora venduta e il nuovo proprietario ha presentato in comune il progetto per ristrutturarla. E' stato riscontrato l'abuso dei nove metri in più di costruzione e ci si è attivati per la sistemazione. Si' è pero' riscontrato che la legge dei confini è variata e prevede ora una distanza minima di 5 metri. la casa dista dal confine 3,2 metri e pertanto non si può effettuare la sanatoria se non si regolarizza la distanza. il confinante non vuole firmare il consenso.
Quesito : essendo passati più di 35 anni, non si è usucapito il metro e ottanta che serve per regolarizzare il confine?
grazie.
Quesito : essendo passati più di 35 anni, non si è usucapito il metro e ottanta che serve per regolarizzare il confine?
grazie.
L'usucapione non è "automatica"!
Se il diritto di proprietà lo si volesse far discendere dal pacifico,
pubblico ed ininterrotto possesso di quella parte di area che non rispetta le distanze minime dal confine è pari a venti anni .
La maturazione di tale diritto e, quindi, la validità erga omnes , si può
avere solo quando vi è alla base un titolo che può essere per atto pubblico
o per sentenza e deve essere trascritto presso la ex Conservatoria dei Registri Immobiliari ora Agenzia del Territorio ( se tale è la sua nuova denominazione) .
Per aversi una sentenza si deve instaurare dinanzi alla
competente autorità (in questo caso sicuramente il tribunale per un
problema di competenza per valore) una lite nella quale contraddittori
sono tutte le possibili controparti (tutti i confinanti e quindi notificazione della citazione a tutti gli stessi, anche comproprietari) .
Poi deve svolgere l'iter della fase istruttoria perché l'onere della prova
incombe all'attore dimostrando per documenti e per prova testi di aver
esercitato tale diritto sulla cosa con il cosidetto "animus possidendi" e ... per un ventennio .
N.B. = Il diritto ad usucapire NON si interrompe con la solita lettera
raccomandata a.r. o con l'atto stragiudiziale.
Sarà quindi opportuno affidarsi ad un avvocato esperto nella materia e iniziare fin da subito il complesso (e costoso) iter per l'usucapione del diritto citato.
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