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2006-03-22 16:29:29

Servitù di passaggio - 5116


Lilla72
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22 Febbraio 2006 ore 07:23 17
Buon giorno, ho un fondo intercluso e ora stiamo facendo atto legale per avere il passaggio. Nella relazione tecnica dell'agronomo mi ha indicato "equo compenso". Visto che si tratta solo di 150 m2 qualcuno mi può dire come verrà calcolato questo "equo compenso"?
Grazie
Silvia
  • anonimo
    0
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    Mercoledì 22 Febbraio 2006, alle ore 12:49
    Sono dati insufficienti
    è un terreno agricolo, una strada, un cortile, un area scoperta?
    generalmente si va in transazione con "equo compenso" (fare un offerta e verificare la risposta)

  • kaiser soze
    0
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    Mercoledì 22 Febbraio 2006, alle ore 13:39
    Mi aggrego con un'altra domanda sulla servitu' di passaggio.
    Un amico ha appena acquistato una casa in una "corte" (in realtà é una stradina di una trentina di metri con un piccolo slargo in fondo).
    La casa é in fondo e la vietta é l'unico accesso.
    Gli hanno detto che non puo' passare/parcheggiare la macchina perché non ha il passaggio...
    E' possibile?
    La stradina non é di tutti coloro che sono affacciati e tutti hanno gli stessi diritti/doveri?
    Dove si possono verificare le servitu'? In conservatoria con una visura ipocatastale sulla corte?
    Se non ci fossero indicate servitu' per nessuno?
    Ciao

    P.S. Se costruisse un garage potrebbe passare in auto?

  • anonimo
    0
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    Mercoledì 22 Febbraio 2006, alle ore 13:58
    Le servitù possono essere citate in atto notarile, in scritture private registrate o meno presso l'ufficio del registro.
    Colui che pone in essere il diritto di passo dovrebbe tendenzialmente dimostrare di averlo a meno di elementi scritti e/o testimonianze.
    La stradina sarebbe di proprietà dei fondi finitimi se fosse vicinale (vedi risultanze da mappa NCT - catasto - anche previa visura di mappa originale del 1939) e non proprietà di un singolo.
    Non è detto che a seguito di visure risultino pertanto servitù, occorre testimonianza del precedente proprietario sullo stato dei fatti.
    In ultimo, se fosse fondo intercluso e privo di altri accessi si dovrebbe agire conseguentemente per il riconoscimento della servitù necessaria

  • anonimo
    0
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    Mercoledì 22 Febbraio 2006, alle ore 14:10
    PS
    la realizzazione di box non ha la conseguenza di ottenere il passo - Se il passo di cui sopra fosse solo pedonale allora si dovrà addurre un aggravio di servitù (quale carrabile)

  • kaiser soze
    0
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    Mercoledì 22 Febbraio 2006, alle ore 14:29
    La stradina sarebbe di proprietà dei fondi finitimi se fosse vicinale (vedi risultanze da mappa NCT - catasto - anche previa visura di mappa originale del 1939) e non proprietà di un singolo.

    Quindi se fosse vicinale si puo' passare anche in auto.
    Dovrebbe fare una visura? Ipocatastale?

    Non è detto che a seguito di visure risultino pertanto servitù, occorre testimonianza del precedente proprietario sullo stato dei fatti.


    Non é possibile contattarlo...
    Dove la dovrebbe cercare in alternativa?

    In ultimo, se fosse fondo intercluso e privo di altri accessi si dovrebbe agire conseguentemente per il riconoscimento della servitù necessaria

    Cosa dovrebbe fare? (non sono molto esperto per consigliarlo da solo... )

    la realizzazione di box non ha la conseguenza di ottenere il passo - Se il passo di cui sopra fosse solo pedonale allora si dovrà addurre un aggravio di servitù (quale carrabile)

    Cioé dovrebbe pagare qualcosa? Su che cifra ci aggireremmo? Spetta agli altri fissarla?
    E' pssibile che tutti gli altri abbiano il diritto di passare in auto e lui no (é l'unico senza altri accessi)?

    Grazie

  • anonimo
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 22 Febbraio 2006, alle ore 14:38
    Le strade vicinali possono essere pedonali o carrabili.
    La mappa catastale aggiornata (che sia Catasto Terreni) pone le diciture risultanti dai vari accatastamenti dell'epoca. La mappa originale in atti di impianto catastale è sempre l'unica affidabile.
    Bisogna fare una richiesta di estratto di mappa presso il catasto (in gergo si dice Wax per la mappa odierna...termini derivante dal sistema Digital Wax su cui il Catasto ha posto il sistema operativo dei propri computer ballerini...)

    se il vecchio proprietario è dissolto nel nulla bisogna cercare qualcuno che sappia qualcosa...altrimenti porre la questione dopo lettura attenta dei vari rogiti (a costo di cercare le copie degli atti fino al regno di Vittorio Emanuele) presso gli archivi notarili e le pubbliche conservatorie

    Se già esiste passo carrabile per altri aventi diritto allora la dimostrazione di aggravio di servitù (da pedonale a carrabile) non ha più fondamento. Colui che subentrerà nel passo carrabile corrisponderà, se dovuta, una quota di ingresso e se esistente (magari da lavori di esecuzione debitamente documentati o delibere di condominio)

  • kaiser soze
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 22 Febbraio 2006, alle ore 15:10
    Riassumo un attimo...
    Deve fare un estratto mappa e una visura ipocatastale sul terreno, per eventuali servitu'...
    Se danno entrambi esito negativo deve cercare in conservatoria i rogiti.
    Giusto?

    Se già esiste passo carrabile per altri aventi diritto allora la dimostrazione di aggravio di servitù (da pedonale a carrabile) non ha più fondamento. Colui che subentrerà nel passo carrabile corrisponderà, se dovuta, una quota di ingresso e se esistente (magari da lavori di esecuzione debitamente documentati o delibere di condominio)

    Se altri hanno i box e possono passare per entrarci non c'è da fare la dimostrazione di aggravio di servitu', ma basta pagare una quota di ingresso se dovuta, e se esistente...
    Mi interessa la parte del se dovuta e se esistente...

    In che caso non deve pagare nulla?
    Se non sono stati fatti lavori, non deve pagare nulla e passa lo stesso in macchina per posteggiare nell'eventuale box da costruire?
    Per non avere problemi bisogna fare qualcosa di scritto?
    Se il proprietario non fosse d'accordo?
    Scusa se ti stresso...

  • anonimo
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 22 Febbraio 2006, alle ore 15:16
    Dunque...
    se io Proprietario ti concedo la servitù di passo...o te la regalo o chiedo un compenso (in taluni casi per ottenere il passo carrabile ad una abitazione priva di strada sono anche arrivato a chiudere al 20% del valore dell'immobile...si pone infatti un nuovo campo di discussione poichè aumenta il valore dell'edificio servito dalla nuovga strada...)

    Se io proprietario ti faccio passare minimo ti chiedo i soldi che speso per fare l'asfalto...e minimo stabiliamo insieme le quote di divisione future sulle manutenzioni...giusto?

    in sostanza...se per dimostrare che ho ragione a passare devo spendere 10.000? fra avvocati e giudici...faccio prima a proporli per addivenire ad una veloce soluzione...o no?

  • anonimo
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 22 Febbraio 2006, alle ore 15:18
    NB
    se a seguito di visura la corte in oggetto fosse "graffata" all'edificio tuo in questione allora è anche tua oltre che condominiale ed i problemi sarebbero chiusi

  • kaiser soze
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 22 Febbraio 2006, alle ore 15:24
    Se a seguito di visura la corte in oggetto fosse "graffata" all'edificio tuo in questione allora è anche tua oltre che condominiale ed i problemi sarebbero chiusi

    E se non fosse graffata a nessun edificio?

    Se io proprietario ti faccio passare minimo ti chiedo i soldi che speso per fare l'asfalto...e minimo stabiliamo insieme le quote di divisione future sulle manutenzioni...giusto?

    In ogni caso bisogna pagare anche se non c'è aggravio di servitù (da pedonale a carrabile)...
    Avevo interpretato in maniera ottimistica la tua affermazione "se dovuta e se esistente"...

    Che rapidità nelle risposte... Sembra di essere in chat...

  • soft
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 22 Febbraio 2006, alle ore 19:54
    Vorrei inserirmi nella discussione con il mio enorme problema: nel 1976 i miei comprarono un terreno confinante con la loro proprietà (alla quale si accede tramite servitù di passaggio-tutto regolarmente scritto). Putroppo il terreno è intercluso ma mio padre allora non ci fece caso pensando di poter comunque utilizzarlo un domani per costruire la casa ai suoi figli.Per 30 anni nessuno ha mai avanzato pretese per la servitù di passaggio. Oggi siamo in procinto di iniziare i lavori, ma l'architetto (dopo aver fatto i progetti, ottenuti i permessi dal comune-entro il 2 marzo devo pagare gli oneri-, iniziati i lavori di ristrutturazione della casa dei miei...) ci dice che "forse" non ha analizzato bene la situazione e che "forse" i proprietari della via attraverso la quale accediamo alla proprietà potrebbero anche bloccarci i lavori. Ci siamo informati e pansavamo di poterci appellare all'uso capione (se x 30 anni nessuno ha detto niente...) ma l'architetto e il notaio ci dicono che il discorso può valere per il passaggio, ma non per la nuova costruzione che andremo a fare. In effetti sul terreno intercluso costruiremo solo una porzione in più che si collegherà con la casa dei miei (sul terreno preesistente) andando ad ingrandirla. Vi prego aiutatemi non sappiamo cosa fare: far finta di niente sperando che nessuno si accorga (se non si sono accorti per 30 anni!)? Mettere la cose in chiaro sperando che ci consentano comunque di farlo?
    Spero di essere stata chiara nello spiegare la situazione, vi prego di rispondermi senza parole tecniche(non ci capisco niente). Abbiamo iniziato a progettare questa casa nel dicembre 2004 e adesso che siamo in procinto di iniziare mi sembra di vivere un incubo, tra l'altro mio padre è uno straccio perché si sente in colpa per essersi fatto fregare 30 anni fa, inoltre vede crollare il sogno della sua vita di avere i suoi figli e i suoi nipoti vicino a lui.
    GRAZIE

  • anonimo
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 23 Febbraio 2006, alle ore 08:06
    Secondo me esistendo già un diritto di passo il fondo dominante è costretto a concedere un cosiddetto aggravio di servitù per la nuova costruzione.
    Non vi serve nè un architetto e neanche un notaio al limite un BRAVO avvocato civilista con esperienza in URBANISTICA

    Di solito quanto comincio una costruzione se constato problematiche realizzative di distanze o servitù vado innanzitutto dai vicini a farci due parole (per eduzione, serietà, etica e cortesia) e cerco se possibile soluzioni amichevoli.

    Se affronto la situazione di petto per vie legali senza un approccio amichevole l'esperienza pone la risposta delle controparti in maniera analoga. Avete un anno di tempo per iniziare i lavori dal rilascio del Permesso di Costruire e non vedo la necessità di agire frettolosamente.
    Andate a parlare serenamente coi vicini innanzitutto ponendovi nella testa anche la possibilità di riconoscere eventualmente un compenso per l'aggravio del passo carrabile o pedonale...(dare dei soldi ai vicini o all'avvocato?)

  • soft
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 23 Febbraio 2006, alle ore 11:57
    Il problema è che di soldi ne abbiamo a malapena per la casa...
    Mi è venuta in mente un'altra cosa:le famiglie che andaranno ad abitare nella nuova costruzione non sarano di più rispetto a prima, perché prima c'erano i miei nonni e i miei genitori, ora ci saremmo noi che andiamo a subentrare ai nonni(2 famiglie prima, 2 famiglie adesso) c'entra qualcosa ? Nel senso che non andiamo ad aggravare la servitù in quanto le unità famigliare sono le stesse (se ho detto una scemata perdonami)

  • anonimo
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 23 Febbraio 2006, alle ore 12:23
    Esatto...stai centrando il problema...
    cambiando l'equazione il risultato è il medesimo...
    Servitù di passo ormai acquisita per usucapione (maggiore di venta'anni ) e pertanto ancora non ascritta ad un singolo elemento fisico ma all'immobile (terreno) e carico insediativo non mutato sostanzialmente rispetto alle preesistenze...

    prova a chiarirti bene col tecnico o con il notaio

  • soft
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 23 Febbraio 2006, alle ore 13:15
    Scusa, ma per capire ho dovuto rileggere attentamente ciò che hai scritto più volte!
    Secondo te quindi la servitù di passo al terreno intercluso è acquisita per usucapione e poichè le famiglie non aumentano potremmo anche costruirci sopra una porzione della casa che andiamo a ristrutturare (ti prego non mandarmi al diavolo...) ossia il problema non sussiste? possiamo costruire senza pericoli che ci blocchino i lavori?
    E secondo te per una cosa del genere ci potrebbero bloccare i lavori?

  • lilla72
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 24 Febbraio 2006, alle ore 11:18
    Sono dati insufficienti
    è un terreno agricolo, una strada, un cortile, un area scoperta?
    generalmente si va in transazione con "equo compenso" (fare un offerta e verificare la risposta)

    Si tratta di terreno agricolo ad uso azienda agricola in un grosso lotto di altri terreni agricoli

  • kaiser soze
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 22 Marzo 2006, alle ore 16:29
    Ho fatto fare una visura storica...
    Non risulta nulla!!!
    Com'è possibile?
    Per favore aiutatemi!!!

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