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2012-10-08 20:53:46

Ritardo consegna e oneri adeguamento legge riscaldamento


Fabry92
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29 Settembre 2012 ore 11:44 13
Buongiorno,

vorrei porre il seguente quesito: sto effettuando il rogito di un allogio di nuova costruzione derivante da una permuta di un terreno. La consegna e' avvenuta con diversi anni di ritarno. Nel frattempo sono cambiate le norme sul risparmio energetico e di conseguenza l'alloggio verra' dotato di impianto di riscaldamento centralizzato con pannelli solari per acqua calda, in sostituzione del previsto riscaldamente autonomo.

Il costruttore ritiene che debba saldare gli oneri per l'installazione dei pannelli solari (cifra ancora da definie) in quanto variazione al capitolato (non richesta da me, ma venuta a crearsi per variazione delle normative).

Nel preliminare di vendita era prevista la penale per ogni mese di ritardo, che e' stata corrisposta. Mentre sul capitolato alla voce riscaldamento, oltre alla descrizione dell'impianto, e' presente la dicitura "nel suo complesso l'impiando sara' conforme alle vigenti norme di legge".

Personalmente ritengo di non dovere sborsare la cifra che il costruttore mi chiede per stipulare il rogito. Mi ha chiesto di portare la documentazione che attestasse il contrario. Posso fare riferimento a qualche norma in merito? a chi mi posso rivolgere.?

grazie, per la disponibilita'.
  • nabor
    0
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    Sabato 29 Settembre 2012, alle ore 14:41
    Buongiorno, per 'documentazione' Lei ed il costruttore intendete le norme di riferimento, codice civile in testa?

  • fabry92
    0
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    Sabato 29 Settembre 2012, alle ore 15:02
    Buongiorno,
    si, intendevo proprio qualche norma di riferimento, o evidenze di casi simili, in particolare rispetto al fatto che gli oneri per l'adeguamento dell'impiando di riscaldamento alle norme attuali (non esisteni ai tempi del contratto della permuta) non spettano a me (pur avendo corrisposto le penali pattuite per il ritardo della consegna). Il costruttore dice che rappresenta una variazione del capitolato e quindi a carico mio.

    grazie

  • nabor
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Domenica 30 Settembre 2012, alle ore 07:53
    Per meglio capire, le penali erano previste per il ritardo nella consegna del terreno offerto in permuta, o dell'opera collaudata? grazie

  • fabry92
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Domenica 30 Settembre 2012, alle ore 09:10
    Buongiorno,

    L'appartamento doveva essere consegnato collaudato e terminato nel 2008, per ritardi del costruttore sta cosegnando solo adesso. Per questo periodo di ritardo ho percepito le penali concordate.

    grazie

  • robire
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Domenica 30 Settembre 2012, alle ore 11:19
    L'aumento del costo dell'impianto di riscaldamento è dovuto a recepimento delle nuove norme e queste sono entrate in vigore prima del collaudo per il ritardo dell'impresa.

    anch'io vorrei che il costo fosse a carico dell'impresa.
    c'è da dire che ne beneficerai anche tu però...

    io non so chi legalmente deve pagare, ma se la cosa non fosse chiara io cercherei un accordo piuttosto che ingabolarmi in una causa.

  • nabor
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Domenica 30 Settembre 2012, alle ore 20:12
    Il concetto di 'regola dell'arte', ai fini del collaudo, si estende anche alla conformità a norma: se ne deduce che l'onere (ed i rischi) della nuova disciplina grava sul soggetto forte/imprenditore. Lei ha validissime ragioni di resistere alle pretese altrui, ma il consiglio, ovviamente, è di cercare prima un accordo.

  • lollolalla
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 1 Ottobre 2012, alle ore 08:56
    Non so esattamente chi debba pagare tali modifiche per legge.
    Se non ti avesse dato le penali, ti avrei risposto di scalarle da queste. Ma avendotele già date, effettivamente con le penali ti ha pagato il danno derivato dal ritardo, che è sià il non utilizzo del bene, sia l'adempimento a nuove normative insorte...

  • nabor
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 1 Ottobre 2012, alle ore 10:24
    Cara Lalla, grazie dell'intervento. Premesso che, non avendo disaminato il contratto, un parere pò essere 'pro veritate' in termini molto superficiali, a mio avviso la penale prevista per il ritardo, rispetto al completamento dell'opera in questione, va a risarcire il mancato godimento sino a collaudo e/o consegna dell'immobile. Se l'immobile è terminato, ma palesa difformità progettuali o non corrispondenza alla regola dell'arte, questa è una voce di responsabilità autonoma, come tale indennizzabile, nell'ambito del più ampio inadempimento.

  • lollolalla
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 2 Ottobre 2012, alle ore 11:03
    Coro Nabor, il fatto che la regione abbia emanato nuove leggi non è colpa dell'impresa, nè era prevedibile da essa.
    Se le leggi fossero state emanate prima dell'approvazione del progetto sarei d'accordo con te, ma visto che sono state emanate dopo e che nè committente nè impresa nè tecnici hanno la palla di vetro, onestamente non vedo come si possa pretendere che sia colpa dell'impresa il fatto che i governanti abbiano emanato nuove leggi. L'unica colpa che si può dare all'impresa è di non aver avvisato subito l'acquirente sulla variazione normativa, ma l'aver provveduto senza dire niente.

  • nabor
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 2 Ottobre 2012, alle ore 21:08
    Cara Lalla, non è che si voglia addebitare una colpa all'impresa per principio, ma, dovendo considerare gli assetti negoziali, tra i due il contraente 'forte', in quanto del settore, mi sembra che non sia il committente...in questo caso.

  • fabry92
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 8 Ottobre 2012, alle ore 08:26
    Grazie a tutti dei vari contributi, ho provato in prima battuta a patteggiare, ma per il momento l'imprenditore rimane sulla sua posizione e sta cercando, a suo dire, una sentenza simile che confermi la sua posizione.
    vi tengo aggiornati. grazie

  • consulente
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 8 Ottobre 2012, alle ore 10:05
    Mi intrometto nel discorso con una mia opinione.

    In evidenza di un intervento edilizio residenziale, c'è una procedura operativa che inizia da un progetto approvato, un successivo Permesso di Costruire (avente una certa validità temporale), per poi completarsi con il rilascio del Certificato di Agibilità.

    Il comune rilascia un'autorizzazione edilizia secondo certe normative specifiche che dovrebbero, almeno solitamente, rimanere vincolate a tutto il periodo di validità del documento.
    Sarebbe infatti impossibile, concettualmente e strutturalmente, variare le condizioni imposte nel corso dei lavori.
    Questo discorso penso che sia indirizzato anche alle condizioni contrattuali.

    Se l'autorizzazione scade, e mi trovo costretto a riaprire i giochi, è palese che mi ritrovo assoggettato a una eventuale variazione di regolamenti.

    In questo caso, sempre secondo la mia opinione, ci sarebbe da chiedersi quali siano stati i motivi che hanno condotto a questo ritardo, ad esempio scadenza dei termini dell'autorizzazione edilizia e quindi necessità di nuova procedura operativa.
    Da queste condizioni ne diviene una responsabilità soggettiva.

  • nabor
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 8 Ottobre 2012, alle ore 20:53
    Grazie a tutti degli interventi, e prometto anch'io di fornire la casistica pertinente.

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