Salve a tutti. Spero che, in qualità di "novellino", vorrete perdonare qualche domanda che vi potrà sembrare "banale". Sparo:
- Nel caso in cui si acquisisca nel tempo altre unità immobiliari, in particolare nel medesimo comune di residenza/ubicazione della "prima casa", si decade dai benefici ottenibili successivamente per ampliamenti/ristrutturazioni ecc.?
Il tenore della circ. 219 sembra andare in tal senso laddove dice: "si ritiene che anche alle prestazioni di servizi dipendenti da contratto di appalto relativi all?ampliamento di una "prima casa" sia applicabile l?aliquota ridotta del 4%, e che a tal fine chi commette i lavori, ove non possieda anche un?altra abitazione nel medesimo comune, diversa da quella che va ad ampliare, sia legittimato a dichiarare all?appaltatore di non essere titolare di diritti su altra abitazione nel comune."
Nel caso in cui si perdessero i benefici (aliquota iva al 4%), l'aliquota è al 10?
E lo è comunque o solo se c'è di mezzo un appalto e un permesso a costruire che dichiara "lavori di ristrutturazione"?
Last but don't least: che vuol dire "contratto di appalto"? Deve essere scritto o basta una tacita accettazione del computo metrico?
Ringrazio anticipatamente tutti coloro che mi daranno una mano.
Ciao!!!