Ciao a tutti.
Ho postato questa domanda anche sul forum condominiale. Scusatemi per il doppione ma non sono sicuro se sia meglio qui o là...
Sono recentemente diventato proprietario di un appartamento e non potendomi recare all'assemblea condominale (tralaltro la prima per me!) ho delegato un mio amico (che per inciso è estraneo al condominio).
Nella delega ho scritto:
con il mandato di discutere e deliberare in mia rappresentanza su tutto quanto forma l'oggetto dell'ordine del giorno della medesima, non escluse le questioni varie ed eventuali, dando sin d'ora per rato e valido il suo operato.
Ebbene, penso approfittando della situazione di ignoranza sulla faccenda, l'amministratore ha consegnato nelle mani del mio rappresentante una somma di denaro come risarcimento per un danno subito dal precedente proprietario che l'amministrazione aveva porposto già al precedente proprietario (il mio venditore) il quale, però, lo aveva già rifiutato e non intendeva accettarlo perché troppo basso rispetto a quello che gli risultava da un (suo?) preventivo. Ovviamente adesso il precedente proprietario dice che non può più procedere contro l'amministrazione ed intende chiedere a me oltre ai soldi che ho così involontariamente incassato io (ma che intendevo comunque restituire a lui) anche quelli che l'amministrazione non gli riconosceva per la differenza!
In pratica, vi domando: a prescindere da chi abbia ragione nella faccenda, il mio rappresentante in quella sede, con la delega che vi ho riportato, aveva titolo per incassare quei soldi? Cioè mi rappresentava fino a tal punto in quell'assemblea da poter incassare soldi per conto mio?
Sono davvero inguaiato?
Vi ringrazio per la risposta.