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2006-10-12 13:33:42

Posa piastrelle e rivestimento bagno


Anonymous
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11 Ottobre 2006 ore 13:06 5
Vorrei porre alcuni quesiti su dei contratti stipulati con un impresa di piastrellisti per la fornitura e posa di piastrelle:

1) Ho stipulato un contratto che prevedeva,oltre al materiale, la posa "a corpo" senza ulteriori voci di costo per due bagni con piastrelle e mosaico. Facendo un rapido calcolo la posa convertita sarebbe di 35 euro al mq.
Nella corrispondente fattura sono stati inserite costi per una lisciatura delle pareti e fondo mai richiesta e a quanto pare neppure necessaria e il costo del cemento. Vi chiedo se è legittimo contestare questi costi ?

2)Un altro contratto è stato stipulato per la posa di piastrelle nella zona giorno, al momento del l'ordine è stato fatto un errore in difetto della quantita di materiale. Visti i ritardi nell'eseguire i lavori ci si è accorti dell'errore solo dopo 3/4 mesi quando il tipo di piastrella presentava un'altra tonalità quindi inaccettabile. L'impresa sostiene che la responsabilità è mia x' ho fornito io le misure. Cosa non vera e senza fondamento.Al di là di questo vi chiedo se non è responsabilità dell'impresa verificare le misure sul posto senza che lo richieda io, prima di fare l'ordine?

3) Se i lavori presentano ritardi superiori ai tre mesi rispetto alla data prevista ho diritto a rivalermi in qualche modo sull'impresa?

Se qualcuno a qualche risposta ai miei dubbi, in base alle proprie conoscenze o esperienze, gliene sarei molto grato. Anche solo x uno dei miei dubbi.
Grazie kurto
  • nabor
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    Mercoledì 11 Ottobre 2006, alle ore 15:09
    Vorrei porre alcuni quesiti su dei contratti stipulati con un impresa di piastrellisti per la fornitura e posa di piastrelle:

    1) Ho stipulato un contratto che prevedeva,oltre al materiale, la posa "a corpo" senza ulteriori voci di costo per due bagni con piastrelle e mosaico. Facendo un rapido calcolo la posa convertita sarebbe di 35 euro al mq.
    Nella corrispondente fattura sono stati inserite costi per una lisciatura delle pareti e fondo mai richiesta e a quanto pare neppure necessaria e il costo del cemento. Vi chiedo se è legittimo contestare questi costi ?

    Direi che la contestazione è senz'altro legittima

    2)Un altro contratto è stato stipulato per la posa di piastrelle nella zona giorno, al momento del l'ordine è stato fatto un errore in difetto della quantita di materiale. Visti i ritardi nell'eseguire i lavori ci si è accorti dell'errore solo dopo 3/4 mesi quando il tipo di piastrella presentava un'altra tonalità quindi inaccettabile. L'impresa sostiene che la responsabilità è mia x' ho fornito io le misure. Cosa non vera e senza fondamento.Al di là di questo vi chiedo se non è responsabilità dell'impresa verificare le misure sul posto senza che lo richieda io, prima di fare l'ordine?

    La responsabilità, in questo caso, è di chi ha fornito le misure

    3) Se i lavori presentano ritardi superiori ai tre mesi rispetto alla data prevista ho diritto a rivalermi in qualche modo sull'impresa?

    Avevate previsto delle penali? in caso contrario, si può avere rivalsa solo provando l'eventuale danno subito, anche per i disagi

    Se qualcuno a qualche risposta ai miei dubbi, in base alle proprie conoscenze o esperienze, gliene sarei molto grato. Anche solo x uno dei miei dubbi.
    Grazie kurto

  • anonymous
    0
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    Mercoledì 11 Ottobre 2006, alle ore 19:25
    Non sono specificate in modo esplicito delle penali ma è stabilita una consegna prevista per gennaio/febbraio 2006 e sul retro vi sono le condizioni generali di vendita di cui il primo punto é:

    "1)VALIDITA' ORDINE E DURATA
    Il presente ordine è impegnativo e irrevocabile per il cliente all'atto della firma. L'ordine viene assunto per una durata di due mesi da oggi (art. 1329 c.c.) nonché con richiesta di esecuzione senza preventiva risposta. Le somme corrisposte a titolo di anticipo hanno funzione di caparra confirmatoria con gli effetti di cui all'art. 1385 c.c. comma 2."

  • nabor
    0
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    Giovedì 12 Ottobre 2006, alle ore 09:42
    Mi fa specie il riferimento alla vendita nelle condizioni generali, trattandosi di fornitura in opera...
    il pregiudizio derivante dal mancato o minor utilizzo dell'immobile, o di parte dello stesso, in ragione del protrarsi dei lavori, può dare fondamento ad un'azione risarcitoria, anche se, ovviamente, se fossero state previste delle penali l'obiettivo sarebbe stato più facile da raggiungere. qualche sentenza richiede che il termine per la consegna dell'opera sia qualificato come essenziale, ma non vi è unanimità di opinioni...

  • anonymous
    0
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    Giovedì 12 Ottobre 2006, alle ore 11:15
    Questa impresa ha deciso di agire legalmente per essere pagate delle 2 fatture. Ho espresso al loro avvocato la volontà di pagare la fattura dei bagni esclusi i costi che sono stati aggiunti(lisciatura e cemento) mentre per la seconda non ritengo possano emettere la fattura visto che nemmeno la parte già posata è completa, manca infatti la stuccatura della fuga e lo zoccolino (cose previste nell'ordine) e sarei stato disponibile a pagare solo il materiale per chiudere la questione senza pensare di chiedere un risarcimento.

    Ma non ne vogliono sapere e andranno avanti. A questo punto mi si prospettano 2 strade : cedere alle loro richieste e pagare anche il non dovuto o andare avanti con una causa civile che durerebbe anni. Considera che la cifra contestata è di circa 1000 euro. Mi da molto fastidio cedere su una questioni di cui sono convinto avere pienamente ragione.

    Hai qualche consiglio da darmi?

    P.S. grazie cmq per i consigli datemi finora

  • nabor
    0
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    Giovedì 12 Ottobre 2006, alle ore 13:33
    Se l'oggetto del contendere è 1000 ?uro, la competenza appartiene al Giudice di Pace che, in casi come questi, è probabilmente da preferire al Tribunale, potendo anche decidere (in parte, almeno) secondo equità. Se sei convinto delle tue ragioni, che mi sembrano abbastanza fondate, io mi opporrei

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