Buon giorno, vorrei porvi un quesito molto importante. Nel mio comune nel 1998 è stata fatta una normativa si chiama art. 29 delle N.T.A. che regolava le costruzioni in zona agricola. Tutti i fabbricati esistenti sul terreno di qualsiasi dimensione anche privi di copertura potevano essere ampliati fino a 250mc. più 25 mq. di garage. Questo per uno sviluppo del paese che in verità c'è stato. Nel 2003 è stata approvata una delibera dal consiglio comunale con delle linee guida, dove si specificava meglio il tipo di fabbricato sul quale potevamo intervenire. La delibera diceva che i fabbricati dovevano essere ben riconoscibili sul terreno, anche privi di parte di muri perimetrali, privi di copertura, purchè la superficie lorda (compreso i muri perimetrali) fosse di almeno 30mq. Nel 2005 al 31 dicembre la normativa decadeva pertanto sono state presentate moltissime pratiche in Comune per queste ristrutturazioni urbanistiche ed edilizie. I lavori sono iniziati tutti e parte sono già stati terminati. Nel 2006 Il corpo Forestale dello stato ha eseguito dei sopralluoghi sul nostro territorio ed ha riscontrato delle concessioni rilasciate a loro avviso illegittimamente. Sono state contestate fabbricati realizzati con ruderi inferiori a 30 mq. Concessioni rilasciate senza vincolo idrogeologico o vincolo paesaggistico. Baracche in lamiera trasformate in abitazione. Pertanto il tutto è passato al vaglio della magistratura che ha provveduto al sequestro di questi fabbricati. Dopo tutto questa confusione genearle, il Comune ha deciso di sospendere tutte le concessioni edilizie rilasciate dal 2003 al 2005. il motivo cito testualmente:
Considerato che, in data 08/01/2008 risulta essere stato disposto il sequestro preventivo da parte del Giudice per le indagini preliminari del tribunale di ..., di alcune aree ed immobili su di essi ricadenti interessati da permessi di costruire ritenuti illegittimi, questo ufficio ha ritenuto opportuno svolgere per tutte le pratiche edilizie a qualsiasi titolo riconducibili alle ragioni del disposto sequestro dell'applicazione dell'art. 29 NTA, una adeguata istruttoria volta a verificare la fondatezza delle considerazioni avanzate dal PM e dal Giudice per le indagini preliminari, sotto i coinvolti profili di diritto amministrativo, circa:
1) Violazione art. 29 NTA del PRG del Comune di ..., in quanto il manufatto originario non aveva una copertura strutturale e/o una consistenza tale da essere classificata come edificio esistente con la conseguenza che quanto realizzato risulterebbe configurabile come nuova costruzione su area non edificata con contestula etraslazione su diversa area di sedime.
2) Violazione art. 29 NTA del PRG del Comune di ... laddove prevede che l'autorimessa sia ammissibile solo a servizio dei fabbricati abitativi esistenti sprovvisti di tali locali ed all'interno della corte di pertinenza.
3) Assenza istruttoria di verifica urbanistico-edilizia del Ufficio Tecnico Comunale e di una relazione del responsabile del procedimento sulla qualificazione tecnico - giuridica dell'intervento richiesto in violazione all'art. 83 comma 4 LR 1/05
Ritenuto che il caso in oggetto rientra nella fattispecie contemplata dal decreto di sequestro di cui sopra, essendo stati rilasciati titoli ai sensi dell'art. 29 NTA del PRG
Considerato la complessità e la delicatezza dell'istruttoria che induce alla sospensione con immediatezza dei permessi rilasciati e degli atti ad esso collegati in applicazione all'art. 29 NTA del PRG, onde evitare che si consolidi una situazione di presunta illegittimità, anche nell'interesse dei privati
Ordina la sospensione dei lavori
Ovviamente è previsto il ricorso al TAR entro 60 gg. ecc..
Le domande a questo punto sono molteplici:
E' legittimo quello che stanno facendo?, A noi non è arrivato nessun sequestro da parte del tribunale? Non dovevano forse verificare se anche le nostre pratiche rientrano in questo caso prima di fare una sospensione del genere? Possono a distanda di oltre 2 anni dal rilascio della Concessione edilizia sospendere i lavori e magari dopo ritirare il permesso rilasciato? Se così fosse chi li paga i danni ieri l'avvocato del Comune ci ha detto che non è scontato ottenere il risarcimento danni perché in definitiva il Comune cosa c'entra? Il comune forso no ma il tecnico che ha istruito la pratica e la commissione edilizia che l'ha esaminata e il tecnico che l'ha firmata forse loro qualcosa c'entrano?
Cosa dobbiamo fare secondo Lei il ricorso al TAR, attendere come ha detto l'Avvocato del Comune "portare pazienza " che il comune esaminerà tutte le pratiche forse in 60 giorni, ma non è detto che ce la faccia quindi passeranno anche 120 di giorni o forse ancora di più. Se dopo tutto questo tempo verificano che la pratica va bene cosa succede questo tempo che sono stata ferma chi mi risarcisce, il mutuo della banca e tutte le beghe con essa, la Ditta che è ferma e che magari aveva previsto tra 5 mesi di terminare e concordato per un'altro cantiere.
Io mi scusi la mia parola ma credo che siano impazziti. Un mio cliente mi ha detto che in un caso analogo ha fatto ricorso al TAR ma poi si è trovato tutta l'Amministrazione ed il Comune contro, può anche darsi ma anche in questo caso non è che sia a nostro favore, inoltre stiamo parlando di 50 60 concessioni edilizie rilasciate e che non risultano indagate dalla magistratura. Ringraziando per l avostra collaborazione porgo distinti saluti