Limitazione servitù attiva
Sono intenzionato ad acquistare una casa indipendente posta su una proprietà confinante con un'area cortilizia privata sulla quale grava una servitù di passaggio pedonale e con mezzi pesanti a favore della casa in oggetto. La mia idea è quella di procedere alla ristrutturazione spostando il passaggio carraio lungo il lato confinante con l'area cortilizia. Il proprietario dell'area cortilizia è invece intenzionato a recintare parte di quest'area lasciandomi solo il passaggio carraio esistente limitando in questo modo la servitù attiva della mia futura casa ed impedendomi di spostare il passaggio carraio. Vorrei sapere se è in suo potere fare una cosa del genere oppure no, e se ci sono dei riferimenti di legge. Grazie
Archibagno.it Ricerca discussioni per utenteGiovedì 21 Agosto 2008, alle ore 22:02Ti spostiamo nella sezione legislativa dove ci sono professionisti del settore.
Condominiale Ricerca discussioni per utenteVenerdì 22 Agosto 2008, alle ore 07:57Il proprietario dell'area cortilizia ha il diritto di recintare la sua proprietà, anche senza permessi comunali specifici (ne abbiamo gia parlato a lungo ed ho posto i riferimenti giurisprudenziali).
La variazione della servitù della quale usufruisci deve comunque essere "concordata" ed accettata dalla la controparte, magari offrendo il giusto indennizzo.
Insomma, non puoi "pretendere" modifiche allo stato dei fatti senza un accordo tra le parti.
Johnnyilmago Ricerca discussioni per utenteVenerdì 22 Agosto 2008, alle ore 10:51Ok, stando così le cose allora desidero entrare ancor più nel dettaglio precisando che la casa in questione era proprietà dei miei nonni e ora (per eredità) di mio padre e dei suoi fratelli, i quali hanno per anni (più di 30) usufruito dell'area cortilizia come parcheggio auto. Questo potrebbe cambiare le cose? Tale utilizzo è stato fatto e continua ad esserlo anche da un terzo confinante con l'area cortilizia.- Condominiale Ricerca discussioni per utenteVenerdì 22 Agosto 2008, alle ore 15:46Continua a farlo anche tu.
Ricorda comunque che l'usucapione di un "diritto" (parcheggio) può essere invocata da una delle parti, ma deve comunque essere sancita da un giudice affinchè abbia effetto e sia opponibile.
Se invece il diritto è sancito da qualsiasi documento probatorio, non sarà necessaria la richiesta di usucapione. - Johnnyilmago Ricerca discussioni per utenteGiovedì 28 Agosto 2008, alle ore 17:24Scusa, ma non mastico spesso termini legislativi: un documento probatorio potrebbe essere anche una testimonianza scritta da parte del terzo confinante in cui dichiara che per più di 30 anni tutti hanno parcheggiato in sudetta area cortilizia? Oppure si tratta di altro? Grazie.
- Condominiale Ricerca discussioni per utenteGiovedì 28 Agosto 2008, alle ore 19:08Documenti probatori sono i titoli depositati al catasto o all'ufficio dell'agenzia del territorio, al limite eventuali scritture private "registrate".
Le semplici testimonianze rimangono tali e possono al limite essere fatte valere davanti ad un giudice in fase di ricorso per usucapione. - Johnnyilmago Ricerca discussioni per utenteMartedì 16 Settembre 2008, alle ore 17:27Altro dubbio: l'eventuale riduzione dell'area cortilizia non dovrebbe comunque tener conto di spazi "vitali" quali un passaggio pedonale (ora non presente ma che in fase di ristrutturazione vorrei prevedere) e un agevole accesso ed eventuali manovre di mezzi come autospurghi, pompieri, ambulanza????
- Condominiale Ricerca discussioni per utenteMartedì 16 Settembre 2008, alle ore 21:07Naturalmente!
Vale sempre la pena "autotutelarsi" con tutti i mezzi disponibili.
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