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2005-12-14 17:06:28

Dia o permesso di costruire?


Consulente
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03 Novembre 2005 ore 09:14 11
Quali vantaggi ? Quali differenze.

Dite la vostra sull'articolo

http://www.lavorincasa.it/architetto/news.php?news_id=27

redatto da Gigi Rusconi.
  • gigi0
    Gigi0 Ricerca discussioni per utente
    Domenica 6 Novembre 2005, alle ore 11:26
    Effettivamente i due titoli si equivalgono, hanno gli stessi oneri e gli stessi costi, ma con una grande differenza: con la DIA è possibile iniziare i lavori dopo 30 giorni, con il Permesso di Costruire (l'ex Concessione Edilizia) solamente dopo che il comune l'abbia rilasciato e, a volte purtroppo, passano i mesi ...

  • wando
    Wando Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 2 Dicembre 2005, alle ore 14:18
    Non proprio. Secondo me la DIA ha il grande pregio dio non dover far passare il progetto dalla commissione edilizia (Salvo regolamento comunale contrario) la quale ha comunque diritto di veto. E lo esercita.

  • kaiser soze
    Kaiser soze Ricerca discussioni per utente
    Domenica 4 Dicembre 2005, alle ore 09:27
    Non vorrei dire una cavolata.

    Se il tecnico col la DIA "sbaglia", commette un abuso e lo scoprono la colpa é sua.

    Col permesso di costruire nella stessa situazione, se la commissione edilizia se ne accorge non fa passare il progetto.
    Ma se non se ne accorge di chi é la responsabilità?

    Ciao

  • gigi0
    Gigi0 Ricerca discussioni per utente
    Domenica 4 Dicembre 2005, alle ore 13:44
    La commissione edilizia non ha alcun diritto di veto, ma deve esercitare solamente un controllo di congruità del progetto alla normativa vigente.

    Il progettista della DIA si assume la responsabilità di dichiarare tale congruità.

    In ogni caso il responsabile ultimo è sempre il proprietario-committente; lo stabilisce il codice civile:

    Art. 869 Piani regolatori
    I proprietari d`immobili nei comuni dove sono formati piani regolatori devono osservare le prescrizioni dei piani stessi nelle costruzioni e nelle riedificazioni o modificazioni delle costruzioni esistenti.

    Ciao.

    Gigi

  • wando
    Wando Ricerca discussioni per utente
    Domenica 4 Dicembre 2005, alle ore 19:29
    Scusa in che sendo la commissione edilizia non ha diritto di veto? A me la commissione edilizia mi ha dato il veto, eccome. E la normativa apparentemente non centra.

  • gigi0
    Gigi0 Ricerca discussioni per utente
    Domenica 11 Dicembre 2005, alle ore 17:40
    Caro Wando,

    devi proprio aver avuto qualche brutta esperienza con la commissione edilizia!

    Ti garantisco che la commissione edilizia (ne sono stato commissario por vent'anni) non abbia alcun potere di veto, ma sia invece tenuta ad esprimere un parere (consultivo e non vincolante) in merito alla conformità urbanistica del progetto, motivando l'eventuale parere negativo.

    Il parere invece vincolante della commissione edilizia integrata dagli esperti in materia ambientale è invece quello espresso nel caso di subdelega al comune per il rilascio dell'autorizzazione prevista per le zone soggette a vincolo, ma anche in questo caso il parere deve essere motivato congruamente.

    Se la commissione edilizia avesse espresso un parere erroneamente in contrasto con le norme ed il responsabile dell'ufficio tecnico non si fosse opposto, avrebbe commesso il reato d'abuso d'ufficio di cui all'art. 323 CP.

    Facci sapere esattamente come sarebbero andate le cose e tenteremo di darti risposte più precise.

    Ciao.

    Gigi

  • wando
    Wando Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 12 Dicembre 2005, alle ore 10:03
    OK:
    Cito testualmente il "PreParere per ristrutturazione civile abitazione":
    Nella riunione del XXX/2005 la Commissione Edilizia Comunale ha espresso parere contrario alla distribuzione dei colmi, unico accesso per le autorimesse, marciapiede su lato strada ad uso pubblico, tavola del verde esistente e di progetto. Allineare il colmo al centro e ridurre le finestre.
    La presente vale come diniego di permesso di costruire ai sensi dell'art.3 della legge 241/90.


    Ovvio che dopo un assessore mi ha fatto sapere che se gli paghiamo il marciapiede (Che ora non c'è, non c'è mai stato) il permesso lo daranno.
    E così è stato. (Per la cronaca, le finestre non sono state ridotte. E' stato sufficiente donare il marciapiede (Che non c'è) al comune.

  • gigi0
    Gigi0 Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 12 Dicembre 2005, alle ore 15:02
    E' chiarissimo: stiamo parlando di MAFIA!

    Le osservazioni della commissione edilizia cui fai riferimento, non motivate e non riferite a norme certe, costituiscono un abuso cui il responsabile del procedimento avrebbe dovuto opporsi, ovvero confermare aggiungendovi le motivazioni precise del diniego.

    Avendo accettato la cessione del marciapiede, probabilmente ti sei compromesso a tal punto da non poter più far valere le tue ragioni nelle sedi opportune.

    Comunque, lo ribadisco, stiamo parlando di mafia che, quasi certamente, avrebbe posto il "veto" anche sulla DIA che, spesso, viene visionata dalla commissione edilizia.

    Ciao.

    Gigi

  • wando
    Wando Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 12 Dicembre 2005, alle ore 15:37
    No, non mi sono compromesso. Nel senso che il marciapiede l'ho messo nel progetto, e qualcuno si aspetterà che io lo faccia prima o poi.
    Tuittavia mi interessa molto il tuo commento, che anche se un pò caldo mi fa pensare.
    Sostieni che il diniego dovesse essere riferito a norme certe? O poveri noi.

  • gigi0
    Gigi0 Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 14 Dicembre 2005, alle ore 15:47
    Nelcaso di abuso di potere (non tanto della commissione edilizia per la quale alcuna giurisprudenza esclude la responsabilità)ma del responsabile dell'area tecnica che ha firmato il diniego, la legge ammette il ricorso al TAR.

    Personalmente propendo in genere:

    1) parlarne direttamente per far comprendere l'errore ed eventualmente scrivere chiedendo il ritiro del provvedimento errato in autotutela ed il rilascio del titolo corretto;

    2) chiedere l'intervento del difensore civico;

    3) presentare un esposto alla magistratura.

    Risultati a volte incoraggianti, altre no.

    Il sacco di legnate, purtroppo, non è ammesso dalla legge.

    Mi rendo conto che gli abusi delle pubbliche amministrazioni siano un comportamento piuttosto diffuso e, a quanto mi pare, tu ne sia stato vittima, ma rimane ancora la speranza, per fortuna spesso non disattesa, di attendersi il rispetto delle norme.

    Ciao.

    Gigi


    PS: Ma il progettista, in tutta 'sta faccenda, che ruolo avrebbe svolto?

  • fenix605
    Fenix605 Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 14 Dicembre 2005, alle ore 17:06
    E' chiarissimo: stiamo parlando di INGIUSTIZIA

    RINGRAZIO IL WEBMASTER !!

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