Buongiorno,
siamo in procinto di fare un'offerta per un appartamento ed oggi abbiamo saputo che ci sono delle difformità nelle parti comuni al condominio e in alcuni appartamenti.
L'amministratore condominiale ci ha inoltrato un verbale di assemblea del 2002 in cui si evince che:
Da essa risulta che il fabbricato di Via *** è difforme agli elaborati relativi alla
concessione P.G. **** corrispondente al P.U.T. *** rilasciata in data 08/04/1960.
In Comune risulta depositato, oltre a quanto citato, un condono edilizio relativo ad una difformità
sul prospetto ovest dell'edificio; più precisamente le difformità riguardano:
- La copertura dell'edificio è del tipo a falde inclinate, mentre nella concessione risulta del tipo a lastrico solare piano
- Le forature di facciata non corrispondono in dimensioni e posizioni a quelle indicate nel progetto di concessione
- Tutti i ·balconi risultano chiusi con serramenti in alluminio e vetro, mentre sulla concessione risultano aperti (con il che si configurano aumenti di superficie utile abusivi)
- I cucinotti risultano di dimensioni maggiori rispetto alla concessione, essendosi estesi fino al muro esterno, configurando così un ulteriore aumento abusivo di superficie utile
- I balconi al piano terreno sui prospetti sud e nord non sono stati eliminati come da prescrizioni contenute nella concessione edilizia
- All'attuale porta di accesso alla centrale termica, nel progetto concessionato corrisponde una semplice finestratura
L'agente immobiliare ci ha assicurato che per quanto riguarda la difformità del balcone verandato è stato interamente condonato.
Il cucinotto nell'appartamento in oggetto non risulta esteso fino al muro esterno (interpretando questa cosa come l'abbattimento del muro che divide la cucina dalla veranda che nel nostro caso è presente)
Per quanto riguarda il resto, non è interessato l'appartamento in sé ma gli spazi comuni e ci ha specificato che quello che dovrà essere speso per essere messo a norma sarà a carico del venditore, chiaramente non verrà messo a norma entro il rogito in quanto è una decisione che riguarda tutti i condomini.
Per noi è la prima casa quindi siamo a digiuno di normative o problemi che possano nascere da questa cosa, quindi chiedo a voi esperti in materia se io da acquirente posso avere dei problemi nell'immediato o in futuro per questa cosa e se il fatto di tutelarmi scrivendo nella proposta d'acquisto che le spese saranno interamente a carico del venditore possano "salvarmi" dal dover partecipare alla spesa per la messa a norma o, ancora peggio, di avere problemi legali.
Grazie mille a chi vorrà aiutarmi