Salve, sono una nuova iscritta al forum e spero di postare correttamente... altrimenti abbiate pazienza, imparerò.
Spiego in breve il mio problema: Ricevo in eredità un appartamento molto vecchio e dopo aver fatto fare vari preventivi da ditte edili richiedo regolare DIA ed inizio i lavori con la ditta che mi rilascia, a gennaio, il migliore preventivo. La Dia scade a giugno 07 e informo la ditta che i lavori devono essere conclusi entro tale data.
Ad aprile iniziano i lavori a "corpo" (abbattimento e ricostruzione pareti divisorie) per le quali pago subito 3.600 euro e non mi viene rilasciata alcuna fattura perché, a loro dire "si fa tutto sulla fiducia e tra di noi" e mi garantiscono la consegna dei lavori in 30 giorni massimo -sempre e solo a parole-. Da qui iniziano i lavori a ore (22.00euro) e il calvario: non si presentano per giorni in cantiere mentre garantiscono che stanno lavorando ma i lavori non procedono. Li trovo a lavorare in un altro cantiere di conoscenti quando aveva garantito, il padre in quanto la ditta è composta da lui ed il figlio, che lavorava nel mio immobile. Si comportano in modo poco professionale e maleducato e mi prendono regolarmenti in giro sull'avanzamento dei lavori. Si rifiutano di eseguire i lavori come commissionato dai tecnici (finestre e altri lavori per i quali ho incaricato tecnici specializzati) tipo tagliare sguincio finestre ecc. e continuano a non venire al lavoro se non saltuariamente e per poche ore. Poichè non è possibile, dopo molti tentativi, dialogare con queste persone decido di inviare lettera a.r. a giugno (circa il 23) con la quale comunico l'immediata risoluzione di ogni contratto lavorativo -anche se nn esiste nulla di scritto- e comunico che mi riserverò in ogni caso di richiedere eventuali danni a causa delle loro inadempienze. Nel frattempo comunico al direttore dei lavori di mediare un importo a titolo di liquidazione al fine di poter incaricare altra ditta poichè ho urgenza di terminare. Il geometra mi telefona dopo circa 7 giorni e dice che la ditta richiede un importo superiore a 7.000 euro ma che vuole mediare senza scendere sotto la metà. Pur di togliermeli dai piedi penso che mi sta bene pagare la metà ma nel frattempo mi viene recapitata una raccomandata da parte di un legale che richiede il faticico importo intimandomi di non alterare lo stato dei luoghi dell'immobile e di non incaricare altra ditta per proseguire i lavori. Contatto il legale e lo informo della mia disponibilità a mediare con circa 3.500 euro e lui mi chiede di poter fare un sopralluogo sul mio appartamento minacciando che se non acconsento ci vediamo in tribunale. Ora mi chiedo:
1) Può un legale senza una fattura regolare da parte di una ditta ma una pura carta scritta in stampatello e con conteggi orari fasulli e lavori
inesistenti richiedermi di pagare tale somma?
2) Non esiste alcun contratto scritto nè mai la ditta ha consegnato "rapportini" per il lavoro svolto al direttore dei lavori (sorvoliamo anche sulla deontologia di quest'ultimo)
3) Può il legale effettuare un sopralluogo sulla mia proprietà e, soprattutto, ha facoltà di intimarmi di non far eseguire alcun lavoro senza procedere in CTU e senza intervento di Autorità Giudiziaria?
4) Posso rifiutarmi di far fare il sopralluogo da questo legale insieme al suo assistito (il sedicente muratore)?
Avrei urgenza estrema in quanto il sopralluogo lo vogliono effettuare lunedi p.v. GRAZIE