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2005-08-19 16:45:13

Riscaldamento a pavimento o con elementi?


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11 Luglio 2005 ore 12:43 13
Sto facendo una villetta autonoma e mi hanno proposto di installare il riscaldamento a pavimento al posto di quello tradizionale con termosifoni a muro. Qualcuno sa consigliarmi pregi e difetti di entrambi? naturalemente il migliore dovrebbe essere quello a pavimento visto che il calore tende a scendere ma vi sono poi così tanti vantaggi
grazie e ciao
  • it000849
    0
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    Lunedì 11 Luglio 2005, alle ore 15:42
    Il calore, in effetti, tende a salire...Il riscaldamento a pavimento lavora a temperatura consistentemente piu' bassa di quella del riscaldamento "tradizionale".
    I vantaggi sono i seguenti:
    - Maggiore comfort, dovuto ad una piu' omogenea distribuzione del calore. Meno differenze di temperatura e maggior benessere. A parità di temperatura, l'"effetto riscaldamento" sul corpo e' maggiore, quindi si puo' tenere la temperatura di esercizio piu' bassa di quella del riscaldamento tradizionale.
    - I moti convettivi che si generano dal riscaldamento sono meno "violenti" di quelli del riscaldamento tradizionale, con la conseguenza che la polvere sollevata e' decisamente inferiore, quindi maggiore salubrità, no pareti "sporcate" dalla polvere sollevata, etc. Chi ha allergie soffre meno.
    - Il rendimento è piu' elevato. Si consuma meno.
    - Non si hanno "elementi a vista", con guadagno sia dell'effetto estetico, che dello spazio.
    - Data la bassa temperatura di esercizio, anche i guasti all'impianto sono piu' rari. Statisticamente parlando, l'MTBF (ossia il tempo medio fra due guasti successivi) è inferiore a quello del riscaldamento tradizionale.

    Gli svantaggi principali sono i seguenti:
    - Maggior costo iniziale dell'impianto. Mediamente un impianto a pavimento costa il 20-30% piu' di uno tradizionale.
    - Tempi di andata a regime decisamente piu' elevati. La conseguenza è che durante il periodo di esercizio (autunno-inverno-primavera) l'impianto va tenuto acceso notte e giorno (anche se ci si assenta da casa per diversi giorni). Questo svantaggio e' compensato dai minori costi di esercizio ma, comunque, per questa ragione il riscaldamento a pavimento è sconsigliato per residenze "occasionali" (casa per le vacanze).
    - (Dicono sia) sconsigliato a chi ha problemi di circolazione agli arti inferiori (es: vene varicose), a causa della vasodilatazione causata dal riscaldamento.
    - L'installazione va fatta da un tecnico che abbia specifica esperienza nel campo.
    - Ovviamente va bene su un pavimento che si debba installare ex-novo, mentre non va bene su un pavimento gia' esistente (a meno che non si decida di rifarlo). Inoltre richiede un massetto piu' spesso di quello tradizionale (quindi bisogna tener conto di questa necessità)

  • neste
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 11 Luglio 2005, alle ore 16:01
    Innanzitutto grazie della risposta. in effetti la casa la stanno costruendo ma il dubbio è sull'effettivo vantaggio economico e di confort che si ha.
    Sul primo punto devo dire che la richiesta è stata bene oltre il 20-30% di spese totali fra l'impianto tradizionale e quello a pavimento.
    Inoltre nel soggiorno è previto un camino per cui non so se l'accoppiamento con i termosifoni sia sufficiente a riscaldare l'ambiente

  • it000849
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 12 Luglio 2005, alle ore 08:37
    La presenza del camino non ha incompatibilità o problemi se accoppiata al riscaldamento a pavimento. Diciamo che, in linea generale, per un'abitazione residenziale fissa, a conti fatti il riscaldamento a pavimento è conveniente rispetto a quello tradizionale, per cui questo tipo di impianto si sta diffondendo sempre piu'. E' meno conveniente se, anziche' di nuova costruzione, si parla di ristrutturazione (poi dipende da caso a caso).

  • skyghost69
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 14 Luglio 2005, alle ore 08:55
    Salve a tutti, volevo chiedervi un paio di cose:
    1) ma allora è vero che fa male alle gambe?? (con una temperatura così bassa.... bha!!)
    2) io sto costruendo una casa a schiera (in cooperativa) e stanno per fare il tetto, quindi il pavimento è ancora grezzo, a che punto dovrei far intervenire i tecnici??
    3)devono avere una specializzazione (dover trovo persone veramente esperte?) ? Lo faccio fare eventualmente da persone cercate da me o dal cantiere che sta facendo i lavori?
    Ed in ultimo... La mia famiglia è composta da 3 persone in totale (io, moglie e figlio) e devo far montare 2 pannelli solari (abito sud sardegna) per un tot. di 4 mq. posso collegarli al riscaldamentoa pavimento???
    Posso collegare il riscaldam. a pavim. anche al camino termico (se si che precauzioni devo prendere per limitare la temperatura moolto alta del camino?)

    saluti a tutti.

  • skyghost69
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 14 Luglio 2005, alle ore 08:55
    Errore

  • varterm
    0
    Ricerca discussioni per utenteVARESE TERMICA
    Giovedì 14 Luglio 2005, alle ore 12:43
    Questo tipo di problema lo avevano i primissimi impianti in acciaio, funzionanti ad alta temperatura.

    oggi il problema è stato risolto grazie a temperature di mandata intorno ai 35 gradi(se ben dimensionato e l'edificio ha un'ottima coibentazione anche meno)

  • varterm
    0
    Ricerca discussioni per utenteVARESE TERMICA
    Giovedì 14 Luglio 2005, alle ore 13:07
    [quote="Posso collegare il riscaldam. a pavim. anche al camino termico (se si che precauzioni devo prendere per limitare la temperatura moolto alta del camino?)


    l'impianto a pavimento funzionando per dua natura a bassa temperatura per tempi piu lunghi rappresenta la sua performance se abbinato ad una ottima caldaia a condensazione.

    se vuoi collegarlo col termocamino è necessario innanzitutto creare un circuito a vaso aperto(quello del camino) scambiare l'energia prodotta tramite uno scambiatore dotato dell'apposita impiantistica di miscelazione e sicurezza per ottenere la temperatura di mandata richiesta.

    sorge pero' un problema, il camino genera spesso piu energia di quanta ne chiede il riscaldamento a pavimento(avrei bisogno di molte informazioni a tal proposito) pertanto bisogna pensare a queste soluzioni:

    serbatoio di grande accumulo(rapportato alla tua situazione) la quantita di calore in eccesso viene "stivata" ed utilizzata successivamente, tramite una grossa batteria di scambio rapportata ad almeno la meta' della potenza nominale del camino

    es. camino= potenza nominale kw 23 potresti collegare un termoconvettore in taverna sovradimensionato con una potenza pari ad almeno 10 kw
    in questo caso entrerebbe in funzione nei casi piu critici di funzionamento.
    questa è la meno costosa e ovviamente meno performante.ma forse nel tuo caso la piu equilibrata.

    ritengo comunque che la ditta installatrice deve essere ben preparata e con le idee mooolto chiare per eseguire una cosa del genere.
    altrimenti lascia perdere.

    abiti a cagliari? le temperature medie sono molto favorevoli nella vostra zona.

    forse valuta un impianto tradizionale, abbinato al termocamino, con i soldi risparmiati li puoi investire con un impianto di climatizzazione di MARCA, avente un cop almeno di 3.2.

    cosi' facendo quando la temperatura esterna è di almeno 7 gradi lo fai funzionare in pompa di calore risparmiando circa un buon 30% rispetto ad un impianto a gas metano.

    ed in estate...................................

  • skyghost69
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 14 Luglio 2005, alle ore 17:10
    Mille grazie,
    ancora un paio di cose: Secondo te possono bastare due pannelli solari per far funzionare un impianto di riscaldamento a pavmento?
    In ogni caso dopo aver letto QUESTO PREVENTIVO (provate voi stessi) mi sono ricreduto. Monto il riscaldamento tradizionale..

    http://www.ehtitalia.com/preventivo.asp fatevi un preventivo... ghasp!!!

    P.s.
    Dimenticavo: ma cos'è il COP 3.2. ???? E che marca consigli??? ce ne sono una marea... io avevo pensato al modello "UNICO" dell'Olimpia.....
    ciao e grazie

  • beppe64
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 14 Luglio 2005, alle ore 17:24
    Non so come fanno a calcolare un costo con la sola metratura dell'abitazione, quindi vuol dire che 150 mq in un solo piano equivalgono a 150 mq disposti in tre piani e anche che non sono calcolate dispersioni ed isolamento; mi sembra che questo sia poco serio e poco professionale in quanto il preventivo può subire notevoli variazioni.

  • varterm
    0
    Ricerca discussioni per utenteVARESE TERMICA
    Giovedì 14 Luglio 2005, alle ore 23:34
    Nelle pompe di calore(un climatizzatore di fatto lo è)il rapporto fra energia prodotta e quella consuma si chiama C.O.P. "quando riscalda"
    l'inverso rapporto è E.E.R. rapporto come sopra descritto quando"raffredda".
    questi rapporti sono calcolati su protocollo di prova comuni a tutti(condizioni climatiche).

    su macchine di fascia alta un C.O.P di 3.6 significa che per ogni kw di energia elettrica consumato ne otteniamo 3.6 in energia termica.
    con una temperatura esterna di 7 gradi.

    facendo i calcoli con questa condizione otteniamo le seguenti cifre:

    costo con gas naturale = circa 50 centesimi al m3
    il pareggio con una pompa di calore costa 35 centesimi.
    al costo delle due fonti attuale.

    quindi se il COP ha un valore piu alto questo rapporto migliora.
    se abiti nella zona di cagliari valuta le temperature medie invernali(sono molto favorevoli a questa soluzione integrativa)

    ho cercato di spiegare il concetto nel modo piu semplice possibile.

    pertanto queste prestazioni e soprattutto affidabilita le puoi ottenere con apparecchi tipo MITSUBISHI, DAIKIN, LG ecc.
    non con baracchette da supermercato (prendi 3 paghi 2).


    l'impianto termico tradizionale devi farlo comunque, (anche se lo userai poco vista la zona in cui abiti).

    spero di esserti stato utile

    ciao
    vito

  • varterm
    0
    Ricerca discussioni per utenteVARESE TERMICA
    Giovedì 14 Luglio 2005, alle ore 23:39
    I climatizzatori senza unità esterna ben si prosano in quegli edifici dove vi sono molte difficolta' (tecniche, estetiche, contenziosi con i vicini in condominio ecc..)
    ma a prestazioni e silenziosita...............e ci metto anche estetica.
    senza nulla togliere alle aziende che fanno questo tipo di prodotto che si pongono in un loro mercato specifico.


    la botte piena e la moglie................

  • varterm
    0
    Ricerca discussioni per utenteVARESE TERMICA
    Giovedì 14 Luglio 2005, alle ore 23:56
    Due pannelli per un impianto su 150 mt si superfice?(purtroppo ho solo i m2) zona cagliari?

    facciamo i conti dell'oste moolto approssimativi ed opinabili altrimenti apro uno studio di progettazione:giusto un paio di dati
    la sardegna ha un irraggiamento annuo medio superiore a 1400 kw per m2 annuo due pannelli hanno in media una superfice di 5 m2
    otterresti nel caso piu ottimistico una media di 15 kw se il pannelle riuscisse ad assorbire il 100 % dell'irraggiamento riferito alla tua zona(cosa impossibile, e inoltre ci sono le nuvole , giorni piovosi ecc..ec..)

    ipotizzando che utilizzi per 100 giorni il riscaldamento per un fabbisogno giornaliero di 50 kw ne recupereresti 15.

    e non hai scaldato l'acqua sanitaria........

    questo è solo un esempio per farti capire che sono pochi e allo stato attuale viene da chiedersi se per il riscaldamento ne varrebbe la pena.

    per l'ACS un si deciso, 2 pannelli a sud e un bollitore da lt 300 e avrai acqua calda a sufficienza per la tua famiglia.

    ciao

  • antonio32
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 19 Agosto 2005, alle ore 16:45
    Prina di tutto grazie a tutti per i consigli elargiti , che ho trovato molto preziosi.
    Avrei un paio di domande da farvi, ho comprato casa in un condominio ancora in costurzione, e ho la possibilità di decidere se installare un impianto di riscaldamento tradizionale o a pavimento. Premetto che nel resto del condominio sarà installato un impianto tradizionale, io però sono orientato per quello a pavimento. Però non avendo alcuna conoscenza con qualcuno che lo ha gia installato nella mia zona, non sò quanto questo tipo di riscaldamento sia utile qui al sud (sono della provincia di Napoli e quindi il clima non è cosi rigido come nei paesi nordici), considerando anche il fatto che non saremo sempre in casa. Mi chiedo se il risparmio energetico sia tale da giustificare una maggiore spesa per l'installazione.
    Inoltra siccome è un tipo di riscaldamento poco diffuso, dalle mie parti, ho paura che l'azienda installatrice sia poco esperta. Come posso fare per essere sicuro che i lavori verranno eseguiti a regola d'arte. Quali garanzie o rassicurazioni posso chiedere al riguardo al mio installatore????

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