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2012-12-30 15:06:13

Rescissione contratto di appalto


Bojangles
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08 Giugno 2012 ore 08:52 20
Salve a tutti.

arieccomi con un nuovo problema..

La ditta che aveva appaltato i lavori di demolizione e ricostruzione di casa mia, di punto in bianco ha deciso di rescindere il contratto adducendo come motivazione "l'impossibilità di lavorare" causa mancanza di elaborati tecnici.
Ovviamente ho avuto modo di vedere tutti i documenti dal DL e lui mi ha dimostrato che aveva già tutto pronto per le lavorazioni successive da eseguire, stava solo ricontrollando gli elaborati relativi alle opere strutturali perché giustamente è la fase più delicata ed è giusto che si faccia tutto con precisione massima.

Va premesso anche che l'appaltatore bloccava spesso i lavori quando bisognava controllare tutta la contabilità per il relativo SAL e i pomeriggio li passava allo studio del DL litigandosi sui prezzi e sulle misure (più poteva guadagnare e meglio era) senza dare la minima comunicazione alla committente su questi blocchi.

Ora volevo chiedere il Vs. parere su questa cosa. A giorni ho la scadenza del pagamento del penultimo SAL (circa 14.800?) e sinceramente, visto come si sta comportando, preferirei trattenerli e vedere gli extra che dovrò andare ad affrontare per questo suo comportamento, detraendoli da questo importo.
Secondo voi si può fare? Come ci si comporta in questi casi?

PS: noi ovviamente non siamo inadempienti in quanto il primo pagamento lo abbiamo fatto ancora prima della scadenza e lui non ha mai ufficialmente denunciato questa mancanza di documenti anzi ha sempre detto che tutto andava bene...

Vi ringrazio anticipatamente.
  • nabor
    0
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    Venerdì 8 Giugno 2012, alle ore 17:23
    Buongiorno, di fattispecie come questa ne ho viste parecchie, ma, se è l'appaltatore che parla di 'rescissione' (arttt. 1447 e segg. c.c.), mi sembra alquanto pretestuoso il tutto, giacchè è possibile rescindere il contratto solo allorchè concluso in stato di pericolo, o, nel caso dell'art. 1448 c.c., per lesione da 'sproporzione'...

  • bojangles
    0
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    Lunedì 11 Giugno 2012, alle ore 12:35
    Grazie per la risposta.

    Quindi in questo caso come mi dovrei comportare x il pagamento?

  • nabor
    0
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    Domenica 17 Giugno 2012, alle ore 15:23
    Se siamo di fronte, concretamente, ad un immotivato abbandono del cantiere, Lei è legittimato alle trattenute del caso sul corrispettivo: nel frattempo, dovrebbe inviare una diffida r.r. ad adempiere, ossia a ripresentarsi al lavoro, a pena di risolvere il contratto d'appalto per fatto e colpa dell'impresa affidataria.

  • bojangles
    0
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    Sabato 23 Giugno 2012, alle ore 12:58
    La ringrazio per la sua disponibilità.

    Attualmente ho ricevuto una raccomandata dalla ditta Appaltatrice nella quale la stessa richiedeva la rescissione del contratto.
    Lui dice di voler andare via perché la DL non sa lavorare ma ho avuto modo di constatare personalmente che non è vero.
    In questo momento ho bloccato i pagamenti in favore della detta ditta dicendo che fin quando non ci sarà modo di constatare quando andrò a spendere in extra per lui (montaggio ponteggio e nuovo approntamento di cantiere) non sarò in grado di pagarlo.

    Pensa mi stia comportando bene?

  • bojangles
    0
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    Lunedì 25 Giugno 2012, alle ore 10:59
    Buongiorno,

    desideravo sapere anche un'altra cosa. In merito alle ritenute a garanzia pari al 6% del totale, è naturale che possa non dargliele subito visto che sono da svincolare quando il lavoro sarà chiuso...

    A me sembra logico però vorrei sentire il parere di un esperto...

    Grazie. ciao.

  • consulente
    0
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    Lunedì 25 Giugno 2012, alle ore 12:02
    Mi intrometto nell'argomento, senza contrappormi a nessuno ma solo per dare un mia interpretazione personale.
    Questa situazione mi sembra il classico gioco delle parti, tra impresa e direzione dei lavori.
    Quello che mi chiedo è se, all'atto del contratto di appalto, è stata in qualche modo regolamentata la natura e consistenza delle opere in rapporto al progetto esecutivo (consegnato all'impresa) e alla programmazione temporale dei vari interventi.
    In sintesi, i lavori oggetto di appalto erano immediatamente cantierabili e economicamente stabiliti o se, in in evidenza a una variante in corso, erano stati previsti tempi e modalità esecutive.

  • nabor
    0
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    Martedì 26 Giugno 2012, alle ore 11:14
    Ho l'impressione che il Ns. Bojangles sia in qualche modo 'ostaggio' della Direzione lavori, ma potrebbe essere solo un'impressione...sarei curioso, però, di fare un'occhiata al disciplinare d'incarico alla d.l., oltre che al contratto d'appalto...

  • consulente
    0
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    Mercoledì 27 Giugno 2012, alle ore 08:33
    Infatti, sulla scorta del commento di Nabor, sarebbe anche importante conoscere il tipo di incarico che è stato dato al professionista (consistenza e tempi), in quanto si potrebbero riscontare dei punti in conflitto con quanto previsto dal contratto di appalto.

  • nabor
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 6 Luglio 2012, alle ore 10:32
    Attendiamo notizie.

  • bojangles
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 19 Dicembre 2012, alle ore 21:18
    Buonasera,

    è passato un pò di tempo dal mio ultimo post quì.

    La situazione è di fatto cambiata, ovviamente in peggio.
    Sintetizzo un pò quanto successo:

    Giugno 2012: la ditta abbandona i lavori adducendo come scusa la completa incompetenza della DL. Io blocco i pagamenti perché non ci vedo chiaro e chiedo chiarimenti sia al DL che alla Ditta invitandola a riprendere i lavori o a dare comunicazione scritta tramite raccomandata della scelta. Quest'ultima trasmette una raccomandata dicendo che rescinde il contratto.
    Luglio 2012: viene effettuata la consegna del cantiere dalla ditta che ha abbandonato al committente, ovvero io.

    Da allora ci sono stati continue richieste da parte della Ditta sul pagamento delle somme non riscosse, ovvero 2,3 e SAL finale. Nel frattempo le proprietà limitrofe iniziano a far emergere danni nelle loro abitazioni successivi alle lavorazioni di demolizioni eseguite dalla detta DItta. Io così dico che fin quando non ho quantificato i danni effettuati ai vicini non posso sbloccare i pagamenti.
    La Ditta va da un avvocato, emette le fatture e circa 2 settimane fa ci notifica un decreto ingiuntivo, dopo aver cercato di giungere ad un accordo..

    Io nel frattempo ho chiesto una perizia ad un tecnico per quantificare i danni realmente subiti, riferito solo alle proprietà confinanti.

    Adesso con il mio avvocato ci stiamo opponendo al Decreto Ingiuntivo ma un avvocato che conosciamo ci ha detto, in buona sostanza, che con ampie probabilità il Giudice potrebbe chiedere di pagare le somme che si possono evincere dalle fatture in quanto il decreto ingiuntivo è provvisoriamente esecutivo, mentre per richiedere il risarcimento dei danni subito si dovrebbe iniziare una causa civile che ha tempi decisamente più lunghi.

    A questo punto sono molto afflitta e amareggiata perché mi viene da pensare che dopo aver subito un grave danno, ovvero lavori bloccati proprio nei mesi più indicati per questa tipologia di lavorazioni, ritardo nella consegna dell'abitazione etc, potrei essere costretta a pagare la ditta e perdere così altri soldi.

    Nel frattempo ho chiamato una nuova ditta per riprendere con i lavori.

    Sono in torto? Cosa mi consigliate di fare?

    Grazie per l'attenzione.

  • radiante
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 19 Dicembre 2012, alle ore 22:44
    Contesta tutto,fatture lavori fai opposizione al decreto subito a meno che il tuo avv.to non abbia fatto passare 60 gg e diventa esecutivo ,fatto le opposizioni contesti i lavori e chiedi i danni per abbandono del cantiere ,poi spieghera l'impresario al giudice quali divergenze ci sono state con la DL nel frattempo chiedi anche i danni che ha causato hai vicini,forse è scappato per quello e qui c'è una palee negligenza della DL che non ha controllato il regolare svolgere dei lavori la quale doveva informarti su tutto e tempestivamente
    Se il tuo avv.to ha fatto diventare esecutivo il decreto prendigli i testicoli e stringi forte ma forte ,se ti sai muovere per non pagare in italia ci sono scaffali di libri a disposizione

  • bojangles
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 20 Dicembre 2012, alle ore 08:24
    Ancora il decreto ingiuntivo non è diventato esecutivo e dobbiamo opporci entro il 31/12/12 (tutto sempre sotto le festività).

    Di fatto noi stiamo contestando tutto, in primis i danni ai vicini che ammontano circa a 29.000?, almeno così emerge dalla perizia eseguita da un tecnico terzo alla faccenda, chiamato appositamente per questo problema. Anche se il DL sostiene che massimo l'importo potrebbe essere 5.000? e l'altro tecnico ha fatto lievitare il prezzo, ma a che pro?! Lui ci mette la faccie e non penso direbbe cose al contrario da come sono realmente...

    Il DL cmq sostiene di essere sempre stato in cantiere, di aver controllato i lavori eseguiti e di essere stato chiamato in causa solo perché non dava troppo corda all'impresario. Cioè, detto in poche parole, secondo lui i rapporti si sarebbero incrinati perché non gli faceva passare cose sbagliate per guadagnare di più. Io ovviamente non mi fido più di nessuno e non credo a nessuno.

    Fatto sta che il DL mi ha consegnato tutte le foto che giornalmente lui faceva in cantiere e non penso sia così cretino da darmi la prova della sua colpevolezza..

    Secondo voi quindi dovrei avere problemi? Ho sbagliato a non andare io prima dall'avvocato? Dovevo chiedere una perizia tecnica d'ufficio prima dell'inizio dei lavori così da far verificare se i lavori erano stati realmente fatti alla perfetta regola d'arte?

    Grazie per il Vs. appoggio.

  • bojangles
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 20 Dicembre 2012, alle ore 08:43
    Ho dimenticato un dettaglio importante in tutta la faccenda.

    L'impresario dopo aver trasmesso le lettere con l'avvocato (prima del decreto ingiuntivo) diceva che rimaneva a disposizione per riprendere i lavori licenziando però la DL.
    Ha poi trasmesso il decreto ingiuntivo dopo aver visto che avevo chiamato una nuova ditta, a lavori ripresi insomma.

    Dopo averci notificato un decreto ingiuntivo di 27.000? + danni ci ha trasmesso un'altra lettera con l'avvocato chiedendo altri 8.000? per il nolo della puntellatura, ponteggio etc. Penso che a gg ci notificheranno un altro decreto ingiuntivo per questa cifra.

    Ora io mi chiedo, a parte tutte le domande poste sopra, è normale che debba pagargli io il nolo delle puntellature necessarie per lasciare in sicurezza il cantiere? Devo comprarglieli io i pezzi del ponteggio che ha usato?? Non è materiale che lui deve avere già nel momento in cui appalta un lavoro?!? Ovviamente chiede il pagamento del nolo del ponteggio da quando ha lasciato il cantiere, ovvero giugno, fino a quando l'ha smontato, ovvero ottobre/novembre...

    Che ne pensate anche di questa cosa?

  • nabor
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Domenica 23 Dicembre 2012, alle ore 10:30
    Buongiorno a Lei, io probabilmente avrei agito diversamente, richiedendo un ATP, ma, comunque, se il Decreto ingiuntivo non è provvisoriamente esecutivo, ha la possibilitò di difendersi efficacemente, e l'udienza non si terrà prima di tre/quattro mesi..

  • bojangles
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 26 Dicembre 2012, alle ore 10:41
    Buongiorno a Lei, io probabilmente avrei agito diversamente, richiedendo un ATP, ma, comunque, se il Decreto ingiuntivo non è provvisoriamente esecutivo, ha la possibilitò di difendersi efficacemente, e l'udienza non si terrà prima di tre/quattro mesi..
    Buongiorno e buone feste.

    Anche a me avevano consigliato l'ATP ma il mio avvocato me lo ha sconsigliato.
    Adesso noi ci stiamo opponendo al decreto ingiuntivo contestando tutto.
    Ha consigli da poterci dare?

  • nabor
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 28 Dicembre 2012, alle ore 20:54
    Io consiglierei di notificare l'atto di citazione in opposizione, iscrivere la causa a ruolo e chiedere un accertamento tecnico in corso di giudizio (ossia prima dell'udienza in cui si dovrà discutere della provvisoria esecuzione)

  • bojangles
    0
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    Sabato 29 Dicembre 2012, alle ore 16:55
    ... chiedere un accertamento tecnico in corso di giudizio (ossia prima dell'udienza in cui si dovrà discutere della provvisoria esecuzione)
    Ma in questo caso il tecnico dovrebbe effettuare un sopralluogo in cantiere per vedere le lavorazioni eseguite? Noi abbiamo ripreso con le lavorazioni ed in tal caso non potrebbero verificare granchè delle "vecchie" lavorazioni.

  • nabor
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Sabato 29 Dicembre 2012, alle ore 20:18
    Sicuramente una verifica dello stato dei luoghi è necessaria, se gli stessi sono stati modificati, dovrà avvenire per via indiretta (documentazione fotografica, elaborati progettuali ecc.), per quanto sia meno agevole-

  • bojangles
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Domenica 30 Dicembre 2012, alle ore 12:25
    Il mio avvocato vuole procedere chiedendo la nomina del CTU, infatti secondo lui a questo punto non ha più senso fare l'ATP visto che la situazione è modificata e nel D.I. sta aggiungendo come allegati alcune foto atte a dimostrare l'utilizzo di mezzi d'opera non idonei per la lavorazione, per esempio le demolizioni eseguite in prossimità dei vicini mediante il braccio meccanico e non a mano come detto dalla DL.

    Pensa che così la faccenda si allunga? Cosa cambierebbe con l'ATP?

    La ringrazio per la disponibilità.

  • nabor
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Domenica 30 Dicembre 2012, alle ore 15:06
    L'ATP che suggerirei, in corso di causa, anticiperebbe la CTU, e attenuerebbe i rischi di concessione della provvisoria esecutorietà al decreto ingiuntivo opposto.

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