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2017-08-18 10:10:06

Realizzazione cappotto esterno in ristrutturazione


Degiovab
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16 Luglio 2017 ore 14:31 7
Buongiorno a tutti,
sto valutando l'acquisto di una villa unifamiliare di circa 330 mq commerciali (240 calpestabile).
La casa è del 2006 realizzata in muratura (colonne di calcestruzzo e struttura in Poroton alveolato da 30 cm).
La casa è in ottime condizioni non si notano minimi segni di muffa etc.
La nostra idea iniziale era quella di acquistare un terreno e costruirci una nuova casa ma va da se che i costi sarebbero abbastanza superiori senza contare che si sa quando si inizia ma non quando si finisce.
La casa ha un impianto conventilconvettori che fanno sia caldo con caldaia stagna a GPL che freddo con unità refrigerante.
Le spese di GPL per l'anno scorso documentate dalll'attuale proprietario sono di circa 4500 euro quindi abbastanza alte.
Vorremmo farci fare dei preventivi per l'evenuale realizzazione di un cappotto esterno, pero,' vista la presenza di un balcone e di un terrazzo, inoltre, per fare una cosa fatta bene si dovrebbe anche scoperchiare il tetto e coibentare anche li stavo ipotizzando eventualmente di cambiare soltanto l'impianto mettendo il fotovoltaico e una pompa di calore aria acqua in modo da eliminare il GPL.
Secondo voi potrebbe essere una soluzione oppure dovrei comunque considerare di effettuare un cappotto esterno?
Attualmente la casa almeno sugli annunci di vendita viene venduta come classe D anche se ho dei dubbi.
Grazie in anticipo a chi può darmi dei consigli

Biagio

  • jovis
    0
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    Giovedì 20 Luglio 2017, alle ore 08:56 - ultima modifica: Giovedì 20 Luglio 2017, all or 08:59
    Ciao Biagio,
    intanto io al farei fare un controllo da un tecnico, visto che già hai notato tu il poroton che ritengo un ottimo prodotto, ma dato che hai rilevato la assoluta mancanza di muffa o umidità, il tetto da rifare, forse un buon intonaco termoisolante, anzichè il cappotto.
    Valutare gli infissi in che stato sono, sai ora con gli ecoincentivi e tutte le agevolazioni fiscali è meglio farsi due conticini...un consiglio da parte di qualche impresa per un preventivo personalizzato non sarebbe male prima di prendere decisioni sui lavori da farsi e a tal proposito, ti consiglio il servizio offerto da questo portale preventivi-onlineciao e facci sapere:-))

  • previatoantonio
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 20 Luglio 2017, alle ore 15:38 - ultima modifica: Giovedì 20 Luglio 2017, all or 15:44
    Salve,
    in alternativa a ritrovare una residenza più recente, con il cappotto già realizzato e visto che si tratta di una villetta di qualche anno fa, in merito a risanamento e consolidamento, sempre sotto la supervisione di un tecnico che effettui un sopralluogo per capire il vero stato dei luoghi, si potrebbe pensare anche ad un rifacimento dell'intonaco esterno con un sistema integrato del calcestruzzo, tipo quello della Diasen.

    Tale prodotto, come altri reperibili nei negozi specializzati, prevede il risanamento e il ripristino del cemento armato consumato a causa della corrosione dei ferri di armatura con il prodotto specifico anticorrosivo ZK, il quale è in grado di incapsulare le superfici ferrose.
    Aggregando poi un secondo manto di malta dalla grande resistenza meccanica, Rebuild Cls per completare la copertura totale della superficie trattata.
    Saluti

  • studio tecnicogeoproject roma
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 27 Luglio 2017, alle ore 10:43
    Consiglieri di fare una verifica della trasmittanza delle murature esterne attraverso la termografia per analizzare i punti critici nell'isolamento originario ed intervenire semmai con un cappotto interno.

  • previatoantonio
    0
    Ricerca discussioni per utente Studio tecnicogeoproject roma
    Giovedì 27 Luglio 2017, alle ore 10:48
    consiglieri di fare una verifica della trasmittanza delle murature esterne attraverso la termografia per analizzare i punti critici nell'isolamento originario ed intervenire semmai con un cappotto interno.
    Salve,
    condivido l'analisi da parte degli esperti del settore anche per non trovare in futuro all'interno delle pareti tra travi e solaio problemi di carbonatazione.
    Saluti

  • claudiotermografia
    0
    Ricerca discussioni per utenteNessuna
    Venerdì 28 Luglio 2017, alle ore 19:33
    A meno che non vi troviate in una zona molto temperata lasciate perdere la pompa di calore e il fotovoltaico sopratutto se avete una casa il classe D o peggiore.

    Da opere realizzate in casi analoghi esistenti portando una abitazione da classe F a B in zona primo appennino reggioano (zona E) ed aumentando la cubatura, rifacimento del tetto, un cappotto neanche eccelso e il passaggio da GPL a pellet con un minimo di integrazione solare per l'acqua calda ha permesso di ottenere un consumo di circa 700 euro di pellet per tutto il periodo invernale. la casa ha una superficie calpestabile di 85 m2 su due livelli, l'ultimo con open space.

    HIMO fate verificare le dispersioni, ma per l'impianto termico fatevi consigliare dopo opportuni calcoli da un buon termotecnico, e valutate l'opzione pellet

  • ghifpalvb
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 17 Agosto 2017, alle ore 22:48
    Buonasera sig. Biagio, dalla descrizione da lei fatta sull'immobile direi che la classificazione energetica non può essere che G per la presenza di un impianto a GPL gas più costoso rispetto al metano, dal tipo di muratura e l'anno di costruzione indica valori molto alti di trasmittanza.
    Il mio consiglio se fosse seriamente interessato a questo tipo di immobile, sarebbe quello di iniziare dal manto di copertura riqualificandolo con un buon pacchetto di siolazione utilizzando fibre naturali che favoriscano la micrazione dell'umidita interna prodotta per scambio termico verso l'esterno, esempio due strati incrociati di lana di legno con differenti densità per uno spessore minimo totale di 20 cm.
    Per poi passare alle pareti curando adeguatamente i ponti termici e utilizzando anche in questo caso lana di legno o sughero cotto o crudo per uno spessore minimo di 10 cm naturalmente colle e finiture rigorosamente traspiranti, (a base di calce). per ultimo un attenzione agli infissi e agli aspetti più tecnologici, magari adottando una pompa di calore a gas con recupero e accuulo per l'acqua sanitaria.
    Naturalmente l'ideale sarebbe rivolgerisi ad un professionista competente al quale prima di un eventuale incarico porre alcune domande e capire il grado di competenza.

    Cordiali saluti
    Daniele
    Leonardoitalia Restauri

  • jovis
    0
    Ricerca discussioni per utente Ghifpalvb
    Venerdì 18 Agosto 2017, alle ore 10:10 - ultima modifica: Venerdì 18 Agosto 2017, all or 10:14
    Buonasera sig. Biagio, dalla descrizione da lei fatta sull'immobile direi che la classificazione energetica non può essere che G per la presenza di un impianto a GPL gas più costoso rispetto al metano, dal tipo di muratura e l'anno di costruzione indica valori molto alti di trasmittanza.
    Il mio consiglio se fosse seriamente interessato a questo tipo di immobile, sarebbe quello di iniziare dal manto di copertura riqualificandolo con un buon pacchetto di siolazione utilizzando fibre naturali che favoriscano la micrazione dell'umidita interna prodotta per scambio termico verso l'esterno, esempio due strati incrociati di lana di legno con differenti densità per uno spessore minimo totale di 20 cm.
    Per poi passare alle pareti curando adeguatamente i ponti termici e utilizzando anche in questo caso lana di legno o sughero cotto o crudo per uno spessore minimo di 10 cm naturalmente colle e finiture rigorosamente traspiranti, (a base di calce). per ultimo un attenzione agli infissi e agli aspetti più tecnologici, magari adottando una pompa di calore a gas con recupero e accuulo per l'acqua sanitaria.
    Naturalmente l'ideale sarebbe rivolgerisi ad un professionista competente al quale prima di un eventuale incarico porre alcune domande e capire il grado di competenza.

    Cordiali saluti
    Daniele
    Leonardoitalia Restauri
    Interessante quanto dici sopra ho amici nelle collIne toscane che hanno ristrutturato un piccolo casale ponendo al centro dell'ingresso.soggiorno una grandem stufa a pellet che attraverso il camino riscaldava anche il sottotetto della zona notte oltre all' aria calda emanata dalla ventilazione fella termostufa a pellet.
    Da quanto ricordo per riscaldare il piano tetra di 70 mq, ed il piano superiore di 60 mq parlavano di una spesa totale di circa1200 euro.:-))

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