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2006-11-16 14:54:32

Pressione caldaia impianto di riscaldamento


Alexor
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13 Novembre 2006 ore 11:45 22
Salve
Ho realizzato da solo l'impianto di riscaldamento per la mia abitazione. La caldaia è posta al piano primo,e alimenta sia il piano terra che il primo , utilizzando 4 valvole di zona e relativi termostati.
Ho usato , come tubazione , l'acorn , il 22 per le mandate pricipale e il 15 come ultimo tratto dai collettori ai radiatori
Non è stata fatta nessuna giunta sotto traccia , ma tutte le tubazioni sono intere fino ai relativi collettori.
Funzina tutto; non riesco a capire perche tende a scaricarsi l'impianto nonostante non ci siano perdite ( almeno cosi visivamente )
é normale?
parlo di cali di pressione di 0,25 ogni 4/ 5gg
metto la caldaia a 1,5 , e lei piano piano mi va a 1, 45 poi 1, 4 ecc
?
che puo essere?
Siccome i tubi sono interi ..dove puo essere l'arcano?
Puo essere cher in fase di gettata dei tutbi i muratori me ne abbiamo bucato uno?
non dovrei vedere l'acqua nel pavimento?
che posso fare?
(la caldaia è una baxi 310: puo essere che con tutte quelle valvole di zona è difficile mettere in pressione l'impianto?)
grazie a tutti
  • radiante
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 13 Novembre 2006, alle ore 12:57
    L'impianto è nuovo ha bisogno di assestarsi e l'acqua deve espellere tutto l'ossigeno che contiene sicche sembrerebbe normale,cmq avendo la caldaia piu in alto che l'impianto essa sara la prima a rimanere senza acqua ,tecnicamente parlando dovrebbe stare sempre piu in basso per evitare ebollizioni per mancanza di acqua ma non è sempre possibile.Controlla periodicamente la caldaia.
    Possibile che ci sia una piccolissima perdita possibile che sia stato rovinato un tubo tieni sotto controllo tutto

  • alexor
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 13 Novembre 2006, alle ore 13:13
    Grazie radiante della risposta..
    ma come deve assestarsi?
    non puo essere che la caldaia e guasta?
    se avessi un tubo rotto..non vedrei l'acqua sul pavimento?
    l'acorn , essendo di palstica, puo provocare questi inconvenienti?
    è normale che durante l'accensione del riscaldamento, la pressione dell'acqua mi arriva anche a 1.6?
    grazie ciao
    p.s. : sei di viareggio?
    ( devo fare anche un bagno su..)

  • dendro
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 13 Novembre 2006, alle ore 13:21
    La valvola di sicurezza dove scarica ? C'è acqua lì ?
    Se escludiamo le perdite, l'ipotesi è che il vaso d'espansione sia sotto-dimensionato per l'impianto, e l'aumento di pressione potrebbe far scaricare parte dell'acqua.

  • alexor
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 13 Novembre 2006, alle ore 13:40
    Scusatemi..
    la valvola di sicurezza dove è?
    é quella presente nella caldaia?( non so se c'e acqua)
    il vaso d'espansione è sotto dimensionato..
    é quello che sta nella caldaia?
    se è sotto dimensionato, quando aumenta pressione invece di dilatarsi in esso l'acqua viene in pratica espulsa dal vaso?
    non so se è sottodimensionato...
    attualmente la caldaia sta 'pilotando 'circa 90 elementi di alluminio da 60 cm ( quando avro completato anche il piano di sopra ne pilotera circa 180)
    scusami ma se ci fossero perdite, anche piccole, una volta caricato l'impianto mi si scaricherebbe si piano, ma sicuramente di piu di 0,25 in 4 gg vero?
    grazie

  • luciano73
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 13 Novembre 2006, alle ore 18:31
    Nell' assestamento dell' impianto c'è da considerare che dentro la caldaia c'è uno sfiato automatico (jolly) e visto che la caldaia è al primo piano, tutta l' aria che è nei radiatori del piano terra piano piano viene spinta in alto fino al jolly.

    ovviamente uscendo aria da un circuito a vaso chiuso, scende la pressione.

    anche io ho lo stesso problema e ogni tanto vado a ridare un po' d' acqua all'impianto.

    nel ridare l' acqua, con la pressione entra anche un po' d'aria e il circolo vizioso continua....

    il fatto che in fase di riscaldamento la pressione sale è normalissimo dato appunto che si tratta di un impianto a vaso chiuso.

    ciao.

  • alexor
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 13 Novembre 2006, alle ore 18:50
    Ok
    grazie..
    ma allora quanto tempo necessita affinche tutto si stabilizzi?
    mesi, ?
    pensate che con un calo di pressione cosi lento sia da escludere una perdita?
    ( ho una paura...)
    ciao
    grazie a tutti

  • luciano73
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 14 Novembre 2006, alle ore 08:12
    Non ti vorrei demoralizzare... ma nell' arco dell'inverno reintegro l'acqua almeno 3 volte...

    quando poi smetti di usare il riscaldamento, vedrai che il problema si attenua o finisce.... fino all' inverno successivo!

    ciao

  • alexor
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 14 Novembre 2006, alle ore 12:26
    Luciano..non mi demoralizzi..anzi mi fai felice..
    (ho una paura che ci sia una perdita..)
    che vuoi dire reintegri..?
    ne aggiungi quanta?
    aspetti che vada , per esempio, da 1,5 a 0,5 e poi aggiungi?
    grazie
    ma per le domande sulla valvola e sul vaso d'espandione ..nessuno mi dà una mano?
    grazie

  • claudik
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 14 Novembre 2006, alle ore 13:09
    Seaspetti che l'acqua scenda molto la caldaia poi si ferma... (va in blocco). (non è grave.... ma se capita quando ti aspetti che sia partita al rientro di una fredda giornata di lavoro..)

    il vaso di espansione e la valvola erano DELLE IPOTESI per capire dove fuggisse l'acqua...

    Il modo per sapere se sono i tubi che perdono potrebbe essere quello di tenere spento per un po. Se l'acqua NON cala allora i tubi sono ok e vale tutto quanto detto in merito AL RODAGGIO dell'impianto alle bolle,etc etc...
    Se cala ad impianto fermo è un tubo.. (che prima o poi si farà vedere)

    IL FATTO è che tenere spento a metà novembre......

    al limite si possono mettere in pressione i tubi e verifcare la tenuta. Gli idraulici dovrebbero farlo... soprattuto se i tubi vanno poi murati..... ma adesso aspetta... non partire in quarta demoralizzato...

    Al limite fai un'assicurazione per la responsabilità della casa che preveda i danni a terzi per rottura tubi...
    anche se nel caso dovrebbe essere responsabile CHI ha fatto il lavoro, visto che l'impianto è nuovo... ma non si sa mai sulla solvibilità degli altri. Intanto i danni vanno a chiederli a TE che sei il proprietario...

  • luciano73
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 14 Novembre 2006, alle ore 13:27
    Si tutto vero...

    peccato che l' impianto ha detto di averlo fatto da solo...

    quindi oltre a non essere in regola (vedi legge 10 e 46/90) è comunque lui il responsabile di quanto puo' accadere...

    il bello è che anche a livello assicurativo non so come va a finire...

    chi fa da se.....

    ciao

  • alexor
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 14 Novembre 2006, alle ore 15:11
    Sicuramente se l'avessi fatto farte da un prof . sarebbe stato meglio..ma voi avete provato mai quando avete finito i soldi e anche 3000 euro sono..troppi perche non ce ne sono piu??
    cosi è andata.. ho finito tutto...
    comunque tornando al mio problema vorrei sapere, per favore, se te luciano nell'arco dell'inverno carichi la caldaia tre volte ma dopo che ti si è scaricata di quanto??
    questo per capire se il mio calo di pressione è significativo oppure no..
    (mi si scarica di 0,25 ogni 3 /4 giorni)..
    scusate l'insistenza della mia domanda...ma puo entrarci qualcosa il discorso di avere 4 valvole di zona?
    non è che con la valvola di zona , dato che l'acqua non circola sempre da tutte le parti,si crea piu facilemente aria?
    scusate l'ignoranza
    grazie

  • luciano73
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 14 Novembre 2006, alle ore 15:47
    Ci mancherebbe! ognuno ha i suoi problemi e ognuno è giusto che guardi nelle proprie tasche!!

    la caldaia la "ricarico" o quando me lo ricordo o quando mi sveglio la mattina con la casa fredda....

    se consideri che la pressione a freddo dovrebbe essere 1,1 io la metto a 1,7 in modo che anche se in riscaldamento la pressione sale, non mi arriva a 3 e quindi non faccio intervenire la valvola di sicurezza.

    piu' l' impianto è complesso e grande, piu' saranno i problemi di aria che si verificheranno, a maggior ragione se la casa è su piu' livelli e diviso in piu' zone che non usi costantemente insieme.

    per esempio: se ci sono delle bolle d'aria in un settore che usi saltuariamente, quando lo userai metterai in circolo anche le bolle e quindi uscendo dal jolly, ti abbasseranno la pressione... ecosi via..

    poi andrebbe visto come hai fatto l'impianto...

    ciao

  • dendro
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 14 Novembre 2006, alle ore 18:47
    (mi si scarica di 0,25 ogni 3 /4 giorni)..
    scusate l'insistenza della mia domanda...ma puo entrarci qualcosa il discorso di avere 4 valvole di zona?
    non è che con la valvola di zona , dato che l'acqua non circola sempre da tutte le parti,si crea piu facilemente aria?
    La mia ipotesi dello scarico dalla valvola di sicurezza parte dal presupposto di una sovrapressione nell'impianto già in condizioni normali per un eventuale sottodimensionamento del vaso di esapione. Nel caso di un impianto che può essere parzializzato da valvole di zona (nel caso fossero a due vie) il circolatore della caldaia aumenta di molto la pressione nel circuito quando intervengono le valvole di zona.
    Onestamente 0,25 bar ogni 3/4 giorni mi sembrano un pò eccessivi per un semplice assestamento.
    Potresti fare questa prova: escludi le valvole di zona, mantieni bassa la temperatura di caldaia e vedi se la situazione cambia.
    ciao

  • alexor
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 14 Novembre 2006, alle ore 18:59
    Grazie delle risposte..
    in realta ho fato un po di confusione..
    cioe
    la pressione mi cala di 0,05 ogni 3/4 giorni, cioe da 1,4 mi passa a 1,35....
    pero questo calando è continuo..
    se aspetto 15 gg me la trovo calata di 0,25 ...
    che vuoi dire quando pensi ' a una sovrapressione nell'impianto già in condizioni normali per un eventuale sottodimensionamento del vaso di esapione' ?
    come fa ad avere sovrapressione in condizioni normali se io l'acqua la metto a 1.5?
    mi sa che non ci ho capito nulla..
    puoi poer favore spiegarti meglio?
    poi valvole di zona a due vie,..
    sono valvole che una volta ricevuto l'ok dal cronotemostatomettopno in corto contatto verso la caldaia per l'accensione della pompa e aprono fisicamente la mandata del riscaldamento..
    come sono??
    grazie

  • dendro
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 15 Novembre 2006, alle ore 13:18
    La pressione mi cala di 0,05 ogni 3/4 giorni, cioe da 1,4 mi passa a 1,35....
    pero questo calando è continuo..
    se aspetto 15 gg me la trovo calata di 0,25 ...ok

    che vuoi dire quando pensi ' a una sovrapressione nell'impianto già in condizioni normali per un eventuale sottodimensionamento del vaso di esapione' ?
    come fa ad avere sovrapressione in condizioni normali se io l'acqua la metto a 1.5?...1,5 a impianto freddo, l'aumento di temperatura porta un aumento di pressione compensato dal vaso di espansione: se il vaso non riesce a contenere il volume d'acqua espanso, interviene la valvola di sicurezza che scarica acqua.
    Tanto per dire; 500 litri di acqua che passano da 10 a 90 °C diventano 519 litri.

    poi valvole di zona a due vie,..
    sono valvole che una volta ricevuto l'ok dal cronotemostatomettopno in corto contatto verso la caldaia per l'accensione della pompa e aprono fisicamente la mandata del riscaldamento..
    come sono??vanno bene, se l'impianto è realizzato in modo da gestire le variazione di portata dovute all'esclusone di parte dell'impianto; soluzioni sono by-pass sui collettori, pompe a portata variable, ...
    ciao

  • alexor
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 15 Novembre 2006, alle ore 15:10
    Ciao grazie della risposta..
    ora ti chiedo una cosa , tanto per capire,..
    tu scrivi riguardo le valvole di zona che ho installato:

    vanno bene, se l'impianto è realizzato in modo da gestire le variazione di portata dovute all'esclusone di parte dell'impianto; soluzioni sono by-pass sui collettori, pompe a portata variable '

    ma le valvole di zona non fanno altro che interrompere un tubo dell'impianto (normalmente l'andata ) percui l'apertura o chiusuara della valvola stessa non dovrebbe provocare grossi sbalzi di pressione in quanto in realta l'impianto è sempre alla stessa pressione, e l'apertura della valvola non fa altro che far passare o meno l'acqua in un collettore
    ( è chiaro che io in un impianto a collettore di andata e ritorno se interrompo a monte del collettore l'andata interrompo il circolo di acqua in tutto quel collettore)
    non ho capito nulla?
    ho detto cose ...assurde..
    ( io l'impianto l'ho fatto cosi: parto con tubi da 22 metto un t all'andata e entro in un collettore gestito da valvola di zona, poi dal t riparto e faccio con lo stesso modo altra zona e cosi via ; il ritorno gira per tutta la casa con altrettanti t ad ogni collettore...ho fatto un troiaio?)

    grazie di tutto a tutti
    ciao

  • alexor
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 16 Novembre 2006, alle ore 07:48
    Per voi esperti..
    potete per favore darmi qualche chiarimento?
    ( in merito a quanto scritto sopra)
    grazie a tutti
    ciao

  • claudik
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 16 Novembre 2006, alle ore 09:22
    Chiudere una valvola implica ridurre di un po il passaggio di acqua per la pompa.

    e quando annaffi il giardino e stringi la parte finale del tubo che accade?

    in giardino l'acqua accellera, aumenta di pressione e arriva più lontano.

    in un impianto termo cambi un po i parametri di funzionamento...

  • alexor
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 16 Novembre 2006, alle ore 09:39
    Grazie della risposta..
    vero claudik..
    pero
    se lo fai con l'acqua del giardino lo fai con l'acqua che spinge, lo fai a rubinetto aperto
    nell'impianto di riscaldamento il rubinetto non è aperto e quindi la pressione dovrebbe essere sempre quella...
    io il chiudere e aprire una valvola di zona credevo fosse come chiudere semplicemente una mandata dell'impiano facendo si che l'acqua non circoli piu..
    la pressione dovrebbe rimanere costante perche in realta il tutto si chiude sul ritorno..( solo che non circola acqua su quel colletttore valvolato..)
    che dite?
    sto dicendo caz.....?
    grazie

  • dendro
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 16 Novembre 2006, alle ore 10:58
    Provo a spiegare.
    Immagina una pompa che alimenta tre collettori d'impianto uguali; la portata della pompa è 3 mc/h per cui circola 1 mc/h in ogni collettore
    Intercetta due collettori e uno lascialo aperto. In quello aperto la portata aumenta e aumentano anche le perdite di carico sul circuito (ricorda che la portata in un impianto ne determina le perdite di carico: maggiore portata = maggiori perdite di carico).
    Nel complesso la pompa si ritrova con minor portata e con maggior pressione.
    Se l'aumento i pressione è eccessivo interviene la valvola di sicurezza.

    E' più o meno chiaro ?

    ciao

  • alexor
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 16 Novembre 2006, alle ore 11:58
    Si
    grazie dendro..
    ora approfitto..
    ma allora non c'e modo di evitare questi carichi ?
    c'e pericolo che sbalzi presiione compromettano mio acorn?
    puo essere evitato il problema con accortezze costruttive dell'impianto che io da profano, naturalmente non so?
    e ultima cosa..(non mi uccidete..) io sono stato davanti la caldaia per circa 20 minuti e ho fatto accendere e chiudere varie zone..
    la pressione della caldaia rimaneva la stessa, a parte qualche spiffero all'apertra e chiusra della valvola ( il rumore della pompa cambiava , come andasse sotto sforzo..)
    comunque la pressione mi è arrivata max a 1,6..
    lascio stare tutto?
    grazie a tutti

  • dendro
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 16 Novembre 2006, alle ore 14:54
    Ma allora non c'e modo di evitare questi carichi ?
    c'e pericolo che sbalzi presiione compromettano mio acorn?
    puo essere evitato il problema con accortezze costruttive dell'impianto Si, si possono evitare con quanto suggerivo in un post precedente (by-pass, pompe a portata variabile,...); su queste pressioni (1 - 3 bar) i tubi Acorn sicuramente non subiscono danni; anche i giunti, se realizzati bene, tengono.
    io sono stato davanti la caldaia per circa 20 minuti e ho fatto accendere e chiudere varie zone..
    la pressione della caldaia rimaneva la stessa, a parte qualche spiffero all'apertra e chiusra della valvola ( il rumore della pompa cambiava , come andasse sotto sforzo..)
    comunque la pressione mi è arrivata max a 1,6.. se è arivata a 1,6 (partendo da valori intorno a 1,5 con impianto freddo) con acqua calda e nella peggiore situazione (tutte le zone intercettate in contemporanea) non è un problema di sovrapressione.

    Comuque potresti fare la prova che suggerivo: mantenere bassa la temperatura di caldaia (diciamo 50 °C); mantenere le valvole tutte aperte; a impianto caldo rilevare la pressione e, lasciando l'impianto così com'è, vedere se la pressione cala. Se rimane stabile il problema è da attribuire alle variazioni di carico, viceversa è probabile che si tratti di una perdita.
    ciao

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