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2005-12-05 09:51:54

Impianto radiante a pavimento o parete?


Soniap
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16 Novembre 2005 ore 06:51 9
Ciao a tutti,
devo ristrutturare casa e stò cercando di valutare l'idea di eseguire un impianto di riscaldamento a pannelli radianti, ma non so' se a pavimento o a parete (devo comunque rifare anche tutti i pavimenti).
Qualcuno mi sa dare informazioni relativamente al confronto di un sistema con l'altro a livello di resa, pregi e difetti?
Uno dei miei dubbi è: in un ambiente di circa 8 mt. x 5mt. con un soffitto di mt.3, è più adatto uno o l'atro sistema? Nel centro della stanza con un impianto a parete avrò una temperatura molto diversa dal resto dell'ambiente?
Grazie in anticipo. Sonia
  • soniap
    0
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    Mercoledì 16 Novembre 2005, alle ore 06:54
    Dimenticavo... non so se è importante...si tratta di una villetta singola su un unico piano (+ scantinato) in Lombardia. grazie ciao.

  • ecocomp
    0
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    Giovedì 17 Novembre 2005, alle ore 15:27
    Riguardo il confronto tra i due sistemi ti invio alcune mie considerazioni conseguenti ha una scelta analoga compiuta non piu? di due anni fa.

    1. Nella scelta fra i due sistemi è preferibile quella in cui non vi sia contatto fra il corpo e la zona riscaldata, non tutti sopportano di vivere una intera giornata con la temperatura del pavimento a 29 °C, quando all?esterno la temperatura e? a 0°C .

    2. La parete radiante impiega meno tubi del pavimento, puo? funzionare con temperature superficiali come il pavimento, senza pero?contatti con il corpo.

    3. La parete radiante scalda anche le zone comuni, come corpo scale, bagni, ecc; il pavimento no per cui si deve adottare altri sistemi quali radiatori, termoarredo, ecc che complicano lo schema dell?impianto.

    4. Le tubazioni a pavimento sono difficilmente rintracciabili e raggiungibili per ovvi motivi, viceversa la parete radiante ha normalmente la tubazione posta 1 cm. sotto l?intonaco per cui e? facilmente ispezionabile, senza creare disagi e costi dovuti al sollevamento di un pavimento.

    5. La parete radiante raggiunge la temperatura voluta nell?ambiente piu? velocemente rispetto al pavimento, in quanto il calore viene immesso direttamente nelle pareti, ad altezza d?uomo: le pareti sono la struttura principale di un locale. In definitiva il pavimento radiante deve come risultato finale scaldare anche le pareti se si vuole raggiungere le condizioni di comfort???. tanto vale scaldarle direttamente.

    6. In genere nelle pareti radianti e? diffuso l?impiego di tubazioni in rame, anziche? in plastica come per il pavimento, anche questo e? un dettaglio a mio parere favorevole alla parete radiante.

    7. Infine ci sono sistemi a parete radiante particolari come il www.sistemaecotermo.it, che prevede poche tubazioni poste solo sui muri perimetrali, percio? poco invasivi, che oltre a riscaldare gli ambienti hanno anche una funzione di deumidificare i muri, contrastando la risalita dell?umidita? per capillarita? dal terreno, questo e? interessante nelle ristrutturazioni specie dei locali posti a piano terra.

    8. All?epoca ho confrontato anche i prezzi di installazione che sono sostanzialmente identici, fra i due sistemi mentre e? sostanziale il risparmio riguardo al minor combustibile bruciato rispetto a un sistema convettivo a radiatori.

    9. Riguardo all?ambiente di 8 mt. x 5 mt. con soffitto di 3 mt. il progettista deve sviluppare il calcolo delle dispersioni e conseguentemente determinare la quantita? di tubo riscaldante da porre in opera. Probabilmente in questo caso le tubazioni interesseranno piu? di 1 parete. Una volta che l?impianto e? a regime la temperatura nel locale e? identica in tutti i punti. Ho avuto modo di visitare una chiesa a Monza con questo sistema, con una distanza fra i muri di 12-14 mt. e la temperatura era uniforme.

    Per il momento non rammento altre argomentazioni, spero ti possono essere utili per la tua decisione??. saluti

  • dendro
    0
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    Giovedì 17 Novembre 2005, alle ore 16:02
    Vi mando le mie considerazioni circa il riscaldamento a bassa temperatura. Ritengo migliore il sistema a pavimento in quanto:

    - il pavimento viene riscaldato a circa 29 °C, quindi rispetto al corpo (37 °C) è tiepido e fa più piacere camminare su un pavimento tiepido che su uno gelato (in paticolare per i bagni o dove si cammina scalzi);

    - è più sicuro un tubo annegato nel massetto del pavimento piuttosto che a 1 cm sotto l'intonaco: in quest'ultimo o caso è problematico piantare un chiodo per un quadro o mettere un pensile o anche solo gli accessori di un bagno ! (si rischia di forare il tubo);

    - modificare/spostare un muro interno è molto difficoltoso con l'impianto a parete;

    - la parete riscalda i due lati degli ambienti: non si riescono a gestire due locali con temperature diverse e si rischia di scaldare un vano scale inutilmente; il pavimento riscalda solo il locale in cui è posato non quello sottostante in quanto sotto i tubi si pone l'isolante;

    - per gli impianti l'ideale sono i tubi in materiale plastico con barriera antiossigeno assolutamenti lisci all'interno per evitare bolle d'aria o depositi di minerali che pregiudicano il funzionamento dell'impianto: la garanzia contro rotture è di norma 10 anni;

    - nei locali in cui sono presenti mobili fissi (tipo cucina) si evitano i tubi sotto i mobili e si mettono più ravvicinati nelle sole aree sgombre ed in particolare verso le pareti esterne: in questo modo si raggiunge uniformità di temperatura;

    - con l'impianto a parete se viene messo un mobile di un certo ingombro (tipo libreria) la parete non scalda più !

    - per l'impianto a pavimento necessitano almeno 9-10 cm tra soletta e piano finito (non sempre ci sono);

    Come si vede la mia tesi è diametralemente opposta a quella di Ecocomp ! In ogni caso la resa, e soprattutto il confort di questi sistemi (pavimento o parete) rispetto ai tradizionali a radiatori o peggio ad aria calda, è notevole.
    Ultima info: a grandi linee il costo per un pavimento radiante si può stimare in 45 ?/mq di superficie riscaldata.
    Saluti

  • ecocomp
    0
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    Domenica 20 Novembre 2005, alle ore 12:04
    Caro Dendro, ti ringrazio dell'intervento che porta un ulteriore contributo alla discussione, vorrei però aggiungere alcuni commenti riguardo i punti da te segnalati, ossia:

    Dendro dice:
    -il pavimento viene riscaldato a circa 29 °C, quindi rispetto al corpo (37 °C) è tiepido e fa più piacere camminare su un pavimento tiepido che su uno gelato

    Questo è comprensibile per un ragazzo che sta in casa a piedi nudi, ma tutti gli altri ....... calzano scarpe o ciabatte, credimi ho avuto testimonianze di persone, specie se anziane con qualche problemino di circolazione che non sopportano avere gli arti inferiori a temperature elevate, 29°C è ben superiore ai 20°C dell'aria ambiente.

    Dendro dice:
    - è più sicuro un tubo annegato nel massetto del pavimento piuttosto che a 1 cm sotto l'intonaco: in quest'ultimo o caso è problematico piantare un chiodo per un quadro o mettere un pensile o anche solo gli accessori di un bagno ! (si rischia di forare il tubo);

    Il sistema precedentemente segnalato "Sistema Ecotermo" si differenzia dai sistemi a parete normalmente conosciuti (a serpentine ubicate a tutta altezza della parete),perché utilizza tubi riscaldanti che corrono linearmente lungo la parete perimetrale, ad una altezza dal pavimento che non supera quella di un davanzale, sopra a tale altezza puoi forare la parete secondo le tue necessità (quadri, mensole, etc..) Nei bagni le tubazioni sono limitate al muro perimetrale quasi mai interessato agli apparecchi sanitari, mentre è consigliabile l'installazione di uno scalda-salvietta, oltremodo piacevole per chi desidera asciugarsi con salviette sempre calde e asciutte.

    Dendro dice:

    - modificare/spostare un muro interno è molto difficoltoso con l'impianto a parete

    Le tubazioni corrono solo sulle pareti perimetrali, le pareti interne sono libere, possono essere spostate senza vincoli

    Dendro dice:
    - la parete riscalda i due lati degli ambienti: non si riescono a gestire due locali con temperature diverse e si rischia di scaldare un vano scale inutilmente; il pavimento riscalda solo il locale in cui è posato non quello sottostante in quanto sotto i tubi si pone l'isolante;

    Non è così, ogni locale ha un proprio circuito comandato da un termostato che mantiene la temperatura all?interno desiderata.
    Nel mio precedente intervento mi riferivo alle zone comuni e ai corpi scala, quando questi sono all?interno dell?abitazione, caso della abitazione unifamiliare, in questo caso è necessario riscaldare anche queste zone che sono parte integrante dell?abitazione.

    Dendro dice:
    - per gli impianti l'ideale sono i tubi in materiale plastico con barriera antiossigeno assolutamenti lisci all'interno per evitare bolle d'aria o depositi di minerali che pregiudicano il funzionamento dell'impianto: la garanzia contro rotture è di norma 10 anni;

    Scusami, ma per questo punto non sono d?accordo.
    Agli inizi le tubazioni in plastica hanno portato grossi guai alle caldaie perché non erano impermeabili all?ossigeno. Dopo di che le ditte produttrici sono corse ai ripari, costruendo il tubo multistrato, con una anima all?interno in alluminio, proprio per evitare questo inconveniente, con risultati non certi. Credo che sia questa ultima soluzione a cui fai riferimento nel tuo intervento.

    A mio avviso è preferibile l?impiego di tubi in rame, per i seguenti motivi:

    Il rame è un metallo nobile, perfetto, sempre impiegato negli impianti, duraturo, esistono manufatti in rame datati 2000 anni e perfettamente conservati ad oggi.

    Inoltre a vantaggio del rame si possono sottolineare i seguenti punti:

    -La conducibilità termica è superiore 1000 volte al tubo in plastica, ossia : 390 W/m°C anziché 0,35 W/m°C della plastica.

    -La rugosità assoluta del tubo in rame è 0,0015 mm, anziché 0,007 mm. del tubo in plastica , ossia 5 volte più piccola.

    -Il rame è riciclabile al 100%, la plastica no, e richiede alti costi per il suo smaltimento.

    _Il rame ha un ottimo comportamento con i materiali da costruzione (calce, cemento,etc) vedere ?Il Manuale del tubo in rame? edito
    dall?Istituto Italiano del Rame.

    Per questi motivi penso sia preferibile l?impiego del rame, che non è certo una esclusiva della parete radiante, ma può essere impiegato anche nei pavimenti radianti.

    Dendro dice:

    - con l'impianto a parete se viene messo un mobile di un certo ingombro (tipo libreria) la parete non scalda più !

    Questo può essere vero per i sistemi che introducano nei muri delle serpentine prefabbricate, che occupano uno spazio ben definito (2-3 mq.) a tutta altezza, ma non al sistema a cui ho fatto precedentemente riferimento , che prevede di collocare le tubazioni lineari solo sui muri perimetrali, ad una altezza non superiore a quella del davanzale, senza porre vincoli all?arredamento degli ambienti.

    Dendro dice:
    - per l'impianto a pavimento necessitano almeno 9-10 cm tra soletta e piano finito (non sempre ci sono);

    Sono d?accordo, infatti dove non è disponibile questo spazio, non è possibile proporre il pavimento radiante, (soppalchi, solette in legno, etc.)

    Scusatemi per la lunghezza dell?intervento, ma gli argomenti erano parecchi?..saluti a tutti

  • dendro
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 21 Novembre 2005, alle ore 15:55
    Ciao Ecocomp, assodato che comunque sia la distribuzione del calore (pavimento o parete) è cmq sempre meglio che non il tradizionale radiatore o peggio ventilconvettore, aggiungo che:

    - la trasmissione del calore in questi impianti avviene in larga parte mediante irraggiamento verso i corpi riceventi quindi non viene scaldata l'aria: ne consegue che l'aria, a livello pavimento, non sarà mai a 29 °C ma a temperature molto inferiori (in effetti per garantire un confort adeguato nei locali in genere è sufficiente tarare il termostato a 18 - 19 °C e non a 20 - 21 °C);

    - il problema che tu segnali era tipico dei vecchi impianti a pavimento con tubazione metallica con elevati interassi tra i tubi e conseguente elevata temperatra di mandata acqua (anche 50 - 60 °C);

    - devi isolare molto bene il muro perimetrale per evitare di scaldare il mondo fuori ! (in fase di costruzione è possibile, ma in fase di ristrutturazione è difficoltoso);

    - dispersioni: in un'appartamento di medie dimensioni posto sotto o sopra locali non riscaldati o sottotetti freddi, scaldi i locali perimetrali ma in centro ? il soffitto / pavimento disperde e potresti avere basse temperature;

    - tubi: escludo i multistrato con anima in alluminio, parlavo di tubi PEX con barriera antiossigeno; costano la metà di quelli in rame (su 150 mq di casa risparmi a grosso modo 1500 ?); il maggior assorbimento della pompa dovuto alla rugosità è trascurabile; la posa è decisamente più semplice e quindi economica; concordo sulla conducibilità ma ritengo (sarebbe da verificare sperimentalmente) che con il rame, molto più "disperdente" potresti avere elevata disomogeneità di temperatura tra inizio e fine linea con possibili disomogeneità a livello di temperatura ambiente;

    - mobili: la mia cucina ha due pareti perimetrali: su una ci sono tutti mobili sull'altra una porta-finestra da 1,5 m: come la scaldo sta cucina ? (non cambia per il locale amadi dove ho una parete intera di armadi);

    - infine, mi rendo conto che con un nick tipo Ecocomp, preferisci il rame alla plasticaccia !!! però già con l'impianto a bassa temperatura diamo una bella mano all'ambiente !!!

    ciao

    P.S. l'ultima nota, ovviamente, è da intendere come complimento!

  • red_diamond
    0
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    Venerdì 2 Dicembre 2005, alle ore 17:56
    Ciao a tutti,
    è la prima volta che intervengo in questo forum, anche se è da un po' di tempo che vi leggo... dato che sono molto interessato al discorso riscaldamento visto che fra un po' dovrò scegliere.

    A me personalmente mi attira molto il riscaldamento a parete, soprattutto perché quello a pavimento non è molto consigliabile se associato al parquet.

    Quindi girando un po' in internet ho trovato una ditta (la Calor Eco SRL di Milano) che proponeva, a mio modesto parere, una soluzione molto interessante dato che non prevede l'utilizzo di pannelli prefabbricati con un sacco di tubi.
    In ogni caso ho un po' di dubbi.

    In questo forum (mi sono letto quasi tutti i post riguardanti il riscaldamento) ho spesso trovato gli interventi di ECOCOMP" (ciao Ecocomp) che sponsorizza e difende a spada tratta il riscaldamento a parete e critica quello a pavimento (e anche gli altri) e suggerisce, quasi sempre di visitare un sito "http://www.sistemaecotermo.it" di un'azienda che installa riscaldamenti a parete: la Calor Eco S.R.L. di Milano.

    Ora il dubbio mi nasce spontaneo.... Ma tu ECOCOMP, sei il proprietario o il figlio del proprietario o un dipendente della ditta in questione?

    Sai... te lo chiedo in maniera diretta ed esplicita perché vorrei una risposta chiara e sincera. Non vedo niente di male se così fosse (tanta altra gente lo fa), anzi è un modo per diffondere e far conoscere soluzioni e aziende magari anche buone, e comunque è un modo per mettere a disposizione degli altri le proprie conoscenze (da quanto scrivevi in un post sei un progettista).
    Il problema è che dovresti metterlo in chiaro, perché ovviamente chi legge può valutare in maniera più chiara quello che tu scrivi. Al contrario sarebbe scorretto perché una sorta di pubblicità (ripeto lecita) passerebbe come un consiglio gratuito. Capisci che c'è un po' di differenza nel messaggio che viene recepito.

    Tutto questo perché mi piacerebbe discutere nel forum, ma soprattutto con te, che ti dimostri molto esperto, proprio del sistema di riscaldamento a parete della Calor Eco, che come detto inizialmente mi interessa molto. Ma gradirei sapere per quale motivo (tuo personale) lo sponsorizzi così tanto. Non cambierebbe le cose anche se tu fossi il titolare dell'azienda, ti riempirei di domande in ogni caso, però è giusto per me, come anche per gli altri lettori, che tu chiarisca la tua posizione.

    Ciao

  • gigi0
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Domenica 4 Dicembre 2005, alle ore 15:08
    Anch'io ho avuto lo stesso dubbio!

    Le informazioni fornite sia da ecocomp. che da dendro sono comunque utili e motivo di riflessione e di dibattito, quindi ben vengano.

    Se ecocomp stesse facendo pubblicità ad un suo prodotto, sarebbe comunque benvenuto, ma dovrebbe essere richiamato al rispetto delle regole di qualsiasi forum: la pubblicità potresti farla sulle pagine di LAVORINCASA.

    Ritengo interessante il sistema di riscaldamento a parete e mi piace per la semplicità quello indicato da ecocomp, ma mi sorge spontanea una domanda: come possa costare tanto?

    Ciao.

    Gigi

  • ecocomp
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Domenica 4 Dicembre 2005, alle ore 18:20
    Caro Red_diamont, per tua tranquillità ti confermo che la mia professione è quella di progettista e consulente di impianti tecnologici; nello sviluppo della mia attività ho avuto modo di affrontare e proporre varie metologie impiantistiche solo ed esclusivamente perché mi avevano convinto, dopo una attenta analisi dei vantaggi e degli svantaggi e della loro applicazione caso per caso. Anche il sistema da me segnalato nel precedente intervento rientra perfettamente in questo tipo di confronto, senza eccezione, non so cosa altro aggiungere al riguardo....
    Ritengo invece interessante il confronto fra i vari sistemi come è avvenuto con Dendro per mettere in evidenza pregi e difetti di ciascun sistema. Comunque ben venuto alla discussione?.
    Riguardo al sistema da te citato ti segnalo alcuni siti che parlono di questo , a cui forse vale la pena di farci una visita?..saluti a tutti.

    www.edilio.it/news/edilionews. asp?tab=Notizie&cod=10882 - 44k
    www.premioinnovazione.legambiente.org/ edizioni/2003/schede/33.html - 12k
    www.edilizia.blog.excite.it/permalink/349202 - 25k
    www.mappabioedilizia.it/article5394.htm - 25k
    www.webcda.it/all/doc/upl/s1/convegno%20Aicarr.pdf

    Dimenticavo, il sistema è totalmente differente rispetto agli altri sistemi a parete (serpentine) che in qualche modo lo si deve identificare con il proprio nome, anche per differenziare il sistema dagli altri....come in passato accadde ad un famoso materasso...

  • red_diamond
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 5 Dicembre 2005, alle ore 09:51
    Come vedi il dubbio non era venuto solo a me.... comunque sei libero di fare e di dire quello che vuoi, nessuno ti metterà alla gogna.
    Allora, visto che tu confermi di non aver niente a che spartire con l'azienda in questione, significa che il sistema da loro proposto lo conosci molto bene, che ti convince più che molto e che per te è il nonplusultra (si scrive così??).
    Anche a me, come a gigi0, mi aveva colpito soprattutto per la semplicità e per la "banalità" della soluzione. Cosa può essere meglio di 3 o 4 tubi di rame nel muro? Tanto ci sarebbero comunque quelli degli altri impianti.

    Però mi sembra di avere capito che l'acqua circola a temperature medie (40°C - 50°C) e non a temperature basse come negli altri impianti. Ma allora non è un sistema che consuma di più rispetto agli altri sistemi radianti? Oltretutto so che le caldaie a condensazione funzionano bene fino a 50° circa; quindi non è un po' al limite. E poi con quella temperatura non si rischia la formazione di crepe nell'intonaco, ma soprattutto nelle piastrelle di bagni o cucine?
    Come è possibile che un impianto di soli 3 tubi nel muro esterno riesca a scaldare quanto altri sistemi a parete con tante serpentine o a pavimento con decine di metri di tubo? Non si rischia di ricreare semplicemente un grande termosifone immurato?
    Infine ultima domanda (per ora ) Ma quanto costa questo sistema di riscaldamento?
    ma mi sorge spontanea una domanda: come possa costare tanto?

    Avete qualche elemento di riferimento con altri sistemi?

    L'avevo detto che dovevo fare un sacco di domande a riguardo...

    Ciao

    Red

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