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2018-01-04 23:22:04

Impianto di raffreddamento a pavimento


Motel conn
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03 Luglio 2007 ore 10:21 24
Qualcuno l'ha installato e sa dirmi se da problemi e se funziona bene con poca spesa?????
  • anonymous
    0
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    Martedì 3 Luglio 2007, alle ore 10:37
    Il raffrescamento a pavimento è difficile da gestire per via della propensione a creare condensa superficiale.
    La sua caratteristica di eliminare i moti convettivi dell'aria, molto apprezzata in inverno, è deleteria in estate.
    Se hai la possibilità di scelta opta per un sistema ad aria.

  • motel conn
    0
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    Martedì 3 Luglio 2007, alle ore 10:54
    Cioe'?????

  • anonymous
    0
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    Martedì 3 Luglio 2007, alle ore 11:00
    E' una cagata!

  • motel conn
    0
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    Martedì 3 Luglio 2007, alle ore 11:04
    Molto piu' chiaro

    grazie

  • archibagno.it
    0
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    Martedì 3 Luglio 2007, alle ore 12:55
    DOTTING, non ho parole...

    In pratica ti conviene utilizzare il classico split, molto più efficace ed economico, inoltre se lo acquisti in pompa di calore, nei periodi intermedi, ti può essere di aiuto come riscaldamento...

  • the manager
    0
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    Martedì 3 Luglio 2007, alle ore 13:18
    Confermo !
    Innanzitutto la sensazione che si prova in una casa raffrescata con il sistema a pavimento, e' tipo "cantina"; e poi esiste il concreto rischio di rompersi l'osso del collo perche' si forma una patina umidiccia sul pavimento che favorisce gli incontri con il pavimento.

  • archibagno.it
    0
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    Martedì 3 Luglio 2007, alle ore 13:29
    Bisogna utilizzare una unità di trattamento dell'aria per ovviare, ma il costo è notevole, ecco perché conviene utilizzare il classico split...

    Poi se uno ha le possibilità economiche...

  • ancol
    0
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    Martedì 3 Luglio 2007, alle ore 13:52
    Ciao a tutti. Ho consultato parecchio questo forum ed ora, per la prima volta (spero correttamente), mi permetto di intervenire. Sono estremamente interessato alle argomentazioni relative a riscaldamento e raffrescamento a pavimento in quanto, a breve, avro' un incontro con l'idraulico che sta realizzando l'impianto della mia nuova casa in costruzione e, ovviamente, vorra' sapere quali saranno i miei orientamenti.
    Sono sicuro dell'impianto di riscaldamento ma nutro ancora qualche dubbio circa il raffrescamento.
    Un deumidificatore (non considerando il costo) risolve veramente i problemi di eventuale condensa?
    Risolti questi problemi il sistema e' efficace e valido?

    Dotting ha "massacrato" il sistema in questo topic ma, precedentemente, avevo trovato una sua risposta differente sullo stesso argomento (si parlava anche di deumidificatore, se non vado errato, e di assenza di impianto refrigerante).

    Non vorrei fare una spesa inutile ed onerosa.

    Grazie mille per qualsiasi suggerimento e/o apporto basato su esperienze personali.

  • anonymous
    0
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    Martedì 3 Luglio 2007, alle ore 16:29
    Forse ti riferisci al fatto che se uno ha un sistema di riscaldamento a pavimento, in estate può sfruttare le tubazioni per farvi transitare l'acqua fredda di rete prima che arrivi all'utilizzatore.
    E' un apporto molto basso però è piacevole avere il pavimento fresco, non freddo bada bene, anche in questi giorni che qui in Sardegna si sono toccati i 40°, adesso 17.20 siamo a 35°, la temperatura del pavimento è di 24,2°C, la temperatura ambiente ad un metro da terra è di 25,8°C.
    Mediamente la temperatura dell'acqua di rete è sui 17-18° e l'unico vero innalzamento di temperatura lo avverto al mattino dopo che l'acqua è rimasta ferma tutta la notte raggiunge i 22-23°C.
    Però basta farla scorrere un pò e riacquista una temperatura accettabile.
    Come ho detto nei post che avrai letto, anni fa ho tentato più volte dietro insistenza dei clienti ad installare dei chiller per la produzione di acqua fredda, da inviare nelle tubazioni radianti in estate, ma ho sempre avuto problemi di condensa.
    Può darsi che i sistemi di regolazione siano diventati più reattivi, sono installazioni di circa dieci anni fa, però comunque la sensazione di "cantina" te la ritrovi comunque.

  • ancol
    0
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    Mercoledì 4 Luglio 2007, alle ore 06:58
    Innanzi tutto ringrazio Dotting per la cortese ed immediata risposta e confermo che mi riferivo all'installazione di un chiller per il raffreddamento dell'acqua.

    A questo punto chiedo cortesemente se qualcuno ha informazioni o risultanze più recenti circa l'installazione, la resa e le eventuali problematiche legate a questo tipo raffrescamento "forzato".

    Grazie in anticipo e buona giornata.

  • emmeti
    0
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    Giovedì 5 Luglio 2007, alle ore 12:44
    Forse ti riferisci al fatto che se uno ha un sistema di riscaldamento a pavimento, in estate può sfruttare le tubazioni per farvi transitare l'acqua fredda di rete prima che arrivi all'utilizzatore.
    E' un apporto molto basso però è piacevole avere il pavimento fresco, non freddo bada bene, anche in questi giorni che qui in Sardegna si sono toccati i 40°, adesso 17.20 siamo a 35°, la temperatura del pavimento è di 24,2°C, la temperatura ambiente ad un metro da terra è di 25,8°C.
    Mediamente la temperatura dell'acqua di rete è sui 17-18° e l'unico vero innalzamento di temperatura lo avverto al mattino dopo che l'acqua è rimasta ferma tutta la notte raggiunge i 22-23°C.
    Ciao, Dotting!
    Quindi vediamo se ho capito In sintesi: se uno si dota di un impianto di riscaldamento a pavimento conviene fare in modo che l'acqua che arriva ai bagni e alla cucina passi nei tubi dell'impianto radiante. Sono un pò confusa, ma l'impianto radiante non è chiuso??? Bisogna fargli un bypass?? Ma ci fai passare anche l'acqua potabile???
    2 domanda: Alla fine hai ben 10.8 gradi in meno al pavimento, 9.2 all'aria, mica è poco, soprattutto se risulta essere gratis! Come sensazione fisica, percepisci più fresco? Ma tu, se non sbaglio avevi il sistema di raffreddamento/riscaldamento facendo passare tubazioni di aria nei granchi, forse è anche quello che abbassa la t?
    Volendo anche deumidificare che sistema si potrebbe usare?
    Tra l'altro credo che probabilmente da me l'acqua è più fredda di 17-18° (controllero', comunque) Almeno, nella fontana del paese l'acqua è ghiacciata (e vero che scorre in continuazione!)
    Ciao

  • anonymous
    0
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    Giovedì 5 Luglio 2007, alle ore 14:09
    Uno immagina che l'impianto radiante a pavimento sia fatto in modo speciale.
    Sono normalissimi tubi per acqua in materiale plastico o in rame, esattamente identici a quelli che vengono usati per l'acqua che si beve e si usa normalmente in casa, tanto per capirci.
    Per poter far passare l'acqua fredda nelle tubazioni del pavimento basta creare un bypass per la pompa di circolazione invernale, foto:
    http://web.tiscali.it/risparmio_energetico/estiva.jpg
    http://web.tiscali.it/risparmio_energet ... ernale.jpg

    In effetti oltre a questo piccolo accorgimento io utilizzo in estate l'aria a cui una pompa di calore per la produzione di tutta l'acqua calda domestica, ha sottratto calore.
    Il vespaio aerato è il mezzo attraverso il quale quest'aria raffrescata viene poi immessa in casa attraverso delle canalizzazioni verticali.
    Come ho detto in un altro intervento, più acqua calda utilizzo più mi raffresco, gratis!!!

  • emmeti
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 5 Luglio 2007, alle ore 14:32
    Ok quindi posso farci passare l'acqua, potabile compresa.
    In effetti oltre a questo piccolo accorgimento io utilizzo in estate l'aria a cui una pompa di calore per la produzione di tutta l'acqua calda domestica, ha sottratto calore.
    Ahhh Ecco! Quindi i 9 gradi in meno provengono anche da questo sistema, non sono solo farina del sacco del pavimento radiante! Sarebbe stato troppo bello
    Chissà quanto si ottiene senza avere il tuo sistema ma solo l'acqua fredda che circola. Qualcuno ha esperienza? E la sola deumidificazione? Nessuno ha messo pavimento radiante senza chiller + deumidificatore?
    Ciao e grazie

  • ancol
    0
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    Venerdì 6 Luglio 2007, alle ore 07:02
    Sono molto interessato alla risposta che darete ad EmmeTi e, per completezza di informazione, riformulo anche la mia domanda.

    Qualcuno ha esperienza o suggerimenti per raffrescamanto radiante anche con chiller?
    In questo modo avremo un quadro completo ed esaustivo.

    Ciao e grazie.

  • anonymous
    0
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    Martedì 10 Luglio 2007, alle ore 13:22
    Ciao a tutti
    il raffrescamento radiante degli ambienti (a pavimento o a soffitto) si utilizza per assorbire il calore sensibile. Il calore latente (umidità) deve essere eliminato tramite batterie bagnate attraverso le quali viene fatta passare l'aria, di solito primaria. La temperatura dell'acqua che percorre i tubi radianti deve essere superiore al punto di rugiada, altrimenti il pavimento (o soffitto) condensa l'umidità dell'ambiente. Il chiller produce acqua refrigerata a temperature standard (7/12) e dal serbatoio si diparte una linea dotata di valvole miscelatrice atta a mantenere l'acqua refrigerata intorno ai 14 gradi per inviarla nel sistema radiante. Un'altra linea di acqua refrigerata va alla stazione di trattamento aria che provvede al reffreddamento e alla deumidificazione dell'aria primaria (esterna). Di solito la temperatura di mandata dell'aria primaria viene regolata tramite una sonda a punto fisso che permette di immettere negli ambienti l'aria trattata alla temperatura desiderata. L'aria viziata viene espulsa all'esterno, dopo aver attraversato un recuperatore di calore che permette un pre raffreddamento dell'aria esterna con conseguente risparmio energetico. Al contrario del riscaldamento, molto semplice e funzionale, il raffrescamento radiante viene riservato, a causa degli elevati costi di impianto, alle grandi utenze. Nulla vieta di utilizzarlo al posto di uno split, certamente meno confortevole, però ho visto split in vendita a 180 euro ... saluti a tutti tennison

  • anonymous
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 10 Luglio 2007, alle ore 13:56
    Ti ringrazio, un intervento mirato e veramente esaustivo.
    Benvenuto

  • archibagno.it
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 10 Luglio 2007, alle ore 22:43
    E' veramente un dispiacere, trovare persone preparate ma disoccupate...

  • ancol
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 11 Luglio 2007, alle ore 06:53
    Ringrazio molto Tennison per il suo intervento.
    Si deduce, quindi, che per un appartamento il "gioco non vale la candela"!

    Grazie ancora e buona giornata a tutti.

  • anonymous
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 11 Luglio 2007, alle ore 09:55
    Ciao! cosa significa "il gioco non vale la candela"? Dipende da ciò che uno vuole fare o, soprattutto, vuole investire per il suo personale comfort. Se andiamo a risparmio, certamente la soluzione non è ottimale, come del resto non è ottimale a mio parere l'installazione dello splittino, la peggiore che possa esistere al mondo. D'altra parte la climatizzazione estiva è certamente un genere di lusso, del quale puoi fare serenamente a meno, al contrario del riscaldamento che è diventato da tempo genere di prima necessità. Tutto è relativo, diceva Einstein; dipende dalle tue scale di valori, da quanto reputi giusto spendere per star bene e per avere una bella casa. Il massimo del malessere comunque è lo split parete, che io considero valido solamente quando installato da persone poco abbienti colpite da malattie debilitanti; sopravvivere al grande caldo senza soffrire tanto a volte giustifica il mezzo usato. Io però ho finito da anni la mia crociata; ultimamente ho accontentato tutti, montando serenamente split parete (magari monosplit inverter con bellissimo display colorato e pieno di numeretti, blasonato e costosissimo) a chi me lo chiedeva, senza più dare consigli vani. E li ho montati pure nel corridoio di un appartamento di sei stanze, seguendo la teoria che dice "l'asino va legato dove vuole il padrone". Cliente contento, io contento. Intervento troppo lungo, ci aggiorniamo. Tennison

  • ancol
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 11 Luglio 2007, alle ore 14:54
    Ciao Tennison.
    E' necessaria una breve premessa.
    A prescindere dai sacrifici necessari (che tutti o quasi sono costretti a fare ed io non faccio eccezione) per cercare di costruirsi la casa "ideale", voglio capire se valga veramente la pena di affrontare anche questo genere di sacrificio extra.
    Sono ben disposto ad affrontarlo ma vorrei essere abbastanza certo di investire correttamente.
    Non amo l'aria condizionata ma, ahimè, soffro il caldo terribilmente; potrei dire che "sudo quando penso"! Quindi, per me, la climatizzazione estiva è meno "genere di lusso" rispetto a quella invernale (paradosso).
    Ho "spulciato" tutto il forum e mi sono convinto per il riscaldamento radiante; non ho trovato granchè sul raffrescamento (come puoi notare ho una certa predisposizione a "investire per il mio personale comfort" per citarti ). Accolgo tutti i suggerimenti professionali e personali che potrai darmi!

    Forse sono stato troppo conciso nella precedente risposta e/o forse ho mal interpretato alcune tue affermazioni. A parer mio traspariva il seguente concetto: "... raffrescamento radiante - oneroso ma ottimo se usato costantemente ed in ambienti molto vissuti ..." o, forse, è quello che erroneamente ho interpretato.
    Ma, se mi consenti, credo di non aver interpretato poi così male. Mi spiego meglio.
    Al pari del riscaldamento radiante anche il raffrescamento avrà tempi molto lunghi di raggiungimento della temperatuta ideale e, quindi, darà il suo meglio se impiegato in modo costante per tutto il periodo estivo e, ovviamente, 24 ore su 24. (Correggimi se sbaglio).
    Gli split, che anch'io non adoro, ti consentono un utilizzo "spot" e mirato alla necessità temporanea.
    A questo punto seguono le affermazioni, le considerazioni e le domande del caso.
    Presumo che, creando l'impianto per il riscaldamento radiante, la predisposizione anche per il raffrescamento (chiller e materiale necessario) risulti meno onerosa di un'installazione completa di split e motori esterni. (presumo)
    Sicuramente i motori enormi sui terrazzini non sono certo adorabili!!!
    Il costo per il funzionamento del raffrescamento? (non ne ho la più pallida idea)
    La manutenzione necessaria? (anche in termini di costi)
    Quali accorgimenti sono necessari sia ali vello di installazione che di utilizzo?
    Spero di essere stato comprensibile.
    Alla prossima per gli ulteriori approfondimenti (si sta trasformando in un bigino della Divina Commedia!) e grazie mille ancora.

  • anonymous
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 11 Luglio 2007, alle ore 19:24
    L'impianto di raffrescamento a pavimento toglie il calore sensibile con ottimo confort; non occupa spazio e di per sè non da grandi problemi di manutenzione, visto che si utilizza anche per il riscaldamento. il fatto è che devi togliere l'umidità dell'ambiente con altre macchine per cui o ci metti un trattamento aria primaria totale con estrazione leggermente minore per tenere gli ambienti in sovrapressione o senno utilizzi macchine tradizionali per togliere l'umidità. a quel punto tanto vale metterci uno split negli ambienti che più utilizzi, in camera, o in sala, o in cucina, bagni esclusi. il chiller in se deve avere la potenzialità totale necessaria (sensibile + latente) ad abbattere i carichi localizzati, le dispersioni e il volume dell'aria primaria (detratto lo scambio del recuperatore, sia d'estate sia d'inverno). D'altra parte il chiller stesso, se a pompa di calore, se calcolato esattamente per produrre acqua calda, può essere serenamente utilizzato d'inverno per riscaldare il circuito a pavimento e per produrre acqua calda sanitaria tutto l'anno. I canali di mandata e aspirazione aria devono essere inserito negli ambienti (questione di spazi) e devono essere dimensionati in modo che l'aria non dia fastidio. A mio parere l'impianto ideale è composto da un chiller a pompa di calore da abbinare al pavimento e alla stazione di trattamento aria; un recuperatore di calore a flusso incrociato per il risparmio energetico; una serie di canali di mandata e ripresa aria (con presa d'aria in copertura). Con ciò avresti un ottimo confort e un totale ricambio dell'aria (circa 10 volumi/ora) negli ambienti. i costi? boh, forse il raffrescamento costa quanto il riscaldamento; la manutenzione di un chiller ti costa poco piu della manutenzione di due o tre split. dipende dalla misura dell'appartamento, se è grande riesci a metterci una macchina trifase che, se usata tutto l'anno, conviene sicuramente. per quanto riguarda l'inerzia, da manuale l'impianto dovrebbe restare in funzione 24/24 pero per esperienza è sufficiente accenderlo la mattina presto e spegnerlo la sera. ciao

  • ancol
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 16 Luglio 2007, alle ore 07:30
    Ciao Tennison.
    Grazie mille per la risposta e per i suggerimenti.
    Sei stato gentilissimo. Ora ho sicuramente elementi in più per valutare il "da farsi".
    Grazie ancora e buona giornata.

  • macs85
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 27 Dicembre 2017, alle ore 17:20
    Salve a tutti,
    Sono nuovo del forum e mi sono registrato appositamente per questo argomento.
    Sto mettendo un impianto di riscaldamento/raffrescamento a pavimento per un immobile di circa 115 mq.
    Il generatore sarà una pompadi calore aria/acqua ed il volume d'aria totale sarà di circa 400 mc.
    Il mio tecnico ovviamnete mi ha detto che in caso di raffrescamento va previsto un deumidificatore che operi a 1 volume/ora.
    Io avrei trovato però una super offerta per un deumidificatore a soffitto che mi operebbe 0,5 volume/ora.

    Alcuni sostengono ce per deumidificare un ambiebnte da raffrescamento radiante basti oprare 0,5 volume/ora.

    Potreste consigliarmi?
    E' necessario 1 volume/ora per forza?
    Se così fosse quali sarebbero le inconvenineze ad operare 0,5 volume/ora?

    Vi ringrazio in anticipo...


  • claudiotermografia
    0
    Ricerca discussioni per utenteNessuna
    Giovedì 4 Gennaio 2018, alle ore 23:22
    Ne ho visti pochi funzionare davvero bene, il maggior consumo è comunque dato dai deumidificatori, senza di questi si forma condensa sul pavimento o sotto imobili.
    Ovviamente serve uan casa ben isolata non basta l'impianto a pavimento

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