Buonasera, posto qui sembrandomi il luogo più affine.
A monte dei lavori c?è l?acquisto.
Sono nel settore immobiliare da molto tempo e trovo esecrabile la speculazione che si è venuta a creare in questi anni sul prezzo delle case. Mi spiego. Il costo di edificazione di un immobile con normali finiture e materiali costa 600,00 euro al metro quadrato, la differenza tra questo costo e il prezzo di vendita del costruttore o da un privato è stato ed è frutto di una aberrante valutazione del valore dell?immobile in base al ?valore di zona? come vedo nelle migliaia di perizie di stima degli immobili che visiono. In ultima analisi la perizia redatta per dare il valore all?immobile su cui si dovrà chiedere il mutuo fa affidamento non sul valore intrinseco dell?immobile (finiture, materiali, certificazione energetica etc) come deve essere e come è il valore intrinseco di un immobile, bensì in massima parte sul ?valore di zona? preso da listini o agenzie. Inutile dire che da tale sistema hanno tutti da guadagnare fuorché il mutuatario che si trova in determinati casi a non poter far acquisti immobiliari nel centro di roma e d?intorni o nella migliore delle ipotesi ad avere una rata esagerata per tutta la vita che gli eroderà qualsiasi possibilità di fare una vita dignitosa (peggio ancora se si hanno figli!). Le banche fidelizzano un cliente con un prodotto che gli frutterà per lungo periodo uno spread molto superiore al costo del denaro disponibile sul mercato interbancario. Le agenzie e gli intermediari prendono in percentuale commissioni più alte in proporzione al valore di compravendita. I venditori fanno affari grassi specialmente se sono proprietari dell?immobile da lungo tempo, hanno visto aumentare esponenzialmente il valore del loro immobile.
E? bene riflettere su queste cose e contrattare la compravendita immobiliare sulla base del valore intrinseco e reale dell?immobile e non su una astratta comparazione del valore di zona che non ha senso di esistere.
Il diritto costituzionale alla casa deve essere garantito a tutti, ma bisogna combattere un mercato avido e sordo.