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2009-03-04 15:20:53

Info caso particolare


Skajet
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04 Marzo 2009 ore 10:10 3
Buongiorno,

sono un nuovo iscritto e questo forum mi sta aiutando moltissimo per capire il funzionamento di queste detrazioni...
prima di tutto vi faccio i complimenti per il sito e per l'aiuto che date a noi che ne capiamo molto poco

...ho letto questo pdf: http://www.condomini.altervista.org/GuidaFiscaleRistrutturazioni3_2008.pdf
e avrei bisogno di alcune delucidazioni e conferme...

Dal 1° ottobre 2006, l?importo massimo di spesa (48.000 euro), per cui è possibile fruire dell?agevolazione Irpef, va riferito alla singola unità immobiliare e non più ad ogni persona fisica
che abbia sostenuto le spese.
quindi se un soggetto esegue due ristrutturazioni ha come limite massimo 48.000 ? per ogni casa, giusto?

Ha diritto alla detrazione anche il familiare convivente del possessore o detentore dell?im-
mobile oggetto dell?intervento, purché sostenga le spese, le fatture e i bonifici siano a lui
intestati e purché la condizione di convivente o comodatario sussista al momento dell?in-
vio della comunicazione di inizio lavori (vedi più avanti).
Sono definiti familiari, ai sensi dell?art. 5 del Testo Unico delle imposte sui redditi, il coniu-
ge, i parenti entro il terzo grado, gli affini entro il secondo grado.
quindi se:
"y" nei prosssimi mesi andrà a vivere in affitto in una casa in un comune dove ha la residenza e dovrà eseguire una piccola ristrutturazione... (installazione porta blindata, un'inferriata e altri lavori che saranno eseguiti in economia...)
e "x" (proprietario di un'altra casa in un altro comune dove ha la residenza) coniuge di "y", "x" può detrarre le spese di ristrutturazione della casa dove "y" andrà in affitto? (ovviamente nel caso in cui le fatture e bonifici siano a lui intestati)

se sì, "x" può detrarre fino a 48.000 euro, giusto?
e se "x" ristrutturasse anche la sua abitazione di proprietà? il limite dei 48.000 euro si abbasserebbe nella misura delle detrazioni della ristrutturazione dell'altra casa non di proprietà dove "y" (suo coniuge) andrà in affitto?
o rimarrebbero separate e quindi potrebbe usufruire di detrazioni fino a 48.000 ? per la propria casa e di altri 48.000 per quella in cui "y" andrà in affitto?
(tutto questo casino perché "y" probabilmente ha un reddito minimo con un irpef pari a zero e quindi senza la possibilità di detrarre queste spese...)

in particolare i lavori da effettuare nella casa dove "y" andrà in affitto, sono:
- installazione di una porta blindata
- installazione di un'inferriata fissa
questi due lavori secondo la tabella a questo link http://www.condomini.altervista.org/DetrazioneRistrutturazione.htm sono detraibili (tra l'altro per la porta il venditore mi ha garantito una detrazione del 55%)

per questi due lavori la procedura quale sarebbe?
- spedizione della raccomandata a Pescara (indicando il tipo di lavori...)
- dati catastali
- la dichiarazione del proprietario di consenso all?esecuzione dei lavori (perché "y" è in affitto)

ma per una porta blindata e un'inferriata serve anche la copia della concessione, dell?autorizzazione o della comunicazione di inizio lavori?
e successivamente per questo tipo di lavori serve anche la comunicazione alla ASL con raccomandata a/r?
e poi per la porta che dovrebbe avere la detrazione del 55%? cosa dovrei compilare? ho letto che in una discussione consigliavate di adattare il modulo del 33%... confermate?

sempre dal pdf leggo:
È stata prorogata, inoltre, l?applicazione dell?aliquota Iva agevolata del 10 per cento, per le
prestazioni di servizi e le forniture di beni relative agli interventi di recupero edilizio di
manutenzione ordinaria e straordinaria, di restauro e risanamento conservativo e di ristrut-
turazione, realizzati sugli immobili a prevalente destinazione abitativa privata.
è cumulabile con la detrazione del 33/55% giusto?
poi... leggendo in un altro link (sempre postato in una discusssione di questo forum che però non riesco a ritrovare)
mi pare di ricordare che l'iva sulla manodopera è al 10% mentre quella del materiale è al 10% solo se il costo del materiale non supera quello della manodopera. se il costo viene superato, la restante parte del materiale viene fattturata con iva al 20%, giusto?

ho anche qualche dubbio sulla questione della detrazione del 20% per mobili ed elettrodomestici...
negli esempi spiegati sopra è possibile usufruirne?
la casa in cui "y" andrà in affito è vuota e quindi verrà comprato un arredamento completo... "x" può detrarre questo 20% su un massimo di 10.000euro?
"x" dovrà anche comprare l'altro arredamento per la sua casa nuova che ristrutturerà... potrà usufruire anche in questo caso di questo 20%? o dovrà fare attenzione in quanto i 10.000 ? sono complessivi per entrambe le abitazioni?

in ultimo... vorrei capire meglio questa parte del pdf:
Se è stato stipulato un contratto preliminare di vendita (compromesso), l?acquirente del-
l?immobile ha diritto alla detrazione qualora sia stato immesso nel possesso ed esegua gli
interventi a proprio carico.
In questo caso è però necessario che:
- il compromesso sia stato registrato presso l?Ufficio competente;
- l?acquirente indichi gli estremi della registrazione nell?apposito spazio del modulo di ini-
zio lavori.
"x" effettuerà il rogito a metà aprile... e subito dopo inizieranno numerosi lavori di ristrutturazione (pavimenti, bagni, cucina, impianto elettrico...)
il compromesso risale al 2008...
quelle informazioni richieste le deve inserire nel modulo del 33% da inviare a Pescara?

Ringrazio anticipatamente.
Saluti.

Dario
  • condominiale
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 4 Marzo 2009, alle ore 10:55
    ... quindi se un soggetto esegue due ristrutturazioni ha come limite massimo 48.000 ? per ogni casa, giusto?
    Quanto sopra è esatto!
    ... o rimarrebbero separate e quindi potrebbe usufruire di detrazioni fino a 48.000 ? per la propria casa e di altri 48.000 per quella in cui "y" andrà in affitto?
    Come avrai letto, la detrazione massima di 48.000? compete "per ogni immobile" per il quale sorge il diritto, nel tuo caso X e Y potranno godere anche di più detrazioni di 48.000? ciascuno per "ogni" immobile, per ogni anno, per lavori naturalmente diversi.
    Resta il fatto che su uno stesso immobile convivono diritti diversi (affittuario e proprietario) ciascuno detrarrà la quota rimasta effettivamente a carico e pagata in proprio a mezzo bonifico entro la quota massima complessiva globale di 48.000?.
    in particolare i lavori da effettuare nella casa dove "y" andrà in affitto, sono: .....
    per questi due lavori la procedura quale sarebbe?
    - spedizione della raccomandata a Pescara (indicando il tipo di lavori...)
    - dati catastali
    - la dichiarazione del proprietario di consenso all?esecuzione dei lavori (perché "y" è in affitto)....
    Uno qualsiasi degli aventi diritto può presentare il modulo preventivo a Pescara.
    ...ma per una porta blindata e un'inferriata serve anche la copia della concessione, dell?autorizzazione o della comunicazione di inizio lavori?
    La detrazione è possibile anche per lavori che non richiedano autorizzazioni comunali:
    http://www.condomini.altervista.org/Per ... oniDia.htm
    ....e successivamente per questo tipo di lavori serve anche la comunicazione alla ASL con raccomandata a/r?
    Non hai letto con attenzione in fondo al solito link:
    http://www.condomini.altervista.org/Det ... azione.htm
    .... e poi per la porta che dovrebbe avere la detrazione del 55%? cosa dovrei compilare? ho letto che in una discussione consigliavate di adattare il modulo del 33%... confermate?
    Per la normativa del 55% gli adempimenti sono stati modificati dal 1 Grnnaio 2009, leggi nel solito link:
    http://www.condomini.altervista.org/Det ... getica.htm

    Per tutto il resto, mobili, leggi le discussioni di questi giorni, siamo tutti in attesa delle disposizioni dell'Agenzia delle entrate.

  • skajet
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 4 Marzo 2009, alle ore 13:45
    Grazie
    mi ha chiarito molti dubbi
    e chiedo scusa anche per la parte che mi ero perso, in particolare la tabella che mi ha linkato (in questi giorni sto cercando molte informazioni su numerosi siti, e non è facile ricordarsi ogni cosa e soprattutto su quale sito ritrovarla)


    Rileggendo mi rimangono solo un paio di dubbi:

    1) il primo su questa parte:
    Ha diritto alla detrazione anche il familiare convivente del possessore o detentore dell?im-
    mobile oggetto dell?intervento, purché sostenga le spese, le fatture e i bonifici siano a lui
    intestati e purché la condizione di convivente o comodatario sussista al momento dell?in-
    vio della comunicazione di inizio lavori (vedi più avanti).
    Sono definiti familiari, ai sensi dell?art. 5 del Testo Unico delle imposte sui redditi, il coniu-
    ge, i parenti entro il terzo grado, gli affini entro il secondo grado.
    ho capito che le fatture e i bonifici devono essere intestati al soggetto che ha intenzione di richiedere la detrazione (in questo caso devono essere intestate a "x" perché "y" non può detrarre nulla in quanto ha un reddito minimo)
    ma non mi è chiaro il presupposto della convivenza, è legata alla residenza?
    ritornando al caso specifico:
    - "x" e "y" sono sposati
    - "x" e "y" hanno residenza diversa
    - "x" è proprietario di una casa (dove ha la residenza)
    - "y" è l'unico intestatario del contratto di affitto (e ha la residenza in questo comune)
    - "y" probabilmente ha un reddito minimo che nn consente detrazioni


    2) l'ultimo dubbio riguarda l'iva agevolata al 10%
    non riesco ad accedere a questo link http://www.fiscooggi.it/reader/?MIval=cw_usr_view_articoloN&articolo=17084&giornale=17220

    poi c'è in particolare una parte (presa da un altro link) che mi trae in inganno:
    Per beneficiare dell'Iva agevolata al 10%, dal 1° gennaio non serve più indicare in fattura, a differenza del bonus Irpef, il costo della manodopera.
    A partire dal 1° gennaio 2008, l`indicazione in fattura del costo della manodopera non e` più richiesta per fruire dell`aliquota IVA ridotta al 10% sulle manutenzioni ordinarie e straordinarie delle abitazioni, rendendosi necessario l`adempimento di tale obbligo unicamente ai fini del riconoscimento della detrazione del 36% per le ristrutturazioni edilizie
    detrazioni 36/55 e iva agevoltata sono cumulabili?
    se sì, il costo della manodopera deve essere evidenziato in fattura? (perché da quello che ho capito la normativa del 36% e quella dell'iva agevolata sono contrastanti)
    poi mi ricordo chiaramente di aver letto (o sul forum o su qualche sito) che il materiale può essere fatturato con iva al 10% solo se il costo non supera quello della manodopera. Eventualmente la parte restante (che supera il costo della manodopera) dovrebbe essere fatturata al 20?

    La ringrazio
    Saluti

    Dario

  • condominiale
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 4 Marzo 2009, alle ore 15:20
    1) se leggi con attenzione nel solito link:

    g) il familiare convivente del possessore o detentore purché sostenga le spese e le fatture e i bonifici bancari siano intestati a lui (per la definizione di familiare bisogna fare riferimento all'art. 5 del TUIR che comprende a tale titolo il coniuge, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado). In tale ipotesi, si precisa che la detrazione spetta anche nel caso in cui le autorizzazioni comunali siano intestate al proprietario dell'immobile e non al familiare che usufruisce dell'agevolazione);

    2) se leggi con attenzione nel solito link:

    1) Qualora il costo di determinati beni, definiti come "significativi" superi l'ammontare delle altre prestazioni (manodopera), l'Iva è al 20% su tale parte eccedente. Beni significativi sono: ascensori e montacarichi, infissi esterni e interni, caldaie, videocitofoni, apparecchiature di condizionamento e di riciclo dell'aria, sanitari e rubinetteria da bagno, impianti di sicurezza.

    Per beneficiare dell'Iva agevolata al 10%, dal 1° gennaio non serve più indicare in fattura, a differenza del bonus Irpef, il costo della manodopera.
    A partire dal 1° gennaio 2008, l`indicazione in fattura del costo della manodopera non e` più richiesta per fruire dell`aliquota IVA ridotta al 10% sulle manutenzioni ordinarie e straordinarie delle abitazioni, rendendosi necessario l`adempimento di tale obbligo unicamente ai fini del riconoscimento della detrazione del 36% per le ristrutturazioni edilizie (art.1, commi 17-19, della legge 244/2007). Così si e` espressa l`Agenzia delle Entrate con la Circolare n. 12/E del 19 febbraio 2008, nella quale vengono confermati i chiarimenti forniti in occasione dei recenti incontri con la stampa specializzata che, tra l`altro, riguardano: l`aliquota IVA del 10% sulle manutenzioni ordinarie e straordinarie delle abitazioni (art.1, comma 18, della legge 244/2007).
    In tal ambito, e` stato precisato che, per l`applicazione dell`aliquota IVA agevolata sulle manutenzioni eseguite dal 1° gennaio 2008, il contribuente non e` tenuto ad indicare in fattura il costo della manodopera, come avveniva per le operazioni effettuate nel periodo d`imposta 2007, dovendo, invece, indicare separatamente tale costo in fattura unicamente per fruire della detrazione del 36% per le ristrutturazioni edilizie.

    http://www.condomini.altervista.org/Det ... getica.htm

    http://www.condomini.altervista.org/Det ... azione.htm

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